Pianificare la pensione: guida completa alla massimizzazione della rendita, per un futuro sereno e senza sorprese al termine della carriera.
La pianificazione della pensione è un passo fondamentale per garantire un futuro finanziario sicuro e sereno. Nonostante l’importanza di questo argomento, molti rimandano la pianificazione pensionistica, spesso per mancanza di conoscenza o per la convinzione che sia qualcosa da affrontare più avanti. Tuttavia, più presto si inizia a pianificare, maggiore sarà la tranquillità nel momento del ritiro dal lavoro.
Ma come ottenere una pensione alta: le strategie e i consigli utili quali sono?
Bisogna considerare innanzitutto che le pensioni corrisposte dall’Inps saranno sempre più basse, sia a causa di carriere sempre più frammentarie e piene di “vuoti” contributivi, che a causa del nuovo sistema di calcolo contributivo. Si tratta di un metodo di calcolo basato sui soli versamenti accantonati, che possono contare su una rivalutazione piuttosto esigua, nonché su un rendimento poco elevato (il cd. coefficiente di trasformazione, un valore che trasforma i contributi rivalutati in pensione: questa cifra cresce con l’età ma decresce con l’innalzarsi della speranza di vita).
In questo articolo esploreremo le strategie principali per pianificare efficacemente la pensione, con un occhio attento alle variabili più importanti da considerare, come l’età, il reddito e le possibilità di risparmio e di investimento.
Definire gli obiettivi di vita per la pensione
La prima domanda che bisogna porsi quando si inizia a pianificare la pensione è: che tipo di vita voglio condurre una volta ritirato dal lavoro? Alcuni desiderano viaggiare, altri preferiscono trascorrere più tempo con la famiglia, altri ancora potrebbero voler dedicarsi a un hobby o a un’attività di volontariato.
Definire questi obiettivi è cruciale perché aiuta a determinare di quante risorse finanziarie avrai bisogno. Una pensione che ti consenta di mantenere lo stesso tenore di vita che hai oggi potrebbe richiedere un capitale maggiore, quindi versamenti più alti, rispetto a una pensione in cui riduci drasticamente le spese. Considera tutti i costi potenziali: dal mantenimento della casa alle spese sanitarie, fino ai viaggi e agli svaghi.
Conoscere il sistema pensionistico
In Italia, il sistema pensionistico è basato su contributi che i lavoratori versano durante la loro vita lavorativa. È fondamentale comprendere come funziona la pensione pubblica o previdenza obbligatoria (gestioni amministrate dall’Inps e casse dei liberi professionisti), quanto tempo devi lavorare per ottenere il massimo dei benefici e quanto puoi realisticamente aspettarti di ricevere.
Il sistema italiano si basa in parte sul principio della ripartizione, in cui i contributi dei lavoratori attuali finanziano le pensioni dei pensionati.
L’età pensionabile varia in base a diversi fattori, tra cui il settore di lavoro e gli anni di contributi versati. Tendenzialmente, l’età pensionabile è stata progressivamente aumentata nel corso degli anni a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita, con una soglia di riferimento attuale, per la pensione di vecchiaia ordinaria, pari a 67 anni.
Conoscere i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia e quella anticipata è essenziale per capire quando e con quali importi potrai smettere di lavorare, ma attenzione: questi requisiti possono aumentare nel tempo, a causa degli adeguamenti automatici alla speranza di vita. I requisiti per queste due tipologie di pensione potrebbero anche essere modificati da nuove leggi, che potrebbero entrare in vigore per far fronte all’enorme numero di pensionamenti attesi nei prossimi anni.
Oltre alla pensione di vecchiaia ed anticipata ordinarie, esistono una molteplicità di trattamenti pensionistici sperimentali (in vigore per periodi limitati, come Quota 103) o dedicati a particolari categorie di lavoratori (come la pensione di anzianità per addetti a lavori usuranti e notturni).
Il riconoscimento dell’invalidità può aiutare ad anticipare il pensionamento, così come la possibilità di riscattare alcuni periodi non contribuiti (come il corso di laurea). Il riscatto può inoltre aumentare la pensione.
Da considerare, poi, che esistono delle indennità che possono accompagnare chi è senza lavoro sino alla pensione, come l’Ape sociale, l’Isopensione e l’assegno straordinario.
Per tutti questi motivi, quando si pianifica la pensione è fondamentale l’aiuto di un esperto in materia di previdenza obbligatoria, che può aiutare nell’individuare tutte le strategie per il pensionamento esistenti ed a confrontare la convenienza dell’anticipo nell’uscita dal lavoro con la permanenza in servizio.
Tuttavia, la pensione pubblica da sola potrebbe non essere sufficiente a garantirti lo stile di vita che desideri. È qui che entrano in gioco altre forme di risparmio e previdenza.
Sfruttare la previdenza complementare
Oltre alla pensione pubblica, è possibile aderire a forme di previdenza complementare. Si tratta di fondi pensione privati, ai quali è possibile contribuire durante la propria carriera lavorativa per accumulare un capitale extra da affiancare alla pensione Inps.
Esistono diverse tipologie di fondi pensione:
- Fondi chiusi o negoziali, destinati a specifiche categorie di lavoratori;
- Fondi aperti, accessibili a tutti i lavoratori;
- Piani Individuali Pensionistici (PIP), strumenti offerti da banche o assicurazioni.
Uno dei vantaggi principali della previdenza integrativa è la flessibilità. Puoi decidere quanto e quando contribuire, e beneficiare di vantaggi fiscali associati a queste forme di risparmio.
Inoltre, molti datori di lavoro offrono contributi aggiuntivi al fondo pensione se il dipendente decide di aderirvi, un’opportunità da non sottovalutare.
Calcolare le proprie esigenze finanziarie
Un aspetto fondamentale nella pianificazione della pensione è comprendere quante risorse ti serviranno effettivamente per vivere in modo confortevole. Esistono diverse formule e approcci per calcolare il capitale necessario.
Una regola comune suggerisce di avere un reddito pari ad almeno il 70-80% dell’ultimo stipendio per mantenere lo stesso tenore di vita. Se, ad esempio, il tuo stipendio attuale è di 40.000 euro all’anno, dovresti pianificare di avere un reddito pensionistico di almeno 28.000-32.000 euro all’anno.
Per fare una stima più precisa, è utile valutare il tuo stile di vita attuale, prevedendo anche eventuali cambiamenti nelle spese una volta ritirato. Le spese per i trasporti o la casa potrebbero diminuire, ma quelle sanitarie potrebbero aumentare con l’età. È consigliabile prepararsi a eventuali imprevisti, soprattutto legati alla salute e alla necessità di assistenza continuativa.
Investire per il futuro
Uno dei modi migliori per accumulare risorse per la pensione è investire in strumenti finanziari che ti consentano di far crescere il capitale nel tempo. Investire in fondi comuni, azioni o obbligazioni può offrirti rendimenti più alti rispetto a tenere i tuoi risparmi fermi su un conto bancario. Naturalmente, è importante tenere a mente il rischio associato a ogni tipo di investimento.
Per chi è più vicino alla pensione, investimenti più conservativi, come le obbligazioni o fondi a basso rischio, potrebbero essere una scelta saggia. Chi, invece, è più giovane può permettersi di correre maggiori rischi, puntando su strumenti finanziari che hanno il potenziale di offrire rendimenti più elevati nel lungo periodo, come le azioni.
La regola d’oro per ogni investitore è quella di diversificare il portafoglio, ossia investire in diverse tipologie di asset per ridurre il rischio complessivo.
Considerare la longevità
Con l’aumento dell’aspettativa di vita, molte persone oggi vivono per 20-30 anni dopo il pensionamento. Questo significa che il tuo capitale pensionistico dovrà durare molto più a lungo rispetto al passato. È fondamentale prendere in considerazione questo fattore nella tua pianificazione, così da non esaurire le risorse durante la vecchiaia.
Una strategia efficace è quella di programmare ritiri parziali del capitale, lasciando parte degli investimenti ancora attivi per continuare a generare reddito anche durante la pensione.
Non dimenticare l’inflazione
L’inflazione può erodere il potere d’acquisto del denaro nel tempo.
Anche un aumento modesto dell’inflazione può avere un impatto significativo sui tuoi risparmi a lungo termine. Vero è che le pensioni erogate dall’Inps sono adeguate al costo della vita ogni anno, attraverso un meccanismo di rivalutazione chiamato perequazione della pensione: tuttavia, ad oggi, l’adeguamento è applicato in misura piena solo per le pensioni più basse.
Per questo motivo, è importante pianificare un reddito pensionistico che tenga conto di questo fattore, così da proteggere i tuoi risparmi e il tuo tenore di vita.
Rivolgiti a un consulente esperto
La pianificazione pensionistica può essere complessa e, a volte, è utile affidarsi a un esperto. Per quanto riguarda la valutazione della pensione derivante dalla contribuzione obbligatoria (pensione Inps – casse professionali) è necessario rivolgersi a un professionista esperto in materia di previdenza.
Per quanto riguarda, invece, la pianificazione degli investimenti, un consulente finanziario può aiutarti a valutare le tue esigenze, costruire una strategia di investimento personalizzata e monitorare i progressi nel tempo. Assicurati di scegliere un consulente di fiducia, meglio se indipendente e senza conflitti di interesse.
In conclusione, pianificare la pensione è un processo che richiede tempo, attenzione e una buona dose di consapevolezza. Iniziare a risparmiare presto, sfruttare tutte le opportunità offerte dalla previdenza pubblica e integrativa e investire in modo strategico sono passi fondamentali per garantire un futuro sereno. Indipendentemente dalla tua età, non è mai troppo tardi (o troppo presto) per iniziare a costruire il tuo piano pensionistico.
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