Nel secondo trimestre 2024 l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, è aumentato del 3,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% nei confronti dello stesso periodo del 2023. È quanto emerge dalle stime preliminari, fornite il 18 settembre dall’Istat, che per il primo trimestre aveva indicato una crescita dell’1,6%.
La crescita tendenziale dei valori immobiliari si deve, secondo l’Istituto di statistica, soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove, che sono aumentati dell’8,1% (in forte accelerazione rispetto al +5,3% del trimestre precedente) e, in misura più contenuta, a quelli delle esistenti che salgono dell’1,9% (in rafforzamento rispetto al +0,8% del primo trimestre).
Anche su base congiunturale, la dinamica di aumento dell’Ipab (+3,2%) è imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle esistenti, in crescita rispettivamente del 4,8% e del 2,9%.
Il tasso di variazione acquisito dell’Ipab per il 2024 è pari a +2,7% (+5,6% per le abitazioni nuove e +2,0% per quelle esistenti).
Compravendite su dell’1,2%
Questi andamenti si manifestano in un contesto di lieve ripresa dei volumi di compravendita, saliti dell’1,2% nel secondo trimestre 2024 secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il calo del 7,2% del trimestre precedente.
L’andamento sul territorio
In tutte le ripartizioni geografiche si registra una crescita dei prezzi delle abitazioni sia su base congiunturale sia su base annua. Su base tendenziale si evidenziano ovunque tassi di incremento positivi e in accelerazione rispetto al trimestre precedente: la crescita più alta si registra nel Sud e Isole con un +3,9%, trainata dai prezzi delle abitazioni nuove che registrano un aumento del 9,5%. Seguono il Nord-Est (da +1,6% a +3,7%), il Nord-Ovest (da +1,9% a +2,5%) e il Centro (da +0,6% a +2,2%).
I prezzi delle abitazioni sono in crescita in tutte le città per le quali viene diffuso l’IPAB. A Milano si registra un aumento, su base annua, del 4,7%, in decelerazione rispetto al trimestre precedente (era +5,3%). Seguono Roma, dove si evidenzia un rialzo tendenziale del +1,6% (era -0,8% nel trimestre precedente) e Torino che fa segnare la crescita più contenuta, pari allo 0,3%, ma in accelerazione dal -0,7% del trimestre precedente.
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