Risale addirittura a quasi dieci anni fa la rapina impropria approdata oggi in Tribunale a Treviso. Sul banco degli imputati sono salite la 42enne L.M e la 46enne G.P., due donne di etnia rom che il 30 novembre del 2014, nel tentativo di fuggire dopo aver commesso un furto di varia merce dal supermercato “Visotto”, che si trova nel capoluogo in piazzale Michelangelo, avevano trascinato il direttore del punto vendita che, per non farle scappare, si era aggrappato al finestrino della loro Opel Vectra. Le due (difesa dall’avvocato Andrea Zambon) avrebbero agito con la complicità di una minorenne, la cui posizione era stata stralciata perché di competenza della Procura minorile di Venezia.
A deporre nell’udienza odierna è stata chiamata la cassiera del supermercato che aveva assistito a tutta la scena. Secondo il suo racconto due di loro si erano avvicinate per pagare quello che avevano precedentemente prelevato dagli scaffali ma il bancomat con cui intendevano saldare il conto non avrebbe funzionato. Utilizzando dei sotterfugi erano però riuscite ad uscire dal negozio correndo verso la macchina che le stava attendendo. Ma il direttore si era accorto di tutto: uscito di corsa aveva cercato di fermare le ladre aggrappandosi ad un finestrino semi aperto. Ma sarebbe stato trascinato per qualche metro prima di cadere rovinosamente a terra nel piazzale antistante, rimediando delle contusioni multiple giudicate guaribili in 5 giorni.
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