Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Mafia, scacco al clan Li Bergolis. Trentanove arresti #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Trentanove persone arrestate, di cui due ai domiciliari. Beni sottoposti a sequestro per un valore complessivo di 10milioni di euro. E’ l’esito dell’operazione antimafia denominata “Mari e Monti” che ha interessato il clan Li Bergolis di Monte Sant’Angelo, nel foggiano. Gli indagati, tra cui vi sono anche due donne, sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsioni, armi, rapina, furto aggravato, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori e ricettazione.

Il procedimento penale, da cui scaturisce l’operazione – fanno sapere gli inquirenti – rappresenta la più complessa, strutturata e, allo stesso tempo, innovativa indagine effettuata nel distretto barese sulla criminalità organizzata di tipo mafioso operante nella provincia di Foggia. Un clan da tempo in guerra con i Romito-Ricucci-Lombardi che dal 2009 ha originato 21 omicidi e 18 tentati omicidi. Ed allora non sorprende se il gip  nel provvedimento cautelare definisca lo scenario associativo investigato come “la più allarmante criminalità organizzata del territorio pugliese”.



La complessità strutturale è direttamente ricollegata all’ambizioso obbiettivo della progettualità investigativa: verificare la perdurante operatività criminale dell’associazione mafiosa garganica denominata clan li Bergolis, da epoca successiva al suo definitivo riconoscimento giudiziario, risalente al 2009, fino all’attualità, colmando, in tal modo, una lacuna ricostruttiva estesa per un arco temporale di 15 anni.

Sono stati acquisiti e messi a sistema gli esiti investigativi e giudiziari di una molteplicità di procedimenti penali, con l’utilizzazione di una copiosa e variegata serie di elementi, arricchitasi, negli ultimi tempi dei preziosi contributi di importanti collaboratori di giustizia. Il percorso evolutivo del clan Li Bergolis risulta caratterizzato dalla coesistenza di elementi legati alla tradizione con profili di significativa modernità, con la conseguente capacità di associare alla sua originaria configurazione conforme agli schemi della cd. “mafia militare”, il più evoluto e sofisticato profilo di “mafia degli affari”.



Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

In perfetta continuità con la sua genesi, il sodalizio mafioso garganico si caratterizza per la sua forte connotazione familistica e per un radicamento territoriale quanto mai pervasivo, elementi che hanno, nel tempo, assicurato tenuta omertosa, saldezza del vincolo associativo e generalizzata capacità di condizionamento ambientale, aspetto quest’ultimo, particolarmente evidente, in forma talvolta eclatante, nel  favoreggiamento delle latitanze e nell’esercizio della pratica estorsiva, imposta come riconoscimento di una tassa di sovranità e quasi sempre caratterizzata da una minaccia tacita, realizzata mediante comportamento concludente, con assenza di denuncia da parte degli imprenditori taglieggiati.

Sul piano degli assetti organizzativi, l’organizzazione mafiosa si caratterizza per la coesistenza di una pluralità di cellule, dislocate in varie località del promontorio, dotate di autonomia operativa ma gerarchicamente riconducibili, sul piano endo-associativo, ad un’unica linea di comando di tipo verticale.

Elemento centrale che caratterizza i profili metodologici e le strategie operative del sodalizio mafioso garganico è rappresentato dalla feroce contrapposizione armata con il clan Romito-Lombardi-Ricucci, che ha generato, nel corso di oltre un decennio, una inarrestabile scia di sangue, culminata nel quadruplice omicidio di Apricena del 9.8.2017 (impropriamente nota come “strage di S. Marco in Lamis”), nell’ambito del quale furono barbaramente uccisi anche due agricoltori assolutamente estranei alle dinamiche mafiose.



La capacità di reclutamento di soggetti minorenni è una peculiare caratteristica del clan li Bergolis, con l’attivazione di un percorso di tutoraggio delle c.d. giovani leve, la cui affidabilità viene inizialmente saggiata con il loro impiego nella commissione di reati predatori.  

Significativamente allarmante è stata la capacità del sodalizio di crescere e svilupparsi anche in costanza di regimo carcerario di molti dei suoi membri più autorevoli.

A comprova dell’assoluta inidoneità del regime di “alta sicurezza”, a cui gli esponenti apicali del clan li Bergolis sono stati fino ad ora sottoposti, ad impedire il mantenimento dei collegamenti con il sodalizio mafioso di appartenenza e con i più vasti circuiti delle organizzazioni mafiose operanti nella provincia di Foggia, l’indagine ha messo in evidenza la capacità di sviluppare, mediante pizzini veicolati dai familiari, l’uso della corrispondenza epistolare e l’abusivo utilizzo di apparati cellulari, uno stabile canale di collegamento endo-associativo anche in ambito carcerario, finalizzato alla gestione della cassa comune, all’assistenza economica degli associati detenuti, all’attuazione degli scopi associativi e alla promozione e sviluppo del traffico di droga.

L’attuale quanto mai allarmante spiccata vitalità operativa del clan li Bergolis è stata drammaticamente posta in evidenza dall’inarrestabile percorso espansivo compiuto dal sodalizio mafioso negli ultimi anni, chiaramente orientato a proiettare la propria egemonia, originariamente radicata nell’entroterra, sulle coste garganiche compiendo, in tal modo, un decisivo salto di qualità nel processo di modernizzazione.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Il controllo di Vieste, conseguito all’esito di una ulteriore sanguinosa estensione in quell’area del conflitto armato con il contrapposto clan Romito-Lombardi- Ricucci, ha consentito al clan li Bergolis di occupare uno spazio significativo nella rete del narco-traffico internazionale, ponendosi quale affidabile interlocutore dei cartelli criminali albanesi e di importanti cosche della ‘ndrangheta reggina.

Gli ingenti capitali derivanti dal narcotraffico internazionale hanno favorito il percorso di infiltrazione nel tessuto economico imprenditoriale, messo anche in evidenza dalle numerose interdittive antimafia disposte dal Prefetto di Foggia, con riferimento ad imprese ritenute, in qualche modo, riconducibili o comunque collegate al clan li Bergolis.

La penetrante capacità di condizionamento mafioso del clan li Bergolis ha riverberato i suoi effetti anche sull’apparato politico- amministrativo locale, generando, nell’ultimo decennio, lo scioglimento per mafia dei comuni di Monte S. Angelo, Mattinata e Manfredonia.

L’ordinanza cautelare ha disposto la custodia in carcere di 37 indagati (tra cui una donna) e gli arresti domiciliari per altri 2 (compresa una donna). Alcuni di tali soggetti sono già detenuti.

Agli indagati vengono contestati n. 48 capi di imputazione, segnatamente:

  • 1 associazione mafiosa (a carico di 25 indagati);
    • 2 associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti (una a carico di 11 indagati, l’altra a carico di 10 indagati);
    • 21 delitti in tema di stupefacenti;
    • 5 delitti in materia di armi;
    • 9 delitti vari (rapina, furto aggravato, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione).

10 milioni di euro circa è il valore complessivo sottoposto a sequestro patrimoniale.

Il procedimento “Mari e Monti” avrebbe dovuto ricomprendere ulteriori 7 posizioni soggettive di esponenti della consorteria tutti deceduti per morte violenta a causa di lesioni da colpi d’arma da fuoco.

Il GIP ha ritenuto, altresì, di rigettare la misura nei confronti di ulteriori 7 indagati, dei quali 2 per mancanza di gravità indiziaria e 5 per mancanza di attualità di esigenze cautelari (sebbene ne riconosca la gravità indiziaria).

I  numeri dell’indagine:

  • 33 interrogatori resi da 18 differenti collaboratori di giustizia, per totali 3580 pagine;
  • 75 intercettazioni di differenti utenze telefoniche;
  • 53 ambienti oggetto di intercettazione tra presenti;
  • 16 apparati telefonici oggetto di intercettazione telematica con captatore informatico;
  • 22 siti sottoposti a videosorveglianza;
  • 16 intercettazioni di colloqui carcerari (con 43 colloqui utilizzati)
  • 160 pronunce giudiziarie acquisite e versate in atti;
  • 26 procedimenti penali collegati, analizzati;
  • 3 provvedimenti di scioglimento comunale (Monte S. Angelo, Mattinata e Manfredonia)
  • 14 interdittive antimafia esaminate;
  • un elevato numero di verbali di arresto e di annotazioni di p.g.
  • sequestri, nel tempo, di 11 fucili, 9 pistole, 3 ordigni esplosivi, 10 kg di materiale esplosivo, 636 munizioni.
  • sequestri, nel tempo, di 1674 Kg di marijuana; 1, 3 Kg di cocaina; 1 kg. di eroina; 3 kg di hashish.
Beat Rigeneration



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Prestito personale

Delibera veloce

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui