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Recinzione di confine terreno agricolo: tipologie e permessi #adessonews


La recinzione per terreno agricolo protegge e delimita l’area coltivata. Scopri normative, materiali, distanze e permessi per una scelta conforme alle leggi

Una recinzione di confine per terreno agricolo non è solo una questione di sicurezza, ma anche di rispetto dei confini legali e di protezione contro le intrusioni. Ma come scegliere la recinzione giusta? E quali normative bisogna seguire?

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Le recinzioni devono essere scelte tenendo conto di aspetti pratici e normativi. Per inserire e modellare recinzioni in qualsiasi progetto, puoi utilizzare il software per la progettazione di spazi esterni che, specifico per la progettazione outdoor, consente di progettare giardini e spazi verdi, arricchendoli con arredi e oggetti, come appunto le recinzioni.

Scopri tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli e ottimali.

Normativa per la recinzione dei terreni agricoli

La normativa principale che regola la recinzione dei terreni agricoli è il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), che stabilisce le disposizioni fondamentali per le opere edilizie, inclusi i requisiti per le varie autorizzazione edilizie.

Il D.P.R. 380/2001 non offre indicazioni precise per quanto riguarda la regolamentazione delle recinzioni e dei muri di cinta, rendendo particolarmente difficile determinare quale titolo edilizio sia necessario. Per colmare questa lacuna, molte regioni hanno introdotto regolamenti locali sul governo del territorio, distinguendo tra opere che comportano trasformazioni urbanistiche e edilizie significative, opere di minore impatto e interventi considerati come edilizia libera.

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A tal proposito, prima di iniziare qualsiasi progetto di recinzione, è essenziale consultare i regolamenti locali, poiché le normative possono variare da comune a comune.

Tipologie di recinzione terreno agricolo

Le recinzioni per terreni agricoli definiscono e salvaguardano i confini della proprietà e devono anche essere selezionate tenendo conto di aspetti pratici e regolamentari.

Le tipologie di recinzione per terreni agricoli variano in base a diversi fattori, tra cui la funzione da svolgere, i materiali utilizzati e le normative locali.

Le principali opzioni disponibili includono:

  • recinzioni leggere: realizzate in legno, rete metallica o plastica, queste recinzioni sono perfette per delimitare spazi senza alterare troppo il paesaggio circostante. Sono facili da installare e possono adattarsi bene a terreni di varie forme e inclinazioni;
  • recinzioni in muratura: costituite da muri in calcestruzzo o mattoni, spesso con una rete metallica posizionata sopra, offrono una protezione robusta e durevole contro gli animali selvatici e possono anche servire come barriera visiva. La loro natura più permanente richiede una progettazione accurata;
  • recinzioni con filo spinato: con l’uso di filo spinato o recinzioni metalliche rinforzate, queste recinzioni sono progettate per proteggere aree da animali selvatici e da grandi animali agricoli come cinghiali e bovini;
  • sistemi di recinzione specializzati: questi sistemi sono progettati per rispondere a esigenze particolari, come la protezione contro animali di diverse dimensioni o l’adattamento a terreni difficili. Offrono soluzioni innovative e flessibili adatte all’ambito agricolo.

Come scegliere le recinzioni per i terreni agricoli

Quando si sceglie una recinzione, è fondamentale tenere a mente alcuni fattori chiave tra cui:

  • specie animali: identificare quali animali possono rappresentare una minaccia per le coltivazioni o gli allevamenti aiuterà a selezionare il tipo di recinzione più adatto;
  • morfologia del terreno: considerare le caratteristiche del terreno, come pendenze e irregolarità, per assicurarsi che la recinzione scelta sia efficace e stabile;
  • normative locali: è essenziale informarsi sulle regolamentazioni comunali e regionali, poiché queste possono variare e influenzare le scelte relative all’installazione della recinzione.

Caratteristiche della recinzione di un terreno agricolo

La costruzione di muri di cinta e recinzioni può influenzare notevolmente l’aspetto visivo, architettonico e ambientale dell’area circostante. Per garantire che l’opera si integri bene nel contesto e soddisfi le esigenze funzionali, è essenziale prestare attenzione a vari aspetti costruttivi e estetici. Ecco alcuni fattori chiave da considerare:

  • materiali: la scelta dei materiali è cruciale e deve tener conto della loro resistenza, durata e adeguatezza all’uso previsto. Per le recinzioni agricole, si utilizzano comunemente materiali come filo spinato, legno, metallo, plastica e, in casi particolari, muratura. La decisione dipende dalle specifiche esigenze dell’area agricola, dalla durabilità necessaria e dal budget disponibile;
  • altezza: l’altezza della recinzione varia in base alla funzione che deve assolvere. Ad esempio, una recinzione destinata a contenere il bestiame potrebbe richiedere un’altezza maggiore rispetto a una progettata per delimitare un campo coltivato;
  • stabilità strutturale: è essenziale che le recinzioni siano progettate e costruite per garantire una solida stabilità. Ciò include la valutazione della resistenza dei materiali, la robustezza delle fondamenta e la capacità della recinzione di resistere a condizioni ambientali avverse come vento e neve;
  • installazione: seguire le pratiche migliori per l’installazione è fondamentale per assicurare la solidità e la longevità della recinzione. Questo implica l’uso di supporti adeguati, ancoraggi sicuri al terreno e una corretta installazione dei materiali.

In base a queste considerazioni, le recinzioni possono essere classificate come:

  • a basso impatto, se realizzate senza opere murarie significative, come le staccionate in legno o le reti con pali infissi nel terreno;
  • ad alto impatto, come i muretti con fondamenta e reti metalliche sovrastanti.

Recinzione terreno agricolo: distanza dal confine

In Italia, la distanza delle recinzioni dai confini di proprietà è regolata dal Codice Civile, in particolare dall’articolo 873, che stabilisce che le costruzioni su fondi finitimi devono mantenere una distanza minima di tre metri, a meno che non siano unite o aderenti.

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Le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore.

Tuttavia, i regolamenti locali possono prevedere distanze maggiori. Per quanto riguarda le recinzioni in rete metallica, queste possono essere installate lungo il perimetro del lotto, a condizione che non sporgano oltre il confine e che l’altezza scelta impedisca di affacciarsi sul terreno adiacente.

È bene anche considerare eventuali vincoli ambientali o paesaggistici che potrebbero influenzare la realizzazione della recinzione.

Permessi per le recinzioni dei terreni agricoli

Recintare un terreno agricolo è soggetto a normative che variano in base alla regione e alle specifiche circostanze.

In linea generale, è possibile recintare un terreno agricolo senza permesso, purché non vengano realizzate opere murarie e non si violino eventuali vincoli paesaggistici. Le recinzioni di dimensioni ridotte, realizzate con materiali che non impattano visivamente e prive di strutture di sostegno, possono infatti rientrare in edilizia libera.

Diversamente, la costruzione di muri di cinta, cordoli in calcestruzzo o strutture simili richiede un titolo edilizio, come CILA, SCIA o permesso di costruire, a seconda dell’entità dell’intervento e dell’impatto che esso ha sull’ambiente circostante, in termini di trasformazione urbanistica o edilizia.

Nel caso in cui la recinzione si trovi in aree sottoposte a vincoli paesaggistici, è obbligatorio ottenere un’autorizzazione specifica dalla Regione e, se necessario, dal Ministero dei Beni Culturali.

È comunque fondamentale consultare le normative locali, poiché potrebbero essere più restrittive rispetto alla legislazione nazionale.

Per approfondire l’argomento, puoi fare riferimento ai seguenti casi giuridici:

Recinzione terreno agricolo con vincolo paesaggistico

In Italia, qualsiasi intervento edilizio, comprese le recinzioni, in aree sottoposte a vincolo paesaggistico richiede un’autorizzazione paesaggistica. Questo è stabilito dal D.lgs. 42/2004, il quale impone che i progetti siano sottoposti a valutazione da parte dell’ente competente (comune o regione) per accertare la loro compatibilità con i valori paesaggistici protetti.

La tipologia di recinzione può influenzare la necessità di autorizzazione: recinzioni leggere, come quelle in rete metallica, possono avere un impatto visivo minore rispetto a strutture più pesanti come muri in calcestruzzo. Tuttavia, anche le recinzioni leggere necessitano del parere dell’autorità competente per garantire che non compromettano l’integrità del paesaggio.

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Per la redazione dell’istanza di autorizzazione paesaggistica ordinaria o semplificata, può esserti di aiuto il software per la relazione paesaggistica che ti consentirà di ottenere, in breve tempo ed in maniera guidata, la documentazione necessaria per ottenere i permesso richiesto.

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Incentivi per recinzioni terreni agricoli

La realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse può avvenire usufruendo della detrazione fiscale offerta dal bonus verde.

Il bonus verde è un’agevolazione fiscale che consente di ottenere una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per specifici interventi di riqualificazione degli spazi verdi, valida fino al 31 dicembre 2024.

Questa detrazione si applica a lavori come la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici, impianti di irrigazione, la creazione di giardini pensili e, appunto, la realizzazione di recinzioni. Il limite massimo di spesa detraibile è di 5.000 euro per unità immobiliare, e le spese possono essere ripartite in dieci quote annuali.

Possono beneficiare del bonus non solo i proprietari, ma anche locatari, comodatari e altri soggetti che detengono l’immobile, a condizione di documentare le spese tramite fatture e bonifici. Non è prevista la possibilità di cedere il credito o ottenere uno sconto in fattura.

Sentenze di riferimento

Di seguito si propongono una serie di sentenze in riferimento alle recinzioni, tipologie, funzionalità e titoli abilitativi.

Ampliamento vano cancello di recinzione: che titolo edilizio occorre?

Il TAR Campania, nella sentenza n. 1203/2024, ha accolto il ricorso di un privato contro l’ordine di demolizione di un ampliamento del vano cancello di una recinzione in muratura situata in un’area paesaggisticamente vincolata.

Il Comune sosteneva che l’intervento, consistente nell’allargamento di 80 cm del passaggio, configurasse una ristrutturazione edilizia, richiedendo quindi un permesso di costruire e un’autorizzazione paesaggistica. Tuttavia, il TAR ha stabilito che l’opera, non alterando le caratteristiche architettoniche o estetiche del luogo, rientra nella manutenzione straordinaria, non necessitando di ulteriori autorizzazioni.

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Altre sentenze

Ulteriori casi giuridici:

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