Qf Spa in liquidazione, lo scorso 12 marzo, ha venduto lo stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio. Se per la Rsu è evidente la volontà di condurre una mera speculazione immobiliare, Qf ribadisce che la destinazione a sviluppo industriale dell’insediamento produttivo
Qf Spa in liquidazione, lo scorso 12 marzo ha venduto lo stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio. Ne ha dato notizia la Rsu della ex Gkn, innescando l’ennesimo botta e risposta con il liquidatore Gianluca Franchi che ha confermato la cessione nell’ambito di una operazione “infragruppo” con l’obiettivo di raccogliere le somme necessarie al pagamento degli stipendi (come imposto anche dal Tribunale).
La Rsu ex Gkn ha stigmatizzato la vendita dell’immobile, parlando addirittura di un “raggiro” ordito per quello che sarebbe stato fin dall’inizio l’obiettivo della vicenda, cioè la speculazione immobiliare: «Avevamo previsto tutto e ora ne abbiamo l’ufficialità: la partita è stata probabilmente sin dall’inizio immobiliare ed è per questo che non comincia mai la discussione sulla reindustrializzazione», scrive la Rsu che aggiunge: «Se si tratta di un raggiro, coinvolge veramente tutti: lavoratori, territorio, Campi Bisenzio, Firenze, Toscana ma anche potenzialmente istituzioni e Tribunale del Lavoro».
Il liquidatore di Qf ha confermato la cessione dell’immobile, chiarendo che è stato venduto «con atto pubblico e in una logica infragruppo», cioè ad aziende i cui bilanci vengono consolidati in quello della capogruppo (i sindacati parlavano di «potenziale commistione» tra gli acquirenti e la società venditrice). E ha spiegato che questa operazione è stata eseguita per «reperire le risorse finanziarie necessarie per permettere alla Qf di far fronte al pagamento integrale degli emolumenti maturati e maturandi dai lavoratori dipendenti».
Il ricavato della vendita alle società Tuscany Industry Srl (Ti) e Sviluppo Immobiliare Toscana Srl (Sit) ha già consentito e sta consentendo il pagamento di emolumenti scaduti nella misura di circa 4 milioni di euro: l’unico modo, secondo Qf, visto «lo stato di occupazione che impedisce alla società di essere finanziata dal sistema bancario». La vendita, sostiene, «permetterà alla Qf di recuperare le risorse necessarie a pagare tutto il dovuto».
Se per la Rsu è evidente la volontà di condurre una mera speculazione immobiliare, Qf ribadisce che la destinazione a sviluppo industriale dell’insediamento produttivo è “imprescindibile” e “resta ferma”. Ma non con il progetto elaborato dagli ex operai ai quali viene rinnovata l’offerta di trasferirsi in un altro stabilimento, a spese di Qf, dove mettere a terra il piano di produzione dei pannelli fotovoltaici e delle cargo bike: di questo si discuterà con il Comune e la Regione.
Fortemente critico verso Qf anche il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri: «Questa notizia ci coglie di sorpresa e ci preoccupa profondamente – ha detto –. Non eravamo a conoscenza di questa transazione, e ciò solleva seri dubbi sul futuro dell’azienda e, soprattutto, sul destino dei lavoratori e delle lavoratrici ancora impiegati da QF. Chiediamo a QF di chiarire immediatamente quali siano le intenzioni per il futuro di questo stabilimento e di assumersi le proprie responsabilità».
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