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C’è un nuovo progetto per la riqualificazione del centro sportivo Bione. È stato sviluppato da una cordata di imprenditori guidata da In Sport, attuale gestore della struttura, ed è stato recapitato in comune prima dell’estate. Da Palazzo Bovara fanno sapere che sono in corso delle valutazioni sull’ipotesi.
In ogni caso, precisa il comune, il percorso rimane quello tracciato fin dallo scorso maggio, quando era stato approvato il “quadro esigenziale” del centro sportivo Bione. In quel documento si iniziavano a disegnare i contorni di una sfida ardua: avviare una profonda riqualificazione della struttura senza impattare in maniera eccessiva sulla sua funzionalità. Secondo le stime illustrate dall’amministrazione in un incontro pubblico in primavera, Palazzo Bovara avrebbe la possibilità di finanziare un intervento per un massimo di 12 milioni accendendo un mutuo il prossimo anno. Tutte le spese extra dovrebbero essere coperte da privati ma per facilitare il loro coinvolgimento è necessario arricchire l’offerta dei servizi del Bione, ovvero inserire alcuni spazi che possano aiutare il privato a rientrare dall’investimento. Gli esempi sono riportati nel terzo scenario del quadro esigenziale: spazio di ristorazione e bar, palestra e sala per corsi fitness, campi da padel, palazzetto da più di 500 posti.
Anche ipotizzando di suddividere i lavori per lotti, una riqualificazione così profonda impatterebbe notevolmente sulla funzionalità del centro sportivo. Per chiarire la dimensione del problema, il comune intende assegnare ad un tecnico l’incarico di sviluppare un “documento di fattibilità delle alternative progettuali”, ovvero un testo dove si specifichino i costi, i tempi e le conseguenze sull’operatività del centro dei tre scenari delineati nel quadro. Dopo la prima manifestazione di interesse, a cui avevano risposto 22 operatori, è ancora in corso la gara di appalto per l’affidamento di questo incarico, aperta a inizio luglio. La spesa prevista è di oltre 120mila euro e il vincitore avrà 60 giorni, a partire dalla data di affidamento, per completare lo studio di fattibilità.
In attesa di notizie su quel fronte, c’è la conferma di questa proposta di In Sport, non certo il primo privato che tenta di entrare nella partita sul futuro del Bione. A fine 2021, sempre a seguito di una specifica manifestazione di interesse aperta dal comune, arrivarono ben quattro proposte per la riqualificazione del centro sportivo, con costi che variavano dai 2.5 ai 23 milioni di euro. Una di queste idee era firmata da Acinque, la storica multiutility che, dopo aver realizzato il palazzetto del ghiaccio a Varese, è coinvolta anche nella costruzione della nuova arena della Pallacanestro Cantù. Alla fine del 2022 Palazzo Bovara ricevette un ulteriore studio di fattibilità per una riqualificazione del Bione, nonché la sua gestione per i successivi vent’anni, attraverso un project financing. A presentarla era stata un’articolata cordata di società guidata da Tipiesse spa. Le interlocuzioni tra privati e comune, nonché il dibattito nelle commissioni consiliari, non aveva permesso di risolvere il problema principale: l’enorme spesa, pari a oltre 20 milioni nell’ultima versione del progetto, a carico delle casse comunali. Così, dopo circa 12 mesi, l’idea è stata abbandonata. Il futuro del Bione rimane tutto da scrivere.
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