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Come cambiano i bonus casa nel 2025 #finsubito prestito immediato


Edilizia: cosa succederà ai bonus nel 2025

I bonus per l’edilizia sono detrazioni fiscali che il Governo definisce e rivede annualmente con l’obiettivo di favorire e agevolare interventi di riqualificazione, ristrutturazione e recupero del patrimonio esistente. Sono perseguiti obiettivi quali la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e l’aumento dell’efficienza energetica, anche con lo scopo di agevolare il raggiungimento dei target fissati a livello europeo in termini di efficientamento e decarbonizzazione.

Le agevolazioni, come anticipato, cambiano nel tempo, anche per il variare delle priorità politiche ed economiche, oltre che delle necessità di adeguamento o soddisfacimento di normative a livello europeo. Fino al mese di dicembre 2024 i bonus in vigore ormai da alcuni anni, come Ecobonus e Sismabonus, sono validi e invariati, ma seguiranno alcuni cambiamenti con il 2025.

Come e quando vengono decise le detrazioni fiscali

I primi bonus per l’edilizia sono nati ormai circa 30 anni fa, quando vennero predisposte le prime agevolazioni per le ristrutturazioni, allora molto differenti dalle misure odierne. Il vero cambiamento, in realtà, è stato sicuramente legato all’introduzione dell’Ecobonus e del Sismabonus.

Come e quando vengono decise le detrazioni fiscaliCome e quando vengono decise le detrazioni fiscali

La decisione in merito alle agevolazioni fiscali spetta al Governo in carica, che ogni anno, tramite la Legge di Bilancio, definisce preventivamente quanto riguarda l’anno successivo, con il coinvolgimento dei differenti Ministeri competenti.

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I bonus sono definiti e approvati in questo modo in quanto ne deve essere garantita la sostenibilità finanziaria, poiché ogni incentivo ha impatto sulle casse dello Stato. La scelta relativa a entità, funzionamento e scopo dei bonus, invece, generalmente dipendono anche dagli obiettivi politici e dalle priorità del momento, spesso frutto di indicazioni vincolanti a livello europeo. Chiaramente, nulla vieta di modificarli in un momento successivo, nel caso in cui varino le esigenze del Paese.

Quali sono i bonus per la casa validi fino a dicembre 2024

I bonus attualmente in vigore sono diversi e riguardano principalmente la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli edifici esistenti.

Quali sono i bonus per la casa validi fino a dicembre 2024Quali sono i bonus per la casa validi fino a dicembre 2024

Quelli relativi alla casa sono:

  • Bonus Casa, con detrazioni al 50% per gli interventi di ristrutturazione straordinaria, restauro e risanamento conservativo nel caso di singole unità immobiliari.
  • Ecobonus, che prevede di incentivare fino al 65% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti, migliorandone le prestazioni;
  • Sismabonus, specifico per le opere finalizzate ad aumentare la sicurezza degli edifici, con aliquote variabili a seconda dei risultati ottenuti, in termini di riduzione delle classi di rischio;
  • Bonus mobili, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici a seguito di una ristrutturazione;
  • Bonus verde, per la sistemazione a verde di aree aperte di pertinenza, la realizzazione di coperture verdi o l’installazione di impianti di irrigazione e pozzi;
  • Bonus barriere architettoniche, finalizzato a favorire l’accessibilità degli edifici esistenti.

Ecobonus 2025 e Bonus ristrutturazione, come cambieranno le cose

Come già avvenuto per il Superbonus, anche altri bonus molto noti come l’Ecobonus e il Bonus Casa possono essere oggetto di modifiche e revisioni. La Legge di Bilancio 2025, approvata nei giorni scorsi ha confermato il solo bonus casa al 50% per tutto l’anno, solo per le prime case. Per le seconde case, dal 2025, il bonus ristrutturazione tornerà alla sua versione standard con aliquota ridotta al 36% e un tetto di spesa di 48.000 euro.

Questo significa che i bonus edilizi potranno essere beneficiati solo per interventi relativi alle prime case. Dovrebbero, inoltre, modificarsi le logiche tramite cui definire le aliquote di detrazione. Nel caso dell’Ecobonus, ad esempio, ora si passa da un 50% per la sostituzione di finestre e infissi, al 65% per la sostituzione della caldaia con una pompa di calore o l’installazione di un cappotto, fino all’85% per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Nell’ultimo periodo si è parlato dell’ipotesi di relazionare l’entità della detrazione ai risultati effettivamente raggiunti in termini di risparmio energetico. L’Ecobonus continuerà in ogni caso ad assolvere un ruolo abbastanza strategico nelle politiche di efficientamento del patrimonio edilizio, soprattutto considerando il peso dell’adeguamento a quanto previsto dalla Direttiva Case Green. Riqualificare il patrimonio più energivoro, spesso di proprietà di famiglie economicamente in difficoltà, non può che richiedere lo sviluppo di misure adeguate di sostegno e supporto.

Tra le proposte, c’è anche quella di convertire la detrazione in effettiva liquidità, andando incontro proprio alle esigenze delle persone con minori disponibilità. O comunque, di valutare il tetto degli incentivi in base alle classi di reddito di richiedenti. Sempre in linea con la nuova direttiva europea, poi, la possibile esclusione dagli incentivi delle tecnologie che, anche se solo nel 2040, saranno oggetto di dismissione, come le caldaie alimentate a gas.

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Altri bonus, saranno ancor meno “fortunati”. Ad esempio, il Bonus Verde, ridotto negli ultimi anni, non è stato confermati.

Dovrebbe invece essere prorogato per tutto il 2025 il Bonus Mobili al 50% valido per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con un tetto di spesa di 5000 euro. Tetto di spesa che negli anni è calato dai 10.000 euro del 2022 e che potrebbe essere nuovamente livellato.

Dovrebbe rimanere invariata la scadenza del Bonus Barriere Architettoniche, già ora fissata per dicembre 2025, ma con alcune nuove regole più stringenti. Tra le altre novità, infine, c’è anche quella di un possibile Testo Unico dei bonus edilizi, ossia di uno strumento che abbia la capacità divenire un solo e chiaro riferimento per l’intera disciplina detrazioni fiscali, che negli anni non è sempre stata di semplice gestione.

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