Una truffa sui bonus edilizi per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, mai eseguiti. L’hanno scoperta i Finanzieri di Sassari che hanno sequestrato soldi e immobili a cinque società edilizie. Una truffa da 2,5 milioni di euro, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, che coinvolge amministratori e professionisti in un “insidioso meccanismo di frode”.
Negli ultimi due anni i militari hanno monitorato diversi cantieri edili spulciato documentazione tecnica ed amministrativa: le indagini hanno permesso di scoprire il meccanismo di frode. Il tecnico attestava come già eseguiti e terminati i lavori appaltati da ignari committenti mentre, invece, non era neanche stato predisposto il relativo cantiere così da permettere all’impresa esecutrice dei lavori e a se stesso di conseguire, mediante l’opzione “sconto in fattura”, un indebito credito di imposta da poter monetizzare anticipatamente attraverso la cessione dello stesso ad ignari soggetti in buona fede e, in alcuni casi, alle banche.
Dai sopralluoghi in 23 cantieri la Guardia di finanza ha scoperto che alcune delle opere non erano affatto eseguite mentre altre realizzate solo in parte. Gli amministratori di cinque imprese edili sono stati denunciati.
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