Cerimonia semplice ma avvolta da quel velo di elegante nobiltà che da sempre ha contraddistinto e continua a caratterizzare il liceo Bocchi-Galilei e lo stile della sua dirigente Silvia Polato. Una cerimonia per sottolineare che la più antica istituzione scolastica con due secoli di storia alle spalle è continuamente protesa al futuro perseguendo la strada dell’innovazione per essere al passo dei cambiamenti in atto nella società, senza dimenticare la propria missione principale di educazione e formazione delle nuove generazioni.
Con questo spirito ieri pomeriggio, nella sede dell’ex istituto Badini, sono state inaugurate due nuovissime e modernissime aule didattiche una denominata spazio polivalente, l’altra aula 4.0. Un’aula servirà anche per le lezioni “alternative” di chi non frequenta l’ora di religione. Adesso sono a disposizione degli studenti, così pure dei docenti ma anche delle famiglie. Un’opera di riqualificazione di alcuni spazi resa possibile dal contributo della fondazione Cariparo, insieme al sostegno del Rotary club di Adria e del cantiere navale Visentini. L’importanza dell’evento è sottolineata dalla presenza di un autorevole parterre istituzionale, oltre a molti insegnanti di ieri e di oggi, personale amministrativo e alcuni giovani.
A fare gli onori di casa Silvia Polato, insieme al presidente di istituto Mauro Colombo, quindi Giorgio Crepaldi assessore comunale, Fabio Benetti in rappresentanza della Provincia, Moreno Gasparini sindaco di Loreo e presidente dell’Ente Parco del Delta del Po, Michele Domeneghetti sindaco di Corbola e presidente della conferenza dei sindaci Ulss 5 Polesana. Altrettanto autorevole la rappresentanza del mondo della cultura: Elena Passadore presidente della fondazione Bocchi, Antonio Giolo per la fondazione Cariparo, sia pure in veste non ufficiale, Giovanni Vianello presidente del Rotary adriese, Alessandro Andreello presidente di Attive terre, per arrivare a Giuseppe Pastega già insegnante e preside, ma soprattutto “navigatore” del processo che portò all’unificazione tra liceo classico e istituto magistrale.
“Queste nuove aule – ha spiegato la dirigente scolastica – hanno lo scopo di diventare luoghi di aggregazione per gli studenti e rispondere alle loro nuove esigenze, ma anche per favorire il dialogo e il confronto con i docenti fuori dall’ufficialità dell’aula”. Nei diversi interventi è stato un coro di approvazione e congratulazioni per il risultato conseguito, sottolineando che determinazione e concretezza della preside e della sua capacità di lavorare in squadra con un team di validi collaboratori.
Il taglio del nastro è stato affidato prima a Crepaldi per riaffermare lo stretto legame con la città, l’altro a Pastega, memoria storica della scuola adriese. All’ingresso di ogni aula è stata posta una targa a doveroso ricordo dei benefattori. Ultimo atto, un ricco buffet per rendere solenne una giornata uggiosa, ma sempre di festa. E confidando nel detto popolare: aule bagnate, aule formate.
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