“A Foggia serve il giusto approccio mentale, siamo in crescita” #finsubito prestito immediato

Una sfida intensa attende il Catania. L’allenatore della compagine etnea, Mimmo Toscano, ha parlato prima del match dei rossazzurri contro il Foggia valido per la decima giornata del Girone C di Serie C. La gara si disputerà allo stadio “Pino Zaccheria” ed è in programma alle 15:00 di oggi, domenica 20 ottobre.

Il ricordo delle vittime dell’incidente stradale avvenuto a Potenza. “Prima di tutto mi sembra doveroso rivolgere un pensiero alle vittime della tragedia incredibile che ha colpito la comunità foggiana e alle famiglie delle vittime – ha detto il tecnico -. I funerali sono stati davvero un momento toccante. Noi, detto ciò, dobbiamo restare concentrati sul campo e su quello che dovremo fare domani in una trasferta difficile”.

La partita. “Sarà una gara impegnativa. Servirà ancora più impegno di quanto messo fino ad oggi. Bisognerà avere tanta concentrazione e determinazione. La testa farà la differenza: dovremo estraniarci dall’atmosfera fuori dal campo perché il nostro percorso deve continuare. L’aspetto mentale è prevalente su quello tattico: questo verrà di conseguenza, però l’approccio e l’atteggiamento saranno fondamentali. Dico ai ragazzi dall’inizio della stagione che non dobbiamo essere figli del risultato bensì del miglioramento e della crescita costante. Vedo i giocatori migliorati sul piano individuale. Noto un gruppo che vuole crescere e continua a farlo sia come calciatori che come persone e gruppo. Pure questa settimana ho avvertito la bella atmosfera che si respira. Sento l’alchimia creata tra noi e la città, tra noi e i tifosi, tra tutti quelli che lavorano per il Catania. Qua non c’è solo Toscano, Faggiano, Grella e il presidente: tutti lavorano con una voglia di dare il loro contributo incredibile 24 ore al giorno. Questa è una cosa che dobbiamo alimentare e credo che insieme si può fare tanto. Da soli si può fare poco”.

La crescita di Jimenez. “Io credo tanto nell’aspetto mentale, parte tutto da lì. Se non sei pronto mentalmente ad alzare il livello e a superare degli step che questo campionato ti pone alla fine resti un giocatori a metà. Lui ha delle potenzialità come tutta la squadra. Insisto sul piano mentale perché è quello che alla lunga fa la differenza. Il ragazzo e tutti gli altri hanno ancora margini di miglioramento. Siamo sempre concentrati su noi stessi e sul lavoro da svolgere in ogni match. La squadra sta giocando bene, non mi riferisco all’estetica che poi è anche frutto del giocare bene ma pure alla capacità di difendere nel modo migliore tutti insieme. Ai ragazzi dico che bisogna assorbire la città che è piena di energia. Quest’ultima dobbiamo metterla in campo. Se lo facciamo tutti insieme credo sia la strada giusta da percorrere”.

Ierardi, Di Gennaro, Castellini e Quaini. “Stanno migliorando per la competizione che c’è in quel reparto. Quaini è un altro calciatore che crea competizione in difesa come a centrocampo dove siamo un pochettino corti. Quindi sto cercando di utilizzarlo in questo momento più in quella zona del campo ma è duttile e disponibile. Sta dando un grande contributo nel corso della settimana nell’ottica di alzare il livello dei compagni”.

Cenni di tattica. “È un concetto principale la palla recuperata nella metà campo avversaria. Noi lo portiamo avanti e ci crediamo. La maggior parte delle nostre reti arrivano da palloni recuperati in zone avanzate dove giocatori come Carpani, Luperini, Verna e Sturaro in questo contesto sono importanti e fanno un lavoro molto dispendioso con la capacità nonché la mentalità di attaccare l’area e la porta. In questo frangente questa è la cosa che più mi piace. Aggredire subito la sfida sul piano mentale già dal riscaldamento. La nostra prerogativa è questa. Conta, a prescindere dall’avversario e dai numeri che sta esprimendo, quello che dobbiamo fare noi”.

D’Andrea accanto a Inglese. “Abbiamo un reparto avanzato di livello. La competizione è alta, tutti devono entrarci e alzare il loro livello e quello del reparto. Con un organico così di livello bisogna sfruttarlo e lo puoi al massimo del potenziale solamente entrando in competizione. I ragazzi sanno che la formazione non la faccio io ma loro in funzione della strategia di gara da adottare, da quella dell’avversario ma pure dell’assetto e di quello che si deve fare durante la sfida. Sono tutti pronti, qualcuno ha avuto dei problemini in settimana però vediamo di portarlo nelle migliori condizioni domani. Abbiamo le idee chiare. Per un attaccante sentirsi bene e segnare credo sia la medicina giusta. Inglese sta crescendo così come Montalto, Stoppa e Jimenez. Gli altri si stanno confermando a livelli ottimi ma mi interessa la squadra. L’attaccante che lavori per la squadra mi importa. Inglese magari è stato più fortunato di altri e ha siglato sabato scorso. Sarei stato più contento se Montalto, lavorando per la squadra, avesse fatto gol come D’Andrea e Stoppa perché poi per gli attaccanti la gratificazione è la rete. Invece per me la gratificazione più grande è quando lavorano per la squadra”.

Infortuni e presenza di Faggiano. “De Rose non è ancora disponibile. Il suo rientro sarà più breve rispetto a Di Tacchio e Sturaro. Non sono un dottore che può stabilire con precisione i tempi di recupero. Tuttavia speriamo di accorciarli. Faggiano è presente 24 ore su 24, la sua presenza si sente sempre o per telefono oppure venendoci a trovare. Parla con i ragazzi e la società – chiosa Toscano -. Deve fare un pochettino di spola in questo momento”.