Gli operatori del settore turistico pugliese, invitati alla firma del partenariato “Cittadinanza Turistica e Accoglienza: le competenze del futuro”, hanno declinato l’invito. Caizzi (Federalberghi): «Iniziativa calata dall’alto»
«Siamo lieti di invitarla ufficialmente alla sottoscrizione del protocollo di partenariato del progetto “Cittadinanza Turistica e Accoglienza: le competenze del futuro”, teso alla costruzione di un modello di governance di un sistema integrato tra formazione-lavoro e sistema pubblico-privato nel settore turistico della Regione Puglia. L’adesione al protocollo è volta alla condivisione di un obiettivo comune a cui ognuno apporterà le proprie conoscenze specifiche per la realizzazione di un catalogo formativo che consenta di acquisire “competenze che abilitano il futuro”».
L’invito, a cura dell’assessorato regionale al Lavoro, non è di facile interpretazione.
Le associazioni non accolgono l’invito
Anzi, più che un protocollo d’intesa sembra che si tratti di uno dei dialoghi di Raffaello Mascetti in Amici Miei (la storica commedia a cura del regista Mario Monicelli). Il sunto? Dire tutto per non dire nulla. O di più: portare fuori strada l’interlocutore.
Devono aver pensato così le associazioni di categoria chiamate all’adesione, Federalberghi e Confindustria Puglia, che hanno rispedito tutto al mittente.
La presentazione nell’ambito della Btm
La rotta formativa? Come previsto dall’intesa, che sarà firmata il 17 ottobre alle 14 nella sala Franco Cassano in concomitanza con «Didacta Italia», il progetto passerà nelle mani della «356 Giorni in Puglia s.r.l.s.» guidata da Nevio D’Arpa, il patron della Btm (Business Tourism Management). Quest’ultima, che si terrà alla Fiera del Levante di Bari dal 26 al 28 febbraio 2025, è la realtà che attinge con regolarità ai fondi di Pugliapromozione. La Btm è cresciuta con forza grazie all’intervento finanziario degli assessorati regionali. E anche in questo caso si andrà sulla stessa via.
«Non parteciperemo alla firma del protocollo presentato dall’assessore regionale al Lavoro (Sebastiano Leo, ndr) – afferma Francesco Caizzi, presidente regionale di Federalberghi – perché non risponde alle nostre esigenze. È calato dall’alto senza tenere in considerazione chi opera da oltre sessant’anni sul territorio. All’assessorato abbiamo più volte presentato progetti dedicati alla formazione degli operatori, ai giovani e alle donne, ma senza arrivare a nulla».
Stesso discorso per gli operatori delle associazioni degli industriali di settore. «La sezione turismo di Confindustria Puglia – aggiunge Massimo Salomone, coordinatore del gruppo turismo di Confindustria Puglia – non ha aderito al protocollo poiché le finalità e i contenuti dello stesso necessiterebbero, a nostro modesto avviso, della condivisione del partenariato economico e sociale nella sua totalità, così come avviene con lo strumento dell’osservatorio del lavoro».
Della partita, invece, non fa parte l’associazione Confesercenti. «Siamo all’oscuro della questione – conclude Giancarlo De Venuto, presidente regionale di Assoturismo-Assohotel -, nessuno ci ha proposto di siglare alcun protocollo». Mentre sono state inserite le università pugliesi e l’Its.
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