Ape sociale anche senza Naspi? Le novità dopo una sentenza della Cassazione — idealista/news #finsubito richiedi mutuo fino 100%

Una recente sentenza della Cassazione ha affermato che per percepire l’Ape sociale non è un requisito fondamentale aver percepito la Naspi. Si tratta di una posizione diametralmente opposta rispetto a quella sostenuta dall’Inps, in accordo con il Ministero del Lavoro. Secondo i giudici delle Suprema Corte, infatti, il diritto al pensionamento anticipato sarebbe maturato dimostrando lo status di disoccupato, indipendentemente dall’aver percepito l’indennità.

Ape sociale senza Naspi, la sentenza della Cassazione

Nello specifico, con la sentenza n. 24950 del 24 settembre 2024, i giudici della Cassazione hanno accolto la richiesta di una lavoratrice, affermando che, al contrario di quanto sostenuto sinora da Inps e Ministero del Lavoro, essere percettore di Naspi non è un requisito fondamentale per andare in pensione anticipata tramite Ape sociale. Questo perché la normativa, in realtà, prevede apertamente solo la condizione relativa alla cessazione della fruizione dell’indennità di disoccupazione.

Nella sentenza, infatti, si legge: “Il diritto all’Ape sociale, in applicazione dell’articolo 1, comma 179, legge n. 232 del 2016, richiede – tra gli altri requisiti – uno stato di disoccupazione in capo al beneficiario, ma non postula che lo stesso abbia anche beneficiato dell’indennità di disoccupazione, prevedendo soltanto che, ove l’interessato abbia beneficiato della detta indennità, la stessa sia cessata”.

I requisiti per l’Ape sociale

Per ottenere la pensione anticipata con Ape sociale è necessario soddisfare determinati requisiti, tra cui il requisito anagrafico di 63 anni e 5 mesi. L’Inps, inoltre, ha spiegato che le disposizioni si applicano anche a coloro che, avendo maturato i requisiti per l’accesso al beneficio negli anni precedenti, non hanno presentato domanda di verifica, e ai soggetti decaduti dal beneficio che ripresentano domanda nel 2024.

Oltre a quelli anagrafici, per richiedere Ape sociale, vanno soddisfatti anche altri requisiti:

• aver cessato l’attività lavorativa;
• non essere titolare di pensione diretta;
• trovarsi in una particolare situazione (disoccupazione; caregivers; invalidità civile di almeno il 74%; svolgere o aver svolto attività gravose) far valere un minimo di 30 anni di contributi (36 anni per chi svolge attività cd “gravose”).

Ape sociale, cosa cambia?

L’interpretazione fornita dalla sentenza della Cassazione dovrebbe allargare la platea di può fruire della pensione anticipata con Ape sociale anche ai disoccupati che non hanno percepito la Naspi, per esempio coloro che non hanno accumulato almeno 13 settimane contributive negli ultimi quattro anni.

Tuttavia, affinché cambi lo scenario, bisognerà aspettare il momento in cui l’Inps recepirà la sentenza. Anche i lavoratori che hanno ricevuto il rigetto della domanda di Ape sociale per non aver percepito l’indennità di disoccupazione, potrebbero presentare un ricorso facendo riferimento alla nuova sentenza della Cassazione.