Juventus Next Gen-Avellino, probabili formazioni: ballottaggio Gori-Russo #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Il dubbio che accompagna Raffaele Biancolino sulla strada che conduce a Biella è sempre lo stesso e risiede nel ballottaggio, in essere dall’inizio della stagione, tra Gabriele Gori e Raffaele Russo. Due calciatori diversi in tutto: tatticamente, tecnicamente e strutturalmente.

Due compagni del reparto offensivo comunque ideali per l’insostituibile, almeno in questo momento, Cosimo Patierno. Il bomber di Bitonto, autore di 5 reti in 3 gare con una media realizzativa di un centro ogni 61 minuti, seguendo il suo cronoprogramma settimanale da oggi si aggregherà ad gruppo ormai quasi al completo. Ad eccezione di Marco Armellino, che sta seguendo un percorso riabilitativo, l’unico calciatore tuttora in forse per entrare nell’elenco dei convocati è Michele Rocca mentre è completamente ristabilito Marco Toscano. L’ex Casertana, finora in campo solo nell’ultima mezzora a Picerno, insieme ad Alessio Tribuzzi, altro degente rientrato già da una settimana, tenterà di ricavarsi uno spazio in una formazione che sta settimanalmente plasmandosi sul canovaccio del 4-3-1-2 con una serie di accorgimenti, soprattutto in fase offensiva, apportati da Raffaele Biancolino.

Proprio per sviluppare la sua manovra in verticale, come detto, il tecnico di Capodichino è nelle prossime ore chiamato a scegliere se andare a riempire subito l’area per portare pressione alla retroguardia bianconera con Gabriele Gori o tentare di aggirarla con il movimento di Raffaele Russo, abbinato a quello perpetuo di Michele D’Ausilio. Enigma che il Pitone potrebbe portarsi in ritiro con la tentazione, sempre più pressante, di partire con l’ex viola al fianco di Patierno per provare a mettere pressione alla retroguardia della Juve Next Gen, tallone d’Achille dei bianconeri.

La squadra allenata da Paolo Montero, oltre ad essere fanalino di coda in tandem con il Taranto, ha finora incassato 19 reti risultando, unitamente al Crotone, quella più perforata del girone. Numeri che fanno in questa fase volare anche la fantasia dei tifosi apparsi rinfrancati dopo i dieci punti prodotti dall’avvicendamento in panchina.

Malgrado ciò, come espresso in un comunicato emesso a inizio settimana, gli ultrà della Sud, che ieri hanno partecipato con una delegazione ai funerali dei tre ragazzi tifosi del Foggia morti in un incidente stradale di rientro dalla trasferta di Potenza, non saranno presenti a Biella. La loro assenza non impedirà comunque a Patierno e compagni di sentirsi a casa con oltre 800 tifosi irpini residenti al Nord e nella vicina Svizzera che hanno già acquistato i tagliandi di ingresso.

Segnale evidente di un entusiasmo ritrovato che ha spinto Raffaele Biancolino e il suo staff a mettere in guardia la squadra da eventuali cali di tensione anche perché l’avversario ha finora raccolto di meno rispetto a quanto prodotto in campo. Alla luce del terreno perduto in partenza, inoltre, l’Avellino non può permettersi ulteriori passi falsi anche in prospettiva di «un effetto Taranto» che potrebbe presto abbattersi sulla classifica. Esattamente come avvenne due anni fa per il Catania, infatti, gli ionici rischiano seriamente di dire addio al campionato di serie C in anticipo non avendo rispettato nemmeno la scadenza dei pagamenti dei mesi estivi fissata per lo scorso 16 ottobre.
Una seconda infrazione destinata a pesare con una penalizzazione oscillante tra i 6 e i 12 punti con sulla testa la spada di Damocle dell’esclusione all’eventuale terzo appuntamento fiscale saltato.

Come da regolamento, dovesse verificarsi l’imponderabile già prima della fine del girone di andata in un club ormai con l’acqua alla gola (che da ieri è privo anche del dimissionario ds Fabrizio Lucchesi e potrebbe presto perdere anche il tecnico Carmine Gautieri) in classifica finirebbero per essere annullati tutti i risultati maturati sul campo da Zigoni e compagni.