Napoli, in tanti si affollano nel vicolo dei Quartieri Spagnoli per rendere omaggio alla trentenne padovana uccisa dalla caduta di un vaso
Decine di turisti in visita a Napoli nel fine settimana si sofermano sotto il murale dedicato a Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita da un oggetto caduto da un balcone nei Quartieri Spagnoli. È già meta di tante persone il murale inaugurato sabato 19 ottobre.
Era il 15 settembre scorso e, a poco più di un mese, l’opera dello street artist Juan Pablo Gimenez è lì a ricordare a tutti quelli che passano in via Santa Teresella l’assurdità di quella morte, ancora senza colpevoli.
Ieri pomeriggio, sotto la pioggia battente, l’inaugurazione dell’opera che ritrae il volto sorridente di Chiara, alla presenza della sua famiglia. Il padre Gianfranco ha ringraziato ancora una volta la città «per il sostegno e l’affetto. A Napoli c’è un popolo straordinario», ha detto. «Il vuoto che ci lascia Chiara niente e nessuno può colmarlo – ha aggiunto – ma una cosa che le dobbiamo è che si arrivi alla verità sulla sua morte. Noi siamo convinti che la verità verrà a galla, che si giungerà presto a una svolta», ha concluso.
L’immagine del murale riproduce una foto che è stata scelta dalla famiglia: si vede Chiar che sorride davanti a un cappuccino. I genitori che hanno partecipato all’inaugurazione hanno come sempre vissuto in maniera sobria il loro immenso dolore, ma hanno avuto altre parole bellissime per Napoli: «Quello che è successo per noi è un fine pena mai, un ergastolo che ci ha lasciato un vuoto che non può essere colmato – hanno detto i genitori – solo Napoli poteva rendere tutto questo meno tragico con il suo calore». Infine i familiari della 30enne padovana hanno ribadito il loro appello alla giustizia: «Niente ci riporterà Chiara ma dobbiamo a lei e a noi stessi giustizia, siamo certi che la verità verrà a galla».
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