“Presto un incontro con Abinsula per il nuovo Vanni Sanna, la Torres merita la B” #finsubito richiedi mutuo fino 100%

In occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno, la nostra rubrica dedicata alla Serie C, è intervenuto come ospite il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia. Tanti i temi toccati con il primo cittadino sassarese, dal momento vissuto in casa Torres passando per il futuro del Vanni Sanna. Di seguito vi riportiamo un estratto della sua intervista.

Sul Mascia sportivo
“Mi sono appassionato dei motori a causa di mio fratello che è un grande appassionato di questi sport, ha fatto anche qualche gara di livello non professionistico. Ho seguito sin da piccolo i Gran Premi di Formula 1 e MotoGP. Poi è nata la passione per il calcio, grazie ai mondiali del 1982: ricordo perfettamente Italia-Brasile, Italia-Germania, nonostante avessi 7 anni. Mi ricordo anche la festa per la vittoria dei Mondiali. Quello è stato un anno molto bello a casa perché è nata anche mia sorella, nell’agosto del 1982, esattamente un mese dopo la vittoria della finale”.

Sul futuro del Vanni Sanna
“Ci sono diversi progetti. Attualmente siamo nelle condizioni di ricevere finanziamenti in particolare dalla Regione Sardegna, ma anche ministeriali sebbene questi richiedano procedure particolari. Tutto ciò per portare modifiche, migliorie e ammodernamenti agli impianti sportivi cittadini. La società ha fatto tantissimo per il Vanni Sanna, ha profuso più di quanto fosse stabilito. Di questo l’amministrazione deve tenerne conto, ma in particolare deve tenere presente che la Torres sta crescendo tanto e così come la Dinamo dà una mano alla città e anche agli altri sport. In questa area ci sono diverse attività sportive, come il Torres Tennis, la Dinamo le piscine. Aiutare la Torres significa aiutare tutti questi settori. Ammodernare lo stadio in maniera decisiva, ovvero per fare un salto di qualità, è un’impresa ardua. Ci siamo incontrati con la società e ci incontreremo in futuro per rendere lo stadio all’altezza delle ambizioni e della crescita della Torres. Nel mondo dello sport senza l’aiuto dei privati si fa poco. Ora la priorità è quello di mettere in sicurezza lo stadio in maniera tale da non dover rincorrere le agibilità. Allo stesso tempo vogliamo guardare in avanti per dare alla città lo stadio che merita. Tutti vorrebbero lo stadio pronto subito, però è difficile. Una struttura di grande portata necessita di grande programmazione. Questa è un’operazione in cui deve concorrere tutta la città, non solo il Comune di Sassari e la Torres. Ancora non c’è una data per l’inizio dei lavori, siamo in una fase ricca di passaggi che vanno definiti bene. Ma non bisogna preoccuparsi, i finanziamenti ci sono e quando questi sono presenti serve solo avere pazienza. Ci vorrà tempo, ma puntiamo in alto e ci riusciremo”.

Sull’unione d’intenti tra Torres e Dinamo
“Questa è una novità che potrà aiutare molto. Piazzale Segni, per me che sono nato a pochi passi da qua “Il Quadrato”, è una zona in cui si possono sviluppare tante cose. A partire dal parcheggio perché quando ci sono la Torres e la Dinamo che giocano in casa vediamo che questo spazio non basta più. I cittadini hanno il diritto di parcheggiare tranquillamente in questa zona per godere di sport ad alto livello. Se riempissimo di funzioni sportive quest’area il parcheggio non basterebbe, inoltre servono punti di ristoro, locali in cui organizzare il pre e il post partita, per poter offrire qualcosa di importante. Per chi ha avuto la possibilità di vedere altri stadi e strutture sportive di livelli più alti si è accorto che questi non sono mai isolati ma vengono messi al centro di diversi servizi. C’è un quadro complessivo che va rilanciato e nel Comune di Sassari ci sono diverse idee”.

Sulla Torres
“Sono un tifoso tendenzialmente razionale, comprendo che dietro un mancato risultato c’è un lavoro enorme che chi non sta dietro la squadra quotidianamente non può immaginare. Vedo grandi slanci e opportunità, ma anche qualche difficoltà. Secondo me aver ripreso il pallino del gioco a centrocampo in poche partite darà un grande segnale, poi giochiamo bene sulle fasce sebbene serva un po’ più di concretezza e di fortuna. Come accaduto contro la Ternana che per un autogol abbiamo pareggiato. Sono uscito molto deluso dal Vanni Sanna, quando la squadra mette cuore, muscoli e per poche disattenzioni non riesci a vincere è un vero peccato. Mi posso solo immaginare quanto fossero arrabbiati i calciatori”.

Sull’importanza del fare sport
“Fare sport, educare allo sport e insegnare lo sport, a prescindere da quale esso sia, è un modo per educare le persone. Le società negli ultimi anni hanno capito che devono fare da collante tra scuola e sport. Questa è una responsabilità importante che dà la possibilità di crescere bene e con i giusti valori. Chi fa bene sport, è una persona che rispetta le persone, l’ambiente e la città che lo circondano”.

Sull’obiettivo principale che vorrebbe raggiungere durante il suo mandato
“Noi come intera Amministrazione e come Consiglio, minoranza compresa, vogliamo ricucire la città nei suoi ambiti. Fare in modo che la città si pensi unita e compatta. Se Sassari riuscirà a ritrovarsi in questo, allora sarà il centro rinnovato di un’area più vasta che deve riprendere a camminare in modo più energico. Il segno che noi vorremmo lasciare è questo: ricucire Sassari nella sua interezza, metterla al centro e al servizio delle realtà circostanti”. 

Sulla possibilità che la Torres possa conquistare la Serie B durante il suo mandato
“Sarebbe un sogno la promozione della Torres in Serie B durante la mia Amministrazione. A Sassari potremmo anche impazzire per una cosa del genere. Però possiamo farcela, Sassari ha tutte le carte in regola per arrivare a calcare questo palcoscenico. Servono lavoro, pazienza e quel pizzico di fortuna che non guasta mai”.

La Redazione