La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per Salvador Alejandro Llinas Onate, amministrator unico della società Autoclick
Un totale di 1.189 auto noleggiate senza pagare il canone e poi rivendute in maniera illecita anche all’estero a clienti inconsapevoli della frode, compresa l’omissione dei redditi conseguiti all’erario per un’evasione fiscale di quasi 30 milioni di euro. La maxi-operazione della Guardia di finanza di Trento aveva scoperchiato nel settembre del 2020 la truffa internazionale da parte della società Autoclick, con sede fittizia a Trento, amministrata da un 48enne spagnolo residente a Palma di Maiorca (difeso dall’avvocato Nicola Zilio).
Le auto sequestrate
I militari avevano sequestrato 800 auto del valore di oltre 14 milioni, coinvolte 14 persone a vario titolo per concorso in appropriazione indebita aggravata, favoreggiamento, riciclaggio e omessa dichiarazione dei redditi.
La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio di Salvador Alejandro Llinas Onate, amministratore unico della società Autoclick Italia in fallimento dal 2019. Sull’uomo, che deve rispondere di bancarotta fraudolenta e truffa, pesa già un mandato di cattura europeo.
A Taiwan
L’amministratore spagnolo è stato denunciato anche per l’omessa dichiarazione dei redditi dell’impresa trentina per i fatti avvenuti tra il 2017 e il 2018, con la vendita dei veicoli noleggiati senza pagare il leasing per poi rivenderli senza i documenti necessari in Italia e all’estero. Llinas Onate è irreperibile dal 7 maggio 2019. La Procura è in attesa dei risultati dei tentativi di rintracciarlo a Taiwan, dove si troverebbe.
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