Lavoratori autonomi. La domanda entro il 31 ottobre
ISCRO: COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO ALL’INPS
Dopo la fase sperimentale, il contributo Inps per i lavoratori autonomi entra a regime e prevede requisiti meno stringenti: dalla soglia massima di reddito percepito, agli anni di apertura della Partita Iva. Anche perché, secondo alcune associazioni di categoria, la predetta indennità, con una copertura di 6 mesi, si è di fatto confermata meno popolare di altri contributi destinati a forme contrattuali differenti, come la Naspi per i dipendenti e la Dis-Coll per i co.co.co.
Entro il 31 ottobre la richiesta all’Inps
Si avvicina la scadenza per richiedere l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro). Entro il 31 ottobre, i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell’Inps che soddisfano i requisiti possono inviare la domanda in via telematica per ricevere il contributo. Tuttavia come rilevano i dati di un rapporto dell’Istituto di previdenza, fino ad oggi la misura ha suscitato scarso interesse.
Requisiti
Per essere ammessi a fruire dell’Iscro è necessaria l’iscrizione alla Gestione Separata dell’Inps e l’assenza di trattamenti pensionistici diretti. Inoltre il lavoratore deve aver prodotto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 70% in confronto alla media degli anni precedenti. La soglia di reddito percepito nel 2023 deve risultare inferiore ai 12mila euro, e il lavoratore deve essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria e non può essere assicurato presse altre forme previdenziali. Infine, l’Inps ricorda che il beneficiario non può risultare percettore dell’Assegno di inclusione
Domanda
Entro il 31 ottobre la domanda deve essere inoltrata in via telematica sul sito dell’Inps. In caso di accoglimento della richiesta, l’indennità verrà corrisposta per un arco temporale di 6 mesi. Al termine del periodo di copertura non sarà possibile richiedere il contributo per il biennio successivo. Ipotizzando una domanda inoltrata nel 2024, la prossima finestra sarà nel 2027 per i redditi percepiti nel 2026
Importo
Come precisato dall’Inps in una apposita circolare, l’indennità corrisponde al 25% su base semestrale della media dei redditi da lavoro dichiarati nei 2 anni precedenti l’inoltro della domanda. Per l’importo del contributo la norma prevede una forbice mensile compresa da 250 e 800 euro e include la correzione automatica in caso di valori eccedenti. Inoltre è prevista la rivalutazione di queste soglie in base ai dati Istat sull’inflazione che, nonostante le variazioni, dovrebbe mantenersi sui livelli del 2021
Nuovo servizio su App IO
CERTIFICATI DI MALATTIA E VISITE MEDICHE
Per i lavoratori privati e pubblici, è disponibile un nuovo servizio sull’app IO per le comunicazioni relative alle certificazioni di malattia e alle visite mediche di controllo.
In particolare, al momento della ricezione di un certificato telematico di malattia, ai lavoratori che hanno registrato i propri contatti su MyInps viene inviata una comunicazione che conferma la ricezione del certificato, con l’invito ad accedere al servizio “Consultazione dei certificati di malattia telematici” per verificare la correttezza dei dati riportati.
Inoltre, nel caso in cui sia stata effettuata una visita medica di controllo, ai lavoratori viene inviata una comunicazione dell’avvenuta visita, con l’invito ad accedere allo “Sportello del cittadino per le visite mediche di controllo” per la consultazione dell’esito.
Le comunicazioni rimangono visibili nell’area riservata MyINPS per 60 giorni.
I dettagli operativi del nuovo servizio sono contenuti nel messaggio Inps del 9 ottobre scorso, n. 3337.
Sicurezza sociale Italia Giappone
PRESENTAZIONE DOMANDE DI PENSIONE
Dal 1° aprile 2024 è in vigore l’Accordo tra Italia e Giappone sulla sicurezza sociale. La circolare Inps del 27 marzo 2024, n. 52 ha fornito le istruzioni operative sulla legislazione applicabile, sui distacchi e la trasferibilità delle domande di prestazioni pensionistiche.
Con il successivo messaggio Inps del 9 ottobre scorso, n. 3351, l’Istituto di previdenza illustra le modalità di presentazione delle istanze di pensione in regime nazionale presso l’Inps e il Japan Pension Service, l’istituzione giapponese competente.
In particolare, le domande di pensione a carico dell’assicurazione giapponese devono essere presentate dai residenti in Italia presso l’Inps.
Le domande di pensione a carico dell’assicurazione italiana, invece, devono essere presentate all’Inps:
dai residenti in Giappone, attraverso il canale telematico o per il tramite dell’istituzione giapponese;
dai residenti in Italia, unicamente attraverso il canale telematico.
Per ogni fattispecie di pensione, il messaggio contiene anche i moduli che devono essere compilati e inviati per perfezionare l’istanza di ammissione al pensionamento.
Contribuzione agricoltori
SOSPENSIONE D’UFFICIO DELL’ATTIVITA’
Con la circolare Inps del 9 ottobre scorso, n. 91 l’Istituto di previdenza fornisce indicazioni in merito alla sospensione d’ufficio delle attività con dipendenti per le posizioni contributive caratterizzate esclusivamente da operai a tempo determinato.
Per sospensione, si intende il periodo di tempo durante il quale il datore di lavoro cessa di avere in forza operai agricoli.
Il datore di lavoro iscritto alla Gestione contributiva agricola è tenuto a comunicare lo stato “Sospesa” entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento.
L’assunzione di un nuovo operaio agricolo su una posizione contributiva sospesa ne determina il cambio di stato da “Sospesa” a “Riattivata”.
Inail
MENO DENUNCE DI INFORTUNI E CASI MORTALI NEL 2023
Gli infortuni denunciati all’Inail sono stati nel 2023 oltre 590mila (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% in confronto ai 1.268 del 2022).
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono al momento 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono, al momento, 550 (il 48% delle denunce), di cui oltre la metà (52,2%) “fuori dall’azienda”. Sono i dati illustrati recentemente dal presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, in occasione della presentazione della Relazione annuale 2023 dell’Istituto. “La Relazione annuale – ha spiegato – rappresenta un’occasione importante per inquadrare le attività svolte in una prospettiva strategica, che mira a contrastare l’angosciante fenomeno degli incidenti sul lavoro. Solo valorizzando un processo virtuoso basato sull’attivazione corale delle leve che riducono il rischio infortunistico da parte degli attori del welfare – istituzioni, parti sociali, pubbliche amministrazioni, associazionismo, soggetti del sistema prevenzionale – si sarà in grado di rilevare nel tempo trend decrescenti del fenomeno”.
“Questa azione comune – ha aggiunto il presidente dell’Inail – potrà innestarsi sulla pluralità di iniziative che abbiamo adottato, dall’erogazione di finanziamenti alle aziende che innovano impianti e processi produttivi in logica di prevenzione alla premialità di matrice assicurativa per le imprese che investono in sicurezza, dalle attività di informazione e formazione volte a innalzare i livelli di conoscenza e consapevolezza del rischio alla valorizzazione della ricerca, che deve saper trasferire i risultati dell’innovazione al mondo produttivo”.
Parimenti importante è “l’intensificazione dei rapporti di collaborazione col sistema datoriale, mediante l’apporto consulenziale qualificato, il potenziamento della funzione di vigilanza sulla regolarità del rapporto assicurativo e lo sviluppo di un ecosistema di comunicazione originale, capace di individuare un linguaggio chiaro, corretto, comprensibile ed efficace per il pieno dispiegamento dei diritti di cittadinanza”.
Concetti ripresi e rilanciati dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio indirizzato proprio a D’Ascenzo. “La sicurezza sul lavoro – ha scritto la premier – non è un costo ma un diritto di ogni lavoratore. Garantire questo diritto è una priorità permanente che questo governo ha posto al centro della sua azione a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra Istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”.
Inps
PARTE DA VENEZIA IL PROGETTO CHE CONIUGA WELFARE, ARTE E CULTURA
L’arte e la cultura, nelle forme più diverse, possono avere un ruolo strategico nel welfare e nel benessere personale e sociale, come riconosciuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. É questo, in sintesi, il messaggio che emerge dal convegno “Inps e arte in Veneto”, che si è svolto il 4 ottobre scorso a Venezia, a Palazzo Labia.
L’Inps ha presentato un progetto di welfare culturale, un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità attraverso pratiche di arti visive, performative che passa anche dalla valorizzazione del patrimonio culturale dell’Istituto previdenziale.
L’evento ha concluso la due giorni di presenza dei vertici dell’Inps e dà seguito a quanto fatto, negli ultimi mesi, dalla Direzione regionale Inps Veneto per rafforzare la propria presenza sul territorio e consolidare collaborazioni e sinergie con enti, istituzioni e rappresentanze sociali.
Tra le iniziative più significative, spicca il progetto “Inps e arte”, che si inserisce in un’azione volta a fare rete e a valorizzare le competenze e le specificità di ciascun partner. Come ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “L’arte è libertà. Libertà di creare, libertà di pensare, libertà dai condizionamenti”.
Carlo Pareto
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