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Supercoppa LBA, sono in quattro a giocarsi il primo titolo stagionale #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Parte da Bologna, dallo splendido scenario della Unipol Arena di Casalecchio di Reno, la casa della Virtus Bologna, la stagione ufficiale del massimo palcoscenico della nostra pallacanestro; in terra, felsinea, infatti va in scena l’edizione numero 29 della Supercoppa italiana, una lunga storia iniziata nell’ormai lontano 1995, curiosamente a Casalecchio di Reno, con la vittoria della Virtus Bologna ed il titolo di MVP della manifestazione assegnato al compianto Orlando Woolridge, allora in forza alla finalista Treviso.

A contendersi il primo dei tre trofei stagionali saranno in quattro: i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, la Virtus Bologna, in quanto finalista del campionato, la squadra detentrice della Coppa Italia, il Napoli Basket, e la Reyer Venezia, in quanto migliore semifinalista della Coppa Italia dello scorso anno, alla quale arrivò come testa di serie numero 1.

Il battesimo alla manifestazione, ed alla nuova stagione del nostro basket, arriverà sabato 20 settembre, con palla a due in programma alle ore 18, con il match che mette di fronte l’EA7 Emporio Armani Milano e l’Umana Reyer Venezia, mentre nella seconda semifinale i padroni di casa della Segafredo Virtus Bologna se la vedranno con il Napoli Basket, con inizio alle 20,45.

Nella prima semifinale, i pronostici sono tutti per Milano che pure si presenta al vernissage stagionale con un roster ampiamente rinnovato, con ben nove nuovi acquisti. Messina, infatti, avrà a disposizione due nuovi playmaker, il macedone Dimitrijevic, in arrivo dall’Unics Kazan, e l’argentino, ma di nazionalità italiana, Bolmaro, acquistato dal Bayern Monaco. Nel back court dentro Brooks ed il veterano Causeur, dal Real Madrid dove ha fatto incetta di trofei. Nel reparto lunghi ecco il figliol prodigo Zach LeDay, ala forte dal Partizan, ed i centri Nebo (Maccabi Tel Aviv), Diop (Sassari) e McCormack (Galatasaray).

Insomma, una vera corazzata alla quale proverà ad opporsi la Reyer, anche in questa stagione affidata a Niven Spahija. Attenzione, però, a dare tutto per scontato, in estate la società lagunare ha operato davvero bene, regalando al coach croato elementi del calibro di Ennis, playmaker nella passata stagione grande protagonista a Napoli, e dell’ala piccola Wheatle, superbo lo scorso anno a Pistoia. Oltre a questa coppia d’ebano, dentro anche il figlio d’arte Moretti, da Varese, il lungo Lever (Napoli) e l’argentino Fernandez, da Varese, per un roster completo e competitivo in ogni reparto.

Se l’Olimpia è la logica favorita della prima semifinale, altrettanto può dirsi della Virtus Bologna nella seconda; il confermato Luca Banchi vuol bissare il successo della passata stagione, il terzo consecutivo, ed il primo passo consiste nell’eliminare Napoli. In casa felsinea si è scelta la via della continuità anche se non sono da sottacere gli arrivi dei piccoli Morgan, dai London Lions e Tucker, dalla Reyer, dell’ala piccola Clyburn, dai turchi dell’Efes, e del tiratore Grazulis, in uscita da Trento. Per allungare il roster ecco Visconti (Pesaro), Diouf (Breogan Lugo) e Akele, da Brescia.

Un gran bel roster che avrà nei confermati Belinelli e Shengelia, MVP della scorsa edizione, i due giocatori più rappresentativi. A mettersi di mezzo ci proveranno i partenopei che si approcciano alla nuova stagione con un roster completamente rivoluzionato; sono infatti ben nove i nuovi arrivi alla corte del confermato Igor Milicic, tra i quali ci sono anche giocatori che hanno già calcato i parquet italiani come lo sloveno Pangos, ex Valencia visto due anni fa a Milano, l’ex Varese Woldetensae e l’ex Sassari Treier, oltre al centro Totè, da Pesaro. Accanto a loro ecco Copeland, dai tedeschi dei Bamberg, Manning jr, guardia da 16,5 di media nel campionato tedesco con l’Oldenburg, la stessa società dalla quale arriva anche l’ala forte Williams.

Sulla carta, dunque, due confronti dal pronostico scontato, ma sicuramente da vedere, perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo, come dimostra la vittoria proprio di Napoli nella recente Coppa Italia, vinta da underdog che più underdog non si può.

Photocredits: Savino Paolella



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