Industria, turismo, commercio, information technology: è corsa agli investimenti in Puglia. La leva di attrazione è rappresentata dagli strumenti di agevolazione messi a disposizione dalla Regione con la nuova Programmazione 2021-2027 supportata dalle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse+). I primi bandi sono stati pubblicati a febbraio. Nel giro di 8 mesi, attratti quasi mille progetti per un valore pari a un miliardo di euro. Lo rivela l’assessorato allo Sviluppo economico, sulla base dei dati registrati dall’agenzia Puglia Sviluppo. Sono tutte risorse riservate all’ampliamento e al rafforzamento della base produttiva, all’innovazione tecnologica, ambientale e sociale, a una maggiore attrattività ed apertura internazionale. Sono dunque tutti soldi destinati a irrobustire il processo di crescita in atto. Basti pensare che attraverso l’impiego dei fondi della precedente Programmazione (2014-2020), la Regione ha agevolato più di 14mila iniziative imprenditoriali e creato occupazione per oltre 28mila nuove unità lavorative (fonte: Puglia Sviluppo), attraendo anche investimenti dall’estero per circa 832 milioni di euro. Certo, le difficoltà non sono mancate, tra ritardi, mancati investimenti e revoche. Non dimentichiamo infatti che gli strumenti disponibili vincolano le imprese a determinare nuova occupazione.
I settori
Anche soprattutto nel turismo, dove la Puglia nei suoi bacini privilegiati, come il Salento, insegue l’obiettivo della destagionalizzazione, affinché le imprese possano garantire anche contratti stabili ai neo assunti. Grazie alle misure Pia e Minipia, negli ultimi dieci anni la Regione ha messo in campo un’operazione di recupero del patrimonio immobiliare di valore storico, artistico e culturale, oggi osservabile a occhio nudo e in continua evoluzione. Lo testimoniano le numerose nuove istanze già pervenute per nuovi investimenti. Ne abbiamo offerto testimonianza solo due giorni fa svelando il progetto del grande produttore cinematografico di titoli di successo come Gomorra, Suburra, Zero Zero Zero e Romanzo Criminale. Marco Chimenz ha comprato due masserie storiche in Salento ed entro due anni le trasformerà in strutture ricettive d’alta gamma, ma anche in location per set dedicati a film e serie e l’organizzazione di grandi eventi legati al mondo del cinema.
L’istanza di cofinanziamento col Minipia è già in valutazione, come diverse altre. Masserie, ma anche anche ex tabacchifici, antichi conventi e palazzi storici. Investitori pugliesi, italiani ed esteri stanno facendo shopping in regione contribuendo all’obiettivo istituzionale di restituire alla collettività un patrimonio spesso ignorato e come tale abbandonato al disuso e al degrado. È la “nuova” Puglia di cui il mondo si sta innamorando, la stessa che oggi splende pure per la capacità e l’elevato grado di innovazione della sua industria.
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