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Sviluppato un sistema innovativo per produrre idrogeno dall’acqua del mare senza generare sottoprodotti dannosi.
Un passo avanti nella ricerca tecnologica può cambiare radicalmente il nostro approccio alle risorse naturali. L’acqua, in particolare, rappresenta una risorsa fondamentale, ma allo stesso tempo limitata in molte regioni del mondo. Questo ha spinto ricercatori e aziende a esplorare soluzioni che permettano di sfruttare fonti alternative senza gravare sulle risorse già limitate. Una di queste fonti è l’acqua degli oceani, una risorsa potenzialmente infinita ma con numerose sfide tecniche.
La produzione di idrogeno è considerata una delle vie più promettenti per una transizione energetica sostenibile. Tuttavia, molti processi attuali richiedono una grande quantità di acqua dolce, un elemento che non è sempre disponibile su scala globale. Questo ha portato alla ricerca di soluzioni che consentano di produrre idrogeno senza utilizzare risorse che potrebbero essere destinate all’agricoltura o al consumo umano. L’idea di attingere all’acqua marina, quindi, sembra offrire una risposta interessante.
Gli oceani rappresentano una delle risorse più vaste del pianeta, ma non è semplice utilizzare l’acqua salata nei processi industriali senza incontrare ostacoli. I problemi principali risiedono nella composizione dell’acqua marina, che contiene non solo sale, ma anche una varietà di altri composti che possono danneggiare i macchinari e rendere complessi i processi di separazione degli elementi utili. Questi problemi hanno rappresentato una barriera significativa per chiunque tentasse di utilizzare l’acqua di mare su larga scala per la produzione di idrogeno.
Negli ultimi anni, diverse startup e istituzioni di ricerca hanno cercato di superare queste sfide con l’ausilio di nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di trovare metodi per trattare l’acqua marina in modo efficiente, riducendo al minimo l’impatto ambientale e i costi di produzione. Nonostante le difficoltà, alcune innovazioni promettono di rivoluzionare l’industria energetica, permettendo di ottenere risultati significativi senza l’uso di acqua dolce.
Un nuovo sistema di elettrodi per idrogeno dagli oceani
Un’innovazione particolarmente interessante arriva dalla startup californiana Equatic, che con il supporto dell’ARPA-E del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha sviluppato un sistema di elettrodi capace di produrre idrogeno utilizzando acqua marina. Questo sistema è basato su un processo di elettrolisi che separa l’ossigeno e l’idrogeno dall’acqua senza generare sottoprodotti dannosi.
La tecnologia sfrutta un catodo negativo e un anodo positivo, che insieme scindono l’acqua di mare in quattro flussi, tra cui idrogeno e ossigeno, e due correnti che possono essere reimmesse nell’oceano senza effetti negativi. Inoltre, la corrente alcalina risultante reagisce con la CO2 atmosferica, formando minerali stabili che possono essere depositati in mare, contribuendo a ridurre le emissioni.
Sfide e prospettive future
La startup prevede di iniziare presto la produzione di anodi in California, con un impianto dimostrativo già in costruzione a Singapore. Questo impianto sarà in grado di rimuovere 10 tonnellate di CO2 dall’atmosfera e produrre 300 chilogrammi di idrogeno pulito ogni giorno, segnando un’importante svolta nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, l’azienda punta a rendere il processo economicamente sostenibile, vendendo l’idrogeno e l’ossigeno prodotti per compensare i costi di produzione.
Questa combinazione di riduzione delle emissioni di carbonio e produzione di energia pulita potrebbe diventare un modello replicabile su scala globale, contribuendo in modo significativo alla transizione verso un’economia più sostenibile. Equatic, attraverso questo progetto, intende dimostrare come le tecnologie emergenti possano trasformare le risorse naturali in opportunità per combattere il riscaldamento globale e ridurre la nostra dipendenza da fonti energetiche fossili.
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