Il blitz per sostituire due assessori continua a tenere banco in Campidoglio. A parlare, per la prima volta dopo il rimpasto, è Roberto Gualtieri. Lo fa con una nota stampa, al tramonto dell’ennesima giornata di polemiche interne alla coalizione che lo sostiene. Sia in Avs che nel Pd forte è il disagio per un’operazione improvvisa e non concordata, letta da molti come un’ulteriore dimostrazione del potere della corrente dem vicina al sindaco e gestita dal deputato Claudio Mancini.
“Gli assessori li scelgo io”
Il primo cittadino risponde ai mal di pancia del Pd romano che oggi dovrebbe riunirsi in assemblea. “Vorrei chiarire”, scrive Gualtieri, “che la scelta degli assessori spetta al sindaco e non intendo affidarla a un gioco di partiti e al bilancino delle correnti. Io ho il dovere di rispondere al criterio della massima efficacia e qualificazione per il governo della città, soprattutto in un momento così delicato alla vigilia del Giubileo”. Il primo cittadino, accusato di non aver condiviso la scelta, prova ad aprire al dialogo: “Se si vuole fare una discussione di merito sui temi e sulle politiche sono contento e dirò la mia. Già il prossimo 23 è prevista un’assemblea con tutti gli eletti del Pd di Roma che sarà l’occasione per discutere e confrontarsi pubblicamente in modo trasparente sulla sfide che attendono la città”.
E a chi solleva dissapori con la segretaria Elly Schlein spiega perentorio: “Vorrei anche ribadire per l’ennesima volta che con Elly Schlein c’è massima intesa e collaborazione”.
Il retroscena
Poche righe, quelle di Gualtieri, che arrivano dopo un pomeriggio di agenzie con il Pd romano e il suo segretario ancora al centro. Secondo quanto risulta a RomaToday dal Campidoglio si è provato a ricucire con una serie di telefonate alla segreteria romana. Toni concilianti, scuse (o simil tali) per una condivisione che poteva essere maggiore, ma difesa delle scelte. Nello stesso tempo la richiesta di una nota al segretario Enzo Foschi per chiudere il caso. Netto il rifiuto ai diversi tentativi. Da qui la decisione, dopo le 19, di affidare il pensiero di Gualtieri a un comunicato stampa.
Il cambio di assessori
Un caso, quello del rimpasto, che si è aperto lunedì sera quando, sempre con un comunicato stampa, è stata annunciata la sostituzione di due assessori: via il dimissionario Miguel Gotor, spostato Andrea Catarci, arrivano Massimiliano Smeriglio alla Cultura e Giulio Bugarini al personale direttamente dalla segreteria del sindaco. A sostituire quest’ultimo torna Albino Ruberti, dimissionario due anni fa per il famoso video in cui minacciava il “rivale” proferendo parole come “Inginocchiati o ti sparo”. Un’operazione, a dispetto delle parole del sindaco, all’insegna degli equilibri tra partiti e correnti. Catarci infatti paga solo l’appartenenza allo stesso gruppo politico di Massimiliano Smeriglio. Una sovrarappresentazione su cui si è intervenuti con lo spostamento di Giulio Bugarini e la ricompensa, per l’uscente responsabile del personale, di un ufficio di scopo per il Giubileo.
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