Il Comune di Picinisco perde un maxi finanziamento per l’adeguamento sismico della scuola “Don Domenico Ferri”, che ospita gli alunni dell’infanzia e della primaria. Si trattava di fondi destinati a rinforzare la struttura del paese che, come la quasi totalità di quelli della Val di Comino, ricade nella zona a maggior rischio terremoti. Erano stati stanziati nell’ambito del piano di sviluppo e coesione della Regione. Un totale di un milione e 407mila euro, somma impegnata in due tranche, ciascuna pari a 703.800, nell’esercizio finanziario 2022.
L’intervento per il plesso di Picinisco era rientrato nel programma degli investimenti pubblici da portare avanti grazie a una dotazione complessiva di circa 40,5 milioni. Così come quelli di altri Comuni che avevano presentato il piano per la messa in sicurezza di edifici strategici. Ora, però, il centro valligiano vede sfumare tale opportunità. È quanto prevede una determinazione della direzione lavori pubblici della Pisana.
Nell’atto dirigenziale si spiega che il 14 aprile 2021 era stato trasmesso il provvedimento di approvazione dello schema di atto d’impegno del beneficiario, che l’ente di Picinisco era “tenuto a restituire” compilato, insieme con il file di previsione procedurale. Si aggiunge che il 2 ottobre 2023 il Comune era stato sollecitato ad “attivarsi per la realizzazione delle opere, anche in considerazione delle scadenze previste dalla normativa”. La Regione, alcuni mesi dopo, il 16 giugno 2024, “non avendo avuto risposta”, ha comunicato il “preavviso di revoca” del contributo, concedendo il termine di dieci giorni per fornire “motivazioni”. Secondo quanto contenuto nella determinazione, rispetto all’ultima nota trasmessa il Comune non ha risposto per tempo e non “presenta le necessarie garanzie per il conseguimento dell’obbligazione giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre 2025”. Da qui, dunque, la decadenza del finanziamento decisa dalla Pisana.
Il sindaco di Picinisco, però, non ne fa un dramma: «Abbiamo avuto interlocuzioni con la Regione e le risorse disponibili sono risultate insufficienti per realizzare l’intervento – ha affermato Marco Scappaticci -. L’edificio “Ferri”, infatti, necessita del rifacimento completo del tetto e della riqualificazione di un piano, con tanto di opere di demolizione e ricostruzione. Ad ogni modo, procedono spediti i lavori per la costruzione del nuovo plesso scolastico: sarà moderno, funzionale e sicuro. Spero sia ultimato entro la primavera così dal prossimo settembre potrà accogliere i bambini».
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