Il Ciclone Boris torna in Italia: definito anche ‘ciclone boomerang’ per la sua ‘anomala traiettoria andata/ritorno’, questo vortice causerà piogge torrenziali sul nostro Paese, dopo aver portato alluvioni e distruzione tra Romania, Polonia, Repubblica Ceca ed Austria.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la traiettoria boomerang del ciclone: il 12 settembre ha colpito l’Italia provocando un crollo delle temperature anche di 15°C e piogge molto forti tra Lombardia e Nord-Est. Nel weekend l’occhio del ciclone si è spostato sui Balcani per poi risalire verso l’Ungheria. Nelle prossime ore, con una traiettoria da boomerang, Boris tornerà indietro e dall’Ungheria si tufferà nel Mediterraneo italiano.
Si teme una situazione da massima allerta con piogge e temporali favoriti anche dalla temperatura caldissima dei nostri mari: sono attesi più di 250 mm in 3 giorni, con i picchi più alti tra Emilia Romagna e Marche.
A causa delle temperature ancora miti le precipitazioni non saranno nevose neanche sulle cime più alte dell’Appennino: la neve rallenta la formazione delle piene dei fiumi, ma in questo caso, con lo zero termico oltre i 2500-3000 metri, tutte le precipitazioni saranno sotto forma di pioggia e dunque non si fermeranno sulle montagne, provocando la possibilità di avere delle piene.
Entro 48 ore anche i fiumi principali saranno gonfi e pericolosi, nonostante i terreni non saturi di questo periodo. Inoltre, il mare caldo fornirà tanta energia ai temporali più intensi: la temperatura del mar Adriatico, ad esempio, è ancora sui 25°C; questo valore è decisamente elevato considerando che il ciclone Boris arriverà con una massa d’aria a -20°C in quota (a circa 5000 metri).
E’ previsto un contrasto termico di 45°C in 5000 metri che potrebbe generare fenomeni estremi. Infatti, proprio questi forti contrasti termici rappresentano la maggior causa di sviluppo dei temporali violenti, insieme alla convergenza dei venti: nei prossimi giorni sono previste ‘convergenze’ tra Bora e Scirocco proprio tra Romagna e Marche, anche se buona parte del Centro-Sud resterà dentro l’occhio del Ciclone per più giorni.
La massima allerta al momento è dunque sulla riviera tra Romagna e Marche e, data la ventilazione piuttosto sostenuta, anche su tutto il versante adriatico dell’Appennino settentrionale. Questa situazione, purtroppo, è prevista fino a giovedì 19 con gli ultimi fenomeni più blandi venerdì; il weekend dovrebbe essere poi più soleggiato ed asciutto.
In sintesi, prepariamoci ad una situazione di forte maltempo portata dal ciclone Boris e dalla temperatura del mare ancora molto calda: ricordiamo che entrambi sono fattori legati al Cambiamento Climatico. Il riscaldamento Globale ha portato un caldo africano da record fino alla prima decade di settembre, ha contribuito all’approfondimento del Ciclone Boris e adesso ne paghiamo il conto sotto forma di temporali pieni di calore e di energia.
NEL DETTAGLIO
Martedì 17. Al Nord: rovesci anche forti in Emilia Romagna, più sole altrove. Al Centro: fortemente instabile con piogge e temporali sparsi. Al Sud: temporali e piogge sparse.
Mercoledì 18. Al Nord, maltempo in Emilia Romagna, poi basso Veneto e bassa Lombardia. Al Centro: diffusa instabilità con maltempo specie sulle adriatiche. Al Sud: instabile con rovesci.
Giovedì 19. Al Nord, maltempo in Emilia Romagna. Al Centro: diffusa instabilità specie sul versante adriatico. Al Sud: instabile e fresco.
TENDENZA: miglioramento con maggiore stabilità atmosferica da venerdì e soprattutto nel corso del weekend.
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