Andrea Stroppa e l’inchiesta Sogei: «Io schiaffato in prima pagina con chi prendeva bustarelle. Documenti riservati? Solo un elenco…» #finsubito prestito immediato

«Stamattina mi hanno schiaffato in prima pagina con persone che si passavano bustarelle di soldi. Poi dopo pranzo ricevevo documenti segreti del ministero degli Esteri. E poi stasera si inizia a scoprire che…».

Così Andrea Stroppa, ex hacker ora braccio destro e referente di Elon Musk in Italia, in passato notato da Carrai e scelto da Renzi come consulente per la cybersicurezza, interviene sull’inchiesta per corruzione della Procura di Roma in cui è stato coinvolto. Dichiarazione-difesa tramite un tweet su X e, a chi gli scrive «Da spionaggio a “lista della spesa” insomma…», lui risponde con una emoticon divertita, che piange dalle risate.

Arresto del dirigente Sogei

Uno dei dirigenti della Sogei, Paolino Iorio, è stato arrestato con l’accusa di aver intascato una tangente, mentre tra gli altri indagati figura anche Stroppa, giovane esperto informatico (classe 1994) molto noto in Italia come collaboratore del patron di Tesla e SpaceX, di cui Stroppa si è definito comunque solo «amico» evitando di formalizzare altri rapporti lavorativi. Ricorrono in ogni caso varie circostanze ufficiali in cui Stroppa e Musk sono ritratti assieme, anche alla presenza di istituzioni, compresa la premier Giorgia Meloni.

Il documento «segreto»

Nell’informativa della Guardia di finanza, e contenuta nel decreto di perquisizione, a proposito del ruolo di Stroppa si spiegava che un militare della Marina, che figura tra i diciotto indagati, «nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del governo italiano del sistema satellitare (Starlink, ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte, di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa».

In particolare i pm di piazzale Clodio hanno affermato che un militare della Marina in concorso con il legale rappresentante di Olidata e Stroppa «compiva atti contrari ai suoi doveri d’ufficio rivelando illegittimamente a Stroppa notizie di ufficio destinate a rimanere segrete».

Un documento da parte della Farnesina che, però, aveva precisato: «Nessun documento riservato è stato passato a qualcuno». Nello specifico il ministero ha chiarito: «Dovrebbe trattarsi di un documento interno, un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema se eventualmente fosse andata avanti la procedura».

La difesa di Stroppa

E così su X, nell’intento di «smontare» eventuali accuse e allontanare da sé ombre di corruzione, Stroppa posta uno spezzone del tg di La7 di Enrico Mentana che riporta proprio la precisazione della Farnesina sulla non riservatezza del documento, elemento che dal punto di vista dell’analista informatico «ridimensiona» la portata dell’accusa.

«Tutti i rapporti che ho tenuto nel tempo con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza – aveva dichiarato Stroppa appena si era diffusa la notizia dell’indagine – auspicando che possa essere accertata in tempi rapidi la mia totale estraneità: proseguo nel mio lavoro con l’abituale serietà».

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