bruciante sconfitta per i cilentani #finsubito richiedi mutuo fino 100%

La Gelbison non sa più vincere e dopo il pareggio casalingo con l’Ilvamaddalena, con l’altra formazione sarda il Sassari Latte Dolce, incappa nella seconda sconfitta stagionale (1-0) e manca l’assalto ai quartieri alti della classifica.

Per questo match giocato nella tarda mattinata il tecnico dei cilentani Giuseppe Galderisi conferma il 3-5-2 ma cambia alcuni interpreti nella mediana e in avanti dove propone la coppia Dambros Croce. Setti per il sassari propone il 4-3-3 L’inizio per i rossoblù è incoraggiante e Dambros di testa manda di poco fuori poi Pinna anticipa Croce pronto alla battuta. Poi si vede il Sassari che con Di Paolo, in rapida ripartenza si presenta solo davanti a Tartaro che compie una provvidenziale respinta. La formazione isolana si fa notare nel finale con Odianose e al 44′ quando direttamente dalla bandierina Corcione manda la sfera a sbattere sulla traversa. Il tempo si chiude sullo 0-0.

Molto più vivace la ripresa che parte subito con una spettacolare rovesciata di Odianose, finita vicino al palo. La risposta dei cilentani sui piedi di Dambros, ma Marano para. E ancora  Dambros ad avere la più ghiotta occasione per portare in avanti la Gelbison: in rapida ripartenza si presenta solo davanti all’estremo sardo, ma invece di battere a rete preferisce servire Croce, il quale viene anticipato dal provvidenziale ritorno di Pinna.

Lo svantaggio

Dal possibile vantaggio cilentano si passa a quello degli isolani, i quali al minuto 26  dopo una respinta di Tartaro sul colpo di testa ravvicinato di Odianese, Piredda piazza la zampata vincente che dà il vantaggio al Sassari. Galderisi, manda in campo tutti gli attaccanti e nel finale prima Diakhate e poi Croce ci provano ma risulta decisivo Marano che proprio sul capitano compie un miracolo e salva la vittoria. Nel recupero gli attacchi a testa bassa non sortiscono nessun esito, anzi, è il Sassari a sfiroare il raddoppio. Il triplice fischio condanna al secondo Ko  i cilentani del presidente Puglisi. E ora anche la panchina di Galderisi comincia a traballare.