Siena, bordate sulle Scotte anche dalla Cgil: “Il policlinico non è attrattivo per i dipendenti”. 160 domande di trasferimento #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

A Siena sulla vicenda delle richieste di trasferimento e di mobilità riguardanti l’ospedale delle Scotte, dopo il botta e risposta tra la Cisl e l’Azienda ospedaliero-universitaria senese interviene adesso anche la Fp Cgil. Che parla di “problema di attrattività” per le Scotte, ricorda la questione salariale (che non è di poco conto) e chiede l’attivazione di una strategia di valorizzazione del personale. “Auspichiamo che il prima possibile si passi dalle polemiche sterili all’impegno concreto – tuonano dalla Fp Cgil di Siena – Un giorno ci si proclama a favore della conciliazione tra vita e lavoro e il giorno dopo si mette in discussione questa possibilità. La Fp Cgil è solita presentarsi con la stessa faccia sia davanti all’azienda sia ai lavoratori. È innegabile che ci sia un problema di attrattività de Le Scotte: lo abbiamo visto dai tanti lavoratori, anche senesi, che si sono rivolti ai nostri delegati per la compilazione di domande di mobilità sociale, e dai tanti rifiuti alle chiamate da graduatorie concorsuali di area vasta in cui il nostro policlinico è spesso tra le mete meno appetibili”.

Il bando del concorso di mobilità per il passaggio alla Asl è stato momentaneamente bloccato per un problema tecnico e per un ricorso presentato. Stando però alle indiscrezioni, in 160 tra infermieri e oss in servizio alle Scotte avrebbero chiesto il trasferimento. Le motivazioni sarebbero molteplici: c’è chi ha sottolineato che vuole avvicinarsi a casa, ma c’è anche una questione salariale. Altri, come ad esempio la Cisl, hanno però sottolineato come le motivazioni siano da ricercarsi anche in questioni interne e lavorative alle Scotte. “Questi dati – sottolineano dalla Cisl – dimostrerebbero la criticità che sta attraversando l’ospedale delle Scotte sul piano del personale e del clima interno. Abbiamo, da sempre, prestato attenzione a questo dato, denunciando lo stato basso di affiliazione del personale e la scarsa attrattiva”.

Dicono invece dalla Fp Cgil: “I motivi sono molteplici: fattori geografici, che rendono Siena sempre più isolata dalle grandi vie di comunicazione, e fattori strutturali, trasporti e infrastrutture, ma anche salari più bassi rispetto ad altre aziende sanitarie pubbliche, organici inadeguati e carichi di lavoro insostenibili. Tutto questo in un contesto che pone Siena tra le città più care d’Italia. Come sindacato più rappresentativo dei lavoratori della sanità in provincia di Siena, poniamo da anni proposte sui tavoli di trattativa a ogni livello”.