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Barbara Poli di Gnv tra le 50 donne role model nel mondo della tecnologia e dell’innovazione #adessonews


La chief information technology officer di Gnv, Barbara Poli, è stata inserita tra le cinquanta donne role model nel mondo della tecnologia e dell’innovazione. Il riconoscimento viene da InspiringFifty: un’iniziativa globale con la missione di promuovere la parità di genere nel settore tecnologico. Gestita da Eql:Her, nasce con l’obiettivo di fornire modelli di ruolo diversificati, ispirando la prossima generazione di leader e talenti tecnologici in tutto l’ecosistema, riconoscendo e valorizzando le storie delle donne più influenti nel settore Stem.

La nomina è frutto del contributo fattivo della professionista al mondo dell’innovazione e della tecnologia nel settore ferry, ambito in cui ha saputo essere divulgatrice delle proprie competenze e del proprio lavoro per lo sviluppo continuo del business. “La tecnologia e il digitale – sottolinea la stessa Barbara Poli – stanno trasformando profondamente anche il settore dei traghetti, offrendo opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza operativa, l’esperienza dei passeggeri e la sostenibilità ambientale. In Gnv stiamo lavorando per digitalizzare i processi di prenotazione e imbarco, per monitorare in tempo reale le navi, ottimizzando consumo di carburante e le rotte, e per migliorare l’esperienza del passeggero con wifi e intrattenimento digitale”.

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Oltre al ruolo manageriale in Gnv, Barbara Poli vanta un’esperienza decennale in Rina (gruppo internazionale di servizi di certificazione, ispezione e consulenza d’ingegneria) e fa parte del consiglio di amministrazione di Kellify, start-up pionieristica che applica l’emotional artificial intelligence, oltre che essere membro di associazioni It come Cionet e Aused. In passato, ha ricoperto i ruoli di direttore marketing, organizzazione, cio e cdo in primarie società di strategy consulting.

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La nomina è frutto del contributo fattivo della professionista al mondo dell’innovazione e della tecnologia nel settore ferry, ambito in cui ha saputo essere divulgatrice delle proprie competenze e del proprio lavoro per lo sviluppo continuo del business. “La tecnologia e il digitale – sottolinea la stessa Barbara Poli – stanno trasformando profondamente anche il settore dei traghetti, offrendo opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza operativa, l’esperienza dei passeggeri e la sostenibilità ambientale. In Gnv stiamo lavorando per digitalizzare i processi di prenotazione e imbarco, per monitorare in tempo reale le navi, ottimizzando consumo di carburante e le rotte, e per migliorare l’esperienza del passeggero con wifi e intrattenimento digitale”.

Oltre al ruolo manageriale in Gnv, Barbara Poli vanta un’esperienza decennale in Rina (gruppo internazionale di servizi di certificazione, ispezione e consulenza d’ingegneria) e fa parte del consiglio di amministrazione di Kellify, start-up pionieristica che applica l’emotional artificial intelligence, oltre che essere membro di associazioni It come Cionet e Aused. In passato, ha ricoperto i ruoli di direttore marketing, organizzazione, cio e cdo in primarie società di strategy consulting.
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Il vettore collegherà inoltre l’aeroporto di Olbia con Milano Linate, mentre la tratta Olbia-Roma Fiumicino sarà gestita da Volotea e Aeroitalia, che si divideranno il servizio senza compensazioni economiche per il periodo compreso tra il 27 ottobre 2024 e il 25 ottobre 2025.
Restano invece ancora da assegnare le rotte da e per Alghero: il bando della Regione Sardegna, infatti, era andato deserto.
«Lavoriamo da subito al nuovo modello di continuità territoriale – ha commentato nei giorni scorsi l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Manca, sottolineando che il prossimo martedì (domani, 10 settembre) si terrà un incontro a Roma presso il Ministero dei Trasporti per avviare una collaborazione con la Commissione europea. L’obiettivo è garantire un servizio di trasporto sicuro e duraturo per i cittadini sardi. Il 9 ottobre si procederà con l’apertura delle buste per l’affidamento delle rotte in continuità dall’aeroporto di Alghero».





 

 

 

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[post_content] => Uno sconto ad hoc per raggiungere Palermo da Genova, Napoli e Civitavecchia in occasione del Raid dell’Etna. Si rinnova la partnership tra Gnv e una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicata alle auto storiche giunta ormai alla sua ventiseiesima edizione.

Il raduno si terrà dal prossimo 29 settembre al 5 ottobre e prevederà un itinerario a tappe di 900 chilometri alla scoperta di alcune delle località più belle dell’isola, tra cui Palermo, Menfi, Sciacca, Agrigento, Pergusa, Siracusa, Ispica e Catania, con 60 prove cronometrate che si svolgeranno anche nei percorsi delle mitiche cronoscalate val d’Anapo Sortino, Avola – Avola Antica e Nicolosi Etna. Tra una tappa e l’altra i partecipanti saranno ospiti in palazzi nobiliari dando così loro l’opportunità di coniugare cultura, sana competizione ed enogastronomia siciliana.

Oltre allo sconto, la compagnia garantirà servizi dedicati a bordo in collaborazione con lo staff della competizione come, per esempio, la possibilità di fare il check-in e il briefing per la manifestazione già durante il viaggio in nave.
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[post_content] => La mostra “Klimt Printed. Gustav Klimt. Cartelle d’Arte” è in corso fino al 27 ottobre a Grado (Gorizia) e propone la summa della sua produzione in tre preziose cartelle “a stampa” di impareggiabile qualità grafica. Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”.
La vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti.
L’esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. – sottolinea Festi – È una mostra “diversa” e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata.
Opere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica.
L’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L’arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. – prosegue Festi – Ne è testimonianza la rivista “Ver Sacrum”, il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna.
Una rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un’icona delle riviste d’arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni.
Alcuni esempi sono presenti in mostra». La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt.
Il legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.
«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. – prosegue il curatore Festi – Il turismo balneare e curativo si forma all’alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la “Pension Fortino” dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell’artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la “donna d’oro”, musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell’Impero, soggiornò per molte estati.
Un microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».
Klimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke
Grado (GO) . Casa della musica
11 agosto – 27 ottobre 2024
a cura di Roberto Festi
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[post_content] => Si sono completate con successo le prove in mare della Polaris, prima di quattro nuove unità ro-pax in fase di costruzione presso il cantiere navale Guangzhou Shipyard International per conto di Gnv. Il traghetto dovrebbe essere consegnato entro la fine dell’anno, avrà una stazza lorda di circa 47 mila tonnellate, una lunghezza di 218 metri, una larghezza di 29,60 metri e potrà raggiungere una velocità massima di 25 nodi. Disporrà di 240 cabine, con una capacità di carico di 1.500 passeggeri e di 3.100 metri lineari.

Così come tutte quattro le unità di nuova costruzione, anche la Polaris sarà dotata di tutte le predisposizioni per il cold ironing, ossia la connessione tramite una presa alla rete elettrica in banchina, che consente un importante abbattimento delle emissioni, nonché un miglioramento della qualità dell’aria e acustico a livello locale. Tutte le nuove navi saranno inoltre provviste di sistemi di pulizia dei gas di scarico (Egcs), riduzione catalitica selettiva (Scr) e tecnologie di riciclaggio del calore per soddisfare i requisiti Imo Tier III e Eedi fase II.
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[post_content] => E’ Eugenio Massetti, imprenditore nel settore dell’editoria, presidente di Confartigianato nonché vice presidente della Camera di commercio di Brescia, il nuovo presidente della dmc Visit Brescia. Succede a Marco Polettini, albergatore desenzanese, alla guida della destination management company per due mandati, da luglio 2018 a luglio 2024. La vicepresidenza è affidata ad Andrea Mattia Maggioni, coordinatore di Confesercenti Lombardia Orientale per il lago di Garda e la Valtenesi, imprenditore del settore turistico gardesano, a cui spetta inoltre la delega all’area del lago di Garda, mentre Tiziana Porteri, imprenditrice agricola e agrituristica, sarà referente per lo sviluppo del turismo legato alla valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze eno-agroalimentari.

Tra gli elementi di continuità con la precedente gestione spicca la conferma dell’a.d. Graziano Pennacchio, albergatore camuno, vice presidente di Federalberghi Brescia, al suo terzo mandato triennale come ceo della società facente capo alla Camera di commercio di Brescia, così come il rinnovo di Barbara Chiodi, direttrice del tour operator Brevivet, da dicembre 2017 membro di nomina da parte del comune all’interno di Bresciatourism, poi diventata Visit Brescia.

“Un incarico molto importante che mi appresto a ricoprire con massimo impegno, perché il turismo rappresenta un potente volano per tutta l’economia – sottolinea Massetti -: vi ruotano attorno di tutti i settori produttivi e ricettivi, come confermato dagli ultimi dati sull’indotto generato. L’industria dei viaggi è un settore vincente che va gestito coordinando tutti gli attori sul campo per crescere in valore e qualità. Promuovere il turismo oggi significa sostenere un’offerta autentica, sostenibile e inclusiva, capace di valorizzare le ricchezze del nostro territorio per esperienze uniche e indimenticabili a chiunque voglia scoprire la bellezza di Brescia. Il turismo è una voce fondamentale per l’economia della città, con eccellenze che vanno aggiungendosi a quelle che già vanta la nostra provincia.”

 
[post_title] => Eugenio Massetti nuovo presidente della dmc Visit Brescia. Graziano Pennacchio confermato a.d.
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Nel mondo dell’hotellerie i mille euro di tariffa media giornaliera sono da sempre considerati la soglia reale del lusso vero. E questo con buona pace di qualsiasi classificazione alberghiera o collezione di brand: un vero empireo di strutture super esclusive appannaggio di pochi, frutto di una rara combinazione di destinazioni top, edifici di grande pregio e servizi impeccabili. La polarizzazione del mercato in corso, lo spostamento delle preferenze dei consumatori dai beni materiali verso i prodotti esperienziali e la voglia di viaggiare dopo le restrizioni del periodo pandemico hanno però aumentato la platea di super-ricchi disposti a spendere cifre elevate per un soggiorno d’élite. Un fenomeno che ha garantito a molte più strutture rispetto a prima di superare la soglia dei mille euro di adr. Nel mondo, raccontano i dati CoStar, nella prima metà del 2019 appena 150 hotel potevano infatti dire di avere una tariffa media sopra la tripla cifra. Quest’anno erano ben 460.

Il fenomeno è globale, ma destinazioni come gli Stati Uniti, l’Italia e la Francia sono tra quelle che ne hanno beneficiato maggiormente. Negli Usa si è in particolare passati da 22 indirizzi a 80; in Italia da poco meno di 20 a circa 70; in Francia ancora da una ventina a quasi 50. La crescita in Europa è stata trainata soprattutto dalla domanda a stelle e strisce, favorita anche dalla forza del dollaro. In generale, nel Vecchio continente e nelle Americhe gli hotel sopra i mille euro di adr sono quasi triplicati; nell’area Asia-Pacifico, in Medio Oriente e in Africa sono più che raddoppiati.

E tale trend, seppure in lieve rallentamento, pare non essere destinato a invertirsi a breve, data l’ingente mole di investimenti diretti oggi  verso nuove strutture super-lusso. Non solo: i dati CoStar potrebbe persino sottostimare il fenomeno. Le cifre raccolte riguardano infatti unicamente le strutture presenti nel database della compagnia Usa, che non include molte piccole proprietà ultra-lusso, tra le quali i lodges nella savana africana o i boutique hotel e i country resort europei.
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[post_content] => Dal 4 al 7 settembre tornano a Varese le eccellenze della produzione documentaristica internazionale di Archeologia, Arte, Ambiente ed Etnologia del 2024. Verranno proiettate nella Sala Montanari in 4 serate a ingresso gratuito. Il festival, nato per celebrare la passione per la storia dell’uomo dei fratelli Castiglioni, prevede 3 serate con proiezione di documentari in concorso e una quarta serata con opere a tema e premiazione del pubblico e di una giuria tecnica, composta dagli esperti Diego Pisati, Maurizio Fantoni Minnella, Matteo Inzaghi e Gulio Rossini.
Marco Castiglioni, direttore del Museo Castiglioni e ideatore dell’evento varesino, presenta il festival, che ha il sostegno del Comune. «Archeofilm si aprirà con “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso”, un documentario-intervista sul percorso scientifico e appassionato di uno dei maggiori esperti di preistoria italiani. Dopo l’intervento di Barbara Cermesoni (curatrice del Museo Archeologico di Varese) e di Lanfredo Castelletti (archeobotanico, già direttore dei Musei Civici di Como, consulente e amico dei fratelli Castiglioni) verrà proiettato “Pescatori-cacciatori-raccoglitori: abitanti del Nilo Bianco nella preistoria recente” che racconta un territorio dove anche mio padre e mio zio hanno studiato popolazioni preistoriche e contemporanee. Il sorprendente “Hardangerfolk” indagherà poi un pezzo di storia recente: alla fine della Seconda Guerra Mondiale un gruppo di militari norvegesi sabotò i centri di ricerca per l’acqua pesante dei nazisti, forse impedendo alla Germania di avere la bomba atomica. La serata del 5 inizia con “Bansky e la ragazza del Bataclan”. – prosegue Castiglioni – In primo piano l’arte contemporanea con un artista che opera nel cuore degli avvenimenti storici. Il documentario racconta la sparizione, la ricerca e il ritrovamento della ragazza dolente che Bansky dipinse sulla porta del Bataclan dopo la strage. Ospite della serata sarà il varesino Andrea Ravo Mattoni, che ci aiuterà a capire la Street Art. Seguiremo poi “Li chiamiamo vichinghi”, un popolo la cui civiltà raffinata è stata evidenziata da recenti ricerche».
Nella terza serata di Archeofilm saranno a Varese i registi Marco Melluso e Diego Schiavo con “L’incantevole Lucrezia Borgia”, un personaggio storico presentato in chiave leggera, piacevole e scientificamente rigorosa. «Nel ricorrere del bicentenario dell’interpretazione dei geroglifici torna poi l’Egitto Faraonico in “I fratelli Champollion. Nel segreto dei geroglifici”. In primo piano la genialità di questi due fratelli, che insieme decrittarono una delle più belle scritture mai create dall’uomo».
L’ultima serata di Archeofilm, fuori concorso, sarà dedicata alla montagna e alla premiazione. «Quest’anno, mentre il lavoro del papà e dello zio emerge dalla mostra in corso a Villa Mirabello: “Mondi lontani. Dai viaggi di esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”, ho voluto dedicare questo momento alla montagna. Verrà proiettato il documentario “Cervino. La montagna del mondo” realizzato da Nicolò Buongiorno, che sarà nostro ospite. La pellicola mostra il lavoro di indagine a livello naturalistico, paesaggistico, climatico, ambientale, politico e sociale realizzato dal figlio di Mike Buongiorno. Racconta la storia della conquista del Cervino e del legame tra la montagna e la famiglia Buongiorno, che Nicolò ha voluto rinnovare seguendo le orme del padre sulla vetta».
Se il Cervino è simbolo delle Alpi, il K2 è la montagna simbolo degli italiani nel mondo. Nel ricorrere dei 70 anni dalla spedizione italiana guidata da Ardito Desio – che portò il tricolore sulla vetta – l’impresa viene celebrata negli spazi del Museo castiglioni dalla mostra “K2 un’impresa italiana 1954-2024”. «Per concludere questa 7^ edizione di Varese Archeofilm – afferma Castiglioni – ho seguito il consiglio di Luca Bich, organizzatore del Cervino Cinemountain Festival, proponendo “Peacks of energy”. Il documentario racconta l’impresa del 2022 di 6 alpinisti valdostani che scalarono tre 8000m: il K2, il Nanga Prabat e il Broad Peack. Una pellicola spettacolare, anche nelle immagini. Il festival si chiuderà poi con la premiazione».
Varese Archeofilm racconterà quindi la meraviglia e la passione del pubblico per i documentari internazionali di archeologia, arte, ambiente ed etnologia che, presentati ogni anno a Firenze Archeofilm, portano poi la loro bellezza e conoscenza in tante città italiane: da Napoli a Giardini Naxos, Vieste, Pesaro, Grosseto, Aquileia, Cuneo … Negli ultimi 7 anni, anche a Varese, ricordando il meraviglioso lavoro di scoperta, testimonianza e divulgazione di Alfredo e Angelo Castiglioni.

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[post_content] => Realizzata dallo studio studio Pisani Morace Architetti Associati, all’interno del Four Seasons San Domenico Palace di Taormina apre Botanica. La nuova spa si raggiunge attraversando i giardini dell’hotel e la piscina, un tempo, forse, luogo in cui si trovava uno dei chiostri dell’ex convento di cui sono rimaste le colonne centenarie che attraversano il corridoio. Lo spazio include piscina coperta, sauna e bagno turco femminile, sauna e bagno turco maschile e cinque cabine trattamenti, tra cui una dedicata alle coppie.

Botanica racchiude rituali di bellezza e benessere che sono un mix tra estetica molecolare e scienza erboristica: un viaggio aromatico che coinvolge ogni ospite in un’esperienza di armonia ed estetica. Come nel passato i monaci si prendevano cura qui dei giardini per scopi medicinali e officinali, oggi i giardini sottolineano il loro ruolo nell’ospitalità del San Domenico Palace: le piante e i loro fiori tornano a essere elementi importanti, ispirando i nomi le cabine della spa: Zagara (dal giardino degli agrumi), Jasmine (dal chiostro antico), Hibiscus (dal giardino Belvedere – versione lilla), Jacaranda (dal giardino Belvedere e dal giardino Ingrid) e Kenzia (dal chiostro antico).

Per creare un’esperienza personalizzata, in esclusiva per i clienti dell’hotel, Botanica accoglie inoltre i rituali viso-corpo di due famosi brand di alto livello: Barbara Sturm e Gerard’s. Il trattamento signature di Botanica è in particolare il San Domenico Palace: un’esperienza siciliana per un massaggio olistico; tra i rituali corpo, invece, la spa propone Stromboli, Etna, Taormina e Naxos, in un nuovo viaggio attraverso la bellezza dell’essenza della Sicilia. Botanica è aperta agli ospiti dell’hotel e agli ospiti esterni solo su prenotazione.


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Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”. \r\nLa vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti. \r\nL’esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. – sottolinea Festi – È una mostra \”diversa\” e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. 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Graziano Pennacchio, albergatore camuno, vice presidente di Federalberghi Brescia, al suo terzo mandato triennale come ceo della società facente capo alla Camera di commercio di Brescia, così come il rinnovo di Barbara Chiodi, direttrice del tour operator Brevivet, da dicembre 2017 membro di nomina da parte del comune all’interno di Bresciatourism, poi diventata Visit Brescia.\r\n\r\n\”Un incarico molto importante che mi appresto a ricoprire con massimo impegno, perché il turismo rappresenta un potente volano per tutta l’economia – sottolinea Massetti -: vi ruotano attorno di tutti i settori produttivi e ricettivi, come confermato dagli ultimi dati sull’indotto generato. L’industria dei viaggi è un settore vincente che va gestito coordinando tutti gli attori sul campo per crescere in valore e qualità. 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Il festival, nato per celebrare la passione per la storia dell’uomo dei fratelli Castiglioni, prevede 3 serate con proiezione di documentari in concorso e una quarta serata con opere a tema e premiazione del pubblico e di una giuria tecnica, composta dagli esperti Diego Pisati, Maurizio Fantoni Minnella, Matteo Inzaghi e Gulio Rossini.\r\nMarco Castiglioni, direttore del Museo Castiglioni e ideatore dell’evento varesino, presenta il festival, che ha il sostegno del Comune. «Archeofilm si aprirà con “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso”, un documentario-intervista sul percorso scientifico e appassionato di uno dei maggiori esperti di preistoria italiani. Dopo l’intervento di Barbara Cermesoni (curatrice del Museo Archeologico di Varese) e di Lanfredo Castelletti (archeobotanico, già direttore dei Musei Civici di Como, consulente e amico dei fratelli Castiglioni) verrà proiettato “Pescatori-cacciatori-raccoglitori: abitanti del Nilo Bianco nella preistoria recente” che racconta un territorio dove anche mio padre e mio zio hanno studiato popolazioni preistoriche e contemporanee. Il sorprendente “Hardangerfolk” indagherà poi un pezzo di storia recente: alla fine della Seconda Guerra Mondiale un gruppo di militari norvegesi sabotò i centri di ricerca per l’acqua pesante dei nazisti, forse impedendo alla Germania di avere la bomba atomica. La serata del 5 inizia con “Bansky e la ragazza del Bataclan”. – prosegue Castiglioni – In primo piano l’arte contemporanea con un artista che opera nel cuore degli avvenimenti storici. 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Come nel passato i monaci si prendevano cura qui dei giardini per scopi medicinali e officinali, oggi i giardini sottolineano il loro ruolo nell’ospitalità del San Domenico Palace: le piante e i loro fiori tornano a essere elementi importanti, ispirando i nomi le cabine della spa: Zagara (dal giardino degli agrumi), Jasmine (dal chiostro antico), Hibiscus (dal giardino Belvedere – versione lilla), Jacaranda (dal giardino Belvedere e dal giardino Ingrid) e Kenzia (dal chiostro antico).\r\n\r\nPer creare un’esperienza personalizzata, in esclusiva per i clienti dell’hotel, Botanica accoglie inoltre i rituali viso-corpo di due famosi brand di alto livello: Barbara Sturm e Gerard’s. Il trattamento signature di Botanica è in particolare il San Domenico Palace: un’esperienza siciliana per un massaggio olistico; tra i rituali corpo, invece, la spa propone Stromboli, Etna, Taormina e Naxos, in un nuovo viaggio attraverso la bellezza dell’essenza della Sicilia. 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