Torres, campionato tosto più che mai #finsubito richiedi mutuo fino 100%

Il pareggio col Milan ha confermato la grande competitività e l’equilibrio del girone in questa prima fase di campionato

Qualche mugugno a fine partita fra i tifosi che lasciavano lo stadio dopo il pareggio a reti bianche con i giovani milanisti del futuro c’è stato, ma si sa, il tifoso è il tifoso, spesso ragiona di pancia, paga il biglietto e ha il diritto di non essere contento quando ritiene di non esserlo. Salvo poi magari a freddo analizzare con più raziocinio il tutto e guardare avanti e non indietro. E’ un pochino ciò che è successo ieri, perchè in realtà alla fine il punto portato a casa con il Milan Futuro è un buon punto, altro che se lo è. Il fatto che i rossoneri ne avessero solo uno in classifica è un puro caso, frutto delle circostanze e non deve trarre in inganno, per una serie di ragioni che vanno considerate, ma c’è da scommettere che alla lunga, come ha confermato in sala stampa lo stesso Greco, il Milan risalirà la classifica. Magari non vincerà il girone, perchè ha giocatori che vanno e vengono dalla prima squadra e Bonera difficilmente troverà continuità negli undici che metterà in campo, ma darà dispiaceri a molti. Su questo ci sono pochi dubbi. Ieri ad esempio si è potuto ammirare un giocatore come Jimenez che, lo scorso anno ha esordito con Pioli in prima squadra e tutti hanno capito che in serie C è solo di passaggio, un pochino come lo fu lo juventino Yildiz l’anno scorso. Iniziò la stagione con la seconda squadra poi fu aggregato stabilmente alla prima e oggi si ritrova a fare il titolare in serie A. Facile prevedere questo tipo di futuro anche per diversi “ragazzini” visti ieri al Vanni Sanna.

Tutti questi aspetti vanno considerati quando si muovono delle critiche, spesso affrettate. Gli avversari esistono e spesso sono forti, perciò giocare in casa non significa che i tre punti debbano arrivare automaticamente. Il campionato è durissimo, le ambizioni che ha la Torres sono le stesse (legittime) di almeno altre 5 o 6 squadre, perciò ci sarà da lottare in ogni partita e in questo senso l’aiuto dei tifosi sarà determinante.

Questo non significa neanche che non sia legittimo criticare o avere dei dubbi, come ad esempio su qualche scelta iniziale di mister Greco o sui cambi, spesso tardivi. Rifocalizzandosi su quanto accaduto ieri sera, ha stupito ad esempio la decisione di rinunciare alla “gamba” di Guiebre proprio nel giorno in cui non si poteva disporre non per scelta, della “gamba” di Varela. E’ mancato il cambio di passo, il ritmo del Milan era molto più alto di quello dei rossoblù e si è andati in difficoltà. Inoltre, nella giornata in cui capitan Scotto è parso un pochino sottotono, magari lo si sarebbe potuto sostituire dopo un’ora e non dopo 75 minuti, dando magari la possibilità a Goglino o allo stesso Nanni, di incidere maggiormente rispetto a quanto potessero fare in 10/15 minuti. Va bene farsi trovare pronti, ma non è che si possano pretendere miracoli in una manciata di minuti, al massimo ogni tanto si pesca un jolly, ma ogni tanto.

E’ anche vero che in questa fase le gare sono ravvicinate e che il momento ha coinciso con tanti acciacchi e defezioni, vedi il già citato Varela, Antonelli, Diakitè, Giorico e di ciò va tenuto conto. Sabato ad esempio si tornerà in campo sempre al Vanni Sanna contro il Pineto e anche in quella circostanza ci sarà da capire chi sarà disponibile e in che condizioni. Un moderato turn over è auspicabile e necessario e potrebbe arrivare il momento di dare fiducia a giocatori freschi come ad esempio ai sopracitati Goglino e Nanni, dando un pochino di riposo a chi finora è stato spremuto, vedi Scotto, considerando anche che poi il 24 si giocherà di nuovo, sul campo del Sestri Levante e in quella occasione Greco potrebbe riavere a disposizione gli attuali acciaccati.

Aldo Gallizzi

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