L’intelligenza artificiale al servizio della divulgazione della cultura: il progetto Dida assistente digitale, presentato dal Comune di Sondrio in un partenariato con altri enti sul bando regionale InnovaCultura, è stato finanziato con quasi 120 mila euro. Si rivolge a diverse categorie di pubblico: visitatori di tutte le età, per vivere un’esperienza coinvolgente, turisti internazionali, facilitando la comprensione nelle diverse lingue, persone con disabilità visive e cognitive, grazie alla personalizzazione dei contenuti, studenti e gruppi scolastici, per attività educative interattive. Il sistema Dida sarà implementato per alcune collezioni del Museo Valtellinese di Storia e Arte per integrarsi con il progetto “Mvsa experience”, realizzato negli anni scorsi.
Occasione da cogliere
“Come amministrazione comunale – evidenzia l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta – siamo attenti alle varie occasioni che si presentano per reperire risorse per i nostri servizi culturali, con la competente e puntuale collaborazione dei nostri uffici. Il risultato ci incoraggia perché significa che la nostra progettualità viene apprezzata. Le nostre realtà museali devono stare al passo con i tempi e sapersi raccontare in maniera adeguata a tutte le tipologie di pubblico in modo chiaro e ricco di contenuti”.
Autentica rivoluzione
Per l’esperienza museale sarà una vera e propria rivoluzione nel rendere l’accesso ai beni culturali più inclusivo, coinvolgente ed educativo. Tra le diverse funzionalità dell’applicazione figurano il riconoscimento delle targhette informative tramite la telecamera dei dispositivi, le traduzioni multilingue, gli audio esplicativi e la personalizzazione dei contenuti. Il Comune di Sondrio ha attivato il partenariato che vede coinvolti, oltre al Mvsa, i Musei Civici di Vigevano e il Museo della Valle Fondazione Polli-Stoppani Onlus.
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