Ultimi giorni per la presentazione della dichiarazione dei
redditi. Entro il 30 settembre 2024, direttamente online o
rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti
abilitati o al sostituto d’imposta (il proprio datore di lavoro),
sarà necessario inviare il modello 730 all’interno del quale
dovranno essere inserite tutte le spese inerenti gli interventi di
superbonus per i quali si richiede il credito maturato nel
2023.
Superbonus: la documentazione da conservare e presentare
Com’è noto, a prescindere dalla sua aliquota – che negli anni è
progressivamente diminuita dal 110% al 70% e che nel 2025 andrà al
65% – a dalle sue forme di utilizzo (direttamente o tramite opzioni
alternative, ovvero sconto in fattura e/o cessione del credito), la
normativa che ha messo in piedi il superbonus (l’art. 119 del
Decreto Legge n. 34/2020, c.d. Decreto Rilancio) ha previsto una
serie di adempimenti e di documentazione da
conservare/trasmettere.
Adempimenti e documentazione che, naturalmente, cambiano in
funzione del soggetto che beneficia dell’agevolazione fiscale
potenziata e della tipologia (superecobonus o supersismabonus).
Nel corso degli anni l’Agenzia delle Entrate e il Consiglio
Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
hanno fornito guide, circolari e check list, che è possibile
utilizzare per verificare la correttezza della documentazione per
l’utilizzo del superbonus, prima di trasmettere la dichiarazione
dei redditi.
Una documentazione che è possibile sintetizzare nei seguenti
punti:
- proprietà dell’immobile – occorre avere certezza che il
soggetto che ha sostenuto le spese rientri tra quelli previsti
dall’Agenzia delle Entrate; - dati catastali dell’immobile;
- abilitazioni amministrative;
- comunicazioni, relazioni tecniche e asseverazioni;
- fatture e bonifici parlanti;
- polizza RC professionale del tecnico che sottoscrive le
asseverazioni; - visto di conformità del commercialista.
Per una panoramica completa consigliamo la lettura della
Circolare
Agenzia delle Entrate 26 giugno 2023, n. 17/E.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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