Tra i grandi mercati dell’auto l’Italia continua a essere fanalino di coda in Europa nella vendita di auto elettriche, e tra tutte le regioni italiane il Molise ha la performance peggiore, con appena 418 auto elettriche su un totale di 217.621 di vetture circolanti alla fine dello scorso anno, più 4.475 ibride.
La novità è che ora il mercato dell’elettrico sta frenando in tutta Europa con rischi di chiusura delle fabbriche Volkswagen, disinvestimenti come quello nella gigafactory di Termoli, retromarce nei piani di elettrificazione, tagli agli incentivi.
Così, dopo Acea, l’associazione dei costruttori europei di cui fanno parte Volkswagen e Renault, ma non Stellantis, proprio i concessionari Stellantis sono scesi in campo per chiedere all’Europa di spostare dal 2025 al 2027 l’entrata in vigore dei nuovi, più restrittivi limiti sulle emissioni auto.
Una posizione in aperta contrapposizione rispetto al Ceo Carlos Tavares, che il mese scorso aveva definito surreale la possibile revisione delle norme europee.
Le preoccupazioni dei clienti su prezzo, autonomia e accessibilità dei veicoli elettrici, che non si vendono, le motivazioni alla base della presa di posizione dei distributori.
La risposta di Stellantis non si è fatta attendere: “Insieme ai nostri concessionari abbiamo già raggiunto la terza posizione sul mercato dei veicoli elettrici europei, molto vicino a Tesla – si legge in una nota – lavoreremo con loro per definire il mix perfetto di vendite entro i limiti della conformità alle norme sulle emissioni di CO2”.
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