Domanda: i premi possono generare inflazione?
Cambiamenti climatici, incuria ecc. provocano sempre danni a persone e cose e tutto ciò ha un costo, allora che fare? Una delle soluzioni proposte da esponenti politici ed anche da ministri è quella che ognuno stipuli una polizza di assicurazione per gli eventi atmosferici che possono accadere.
Ok, allora facciamo due conti. Una polizza contro le calamità naturali ha un prezzo variabile, ma per dare una cifra media la stima, tasse escluse, è di circa 142 euro per abitazione, naturalmente con franchigia. Se consideriamo che il residenziale è composto da circa 33 milioni di unità il totale a carico dei proprietari sarebbe di 4,686 miliardi di euro ai quali dobbiamo aggiungere gli immobili commerciali, artigianali e industriali che per le imprese è obbligatoria dal disegno di Bilancio 2024.
Per la casa vi è la detrazione del 19%. Sarebbe interessante che anche lo Stato si dotasse di una polizza di assicurazione contro determinati eventi che attualmente non sono coperti, così facendo si incide poco (solo per i premi) sul bilancio e siamo sicuri che i soldi per eventuali “ricostruzioni” ci sono e non necessitano di Commissari ad hoc.
Per non essere prolissi chiudo con un appello alle nostre Istituzioni che controllano le compagnie di assicurazione ed i prezzi, è necessario, se non obbligatorio, che non vi siano speculazioni sui premi, sulle franchigie, sulle durate delle polizze, ma soprattutto sulla velocità del rimborso. Suggerimento: si potrebbe certificare il danno, con una perizia giurata a carico delle compagnie, con i Tecnici Professionisti (Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti) ricordando sempre che a pagare sono solo ed esclusivamente i proprietari degli immobili. Domanda: i premi possono generare inflazione?
Leggi anche/ Alluvione, “nessun favore alle assicurazioni”. La Lega ‘corregge’ la proposta di Musumeci – Affaritaliani.it
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