«Possiamo fare ancora di più» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Pokerissimo alla Casertana. Raffaele Biancolino non può che essere soddisfatto per il 5-0 rifilato dall’Avellino alla Casertana. Terza vittoria consecutiva, quarto risultato utile di fila per il Pitone in versione allenatore che ha rianimato i biancoverdi: «Ci godiamo questa serata e poi iniziamo a preparare la partita con la Juve Next Gen. I ragazzi hanno dimostrato ancora di più quello che sanno fare, il loro valore. Vanno solo ringraziati per come si allenano e per quello che stanno facendo in partita»

 Le scelte iniziali: «Russo? Gli ho chiesto di allungare la difesa e di attaccare ogni minimo spazio concesso dagli avversari. Averlo scelto non significa che Gori aveva fatto male nelle scorse partite, semplicemente mi serviva per questa partita un giocatore con le caratteristiche di Russo». L’attacco devastante, undici gol in quattro partite, arrivati tutti nelle ultime tre: «Mi aspettavo che gli attaccanti fossero così forti e mi aspetto ancora di più da loro. Finanche da D’Ausilio, che può segnare di più. Oltre all’attacco c’era da ripartire dal gol incassato con il Foggia e anche in fase difensiva si sono visti dei progressi importanti in termini di attenzione». Mutanda ha giocato di nuovo, Arzillo ha debuttato: «Possono essere molto utili a questa squadra, ma non dimentichiamo che abbiamo fuori Armellino, Rocca e Toscano. Mutanda e Arzillo andavano premiati per quello che hanno fatto l’anno scorso».

Raggiante Patierno. Seconda doppietta, quinto gol in quattro partite in campionato: «Abbiamo cambiato atteggiamento ed è importante. Sapevamo che dovevamo dare continuità ai risultati delle ultime tre giornate, ora dobbiamo restare con i piedi per terra e continuare a fare quello che stiamo facendo. Con il 4-3-1-2 posso fare meno metri. Devo ringraziare il mister, che mi sta aspettando permettendomi di fare solo la rifinitura coi compagni di squadra. Biancolino ci ha inculcato la mentalità di giocare all’attacco. Più palle arrivano in area più possibilità abbiamo di fare gol e di questo giovano pure i centrocampisti, che si stanno divertendo insieme a noi per fare un calcio offensivo. Pazienza ha pagato, ma la colpa è anche nostra. Dovevamo reagire per forza alla scelta della società. Lo stiamo facendo».

Rigione è ora centrale non solo in difesa e, tra le righe, si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «È stata una partita bella, stiamo giocando un bel calcio. Questa gara deve essere un ulteriore sprono a non fermarci. Con mister Biancolino abbiamo maggiore palleggio, non buttiamo via la palla a caso. È scattata la scintilla. Quando le cose non vanno paga l’allenatore, ma le responsabilità erano anche nostre. Stiamo lavorando bene e raccogliendo i frutti del nostro lavoro. Il mio rilancio? Ho avuto un problema fisico prima di Giugliano, il mister stava comunque provando cose diverse, è arrivato Biancolino e mi ha ridato fiducia. Magari lo avrebbe fatto anche Pazienza, chissà. Conta solo che siamo all’inizio di un percorso per arrivare lassù. Davanti a tutti. È questo il nostro obiettivo, non è mai cambiato».

Desolato il tecnico della Casertana, Manuel Iori: «Non ha funzionato niente. Siamo entrati con l’atteggiamento sbagliato e questo è il risultato. Si può perdere, ma non così. Possiamo solo chiedere scusa. Una prestazione così non può capitare, a maggior ragione dopo quella contro il Catania. C’è da rimboccarsi le maniche, lavorare e capire perché è successo ciò che è successo. Se guardiamo i gol che abbiamo preso, sono gol subiti troppo facilmente. Non era facile giocare contro l’Avellino, ma non voglio alibi».