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L’arrivo in anticipo del freddo su gran parte del Nord Italia e della Pianura Padana sta già mettendo a dura prova gli italiani. Mentre al Sud ci si gode ancora mare e spiaggia, al Nord diverse città stanno registrando in questi giorni temperature ben al di sotto delle medie stagionali.

Nessuna ha deciso per ora di anticipare l’accensione del riscaldamento, perché la data ufficiale per diverse città del Nord è agli sgoccioli. La decisione, appunto, spetta in ultima istanza proprio ai Comuni, questo nonostante l’accensione e lo spegnimento dei termosifoni sia in linea generale suddiviso in 6 zone climatiche nel nostro Paese, dove, a seconda delle temperature media, vengono regolamentate le ore giornaliere di accensione. Ma quando si può accendere il riscaldamento? Vediamo le date a seconda delle zona climatiche.

Accensione riscaldamento dal 15 ottobre

Posto che chi vive nelle città che rientrano nella zona F può sempre accendere il riscaldamento se lo ritiene, per via delle temperature molto rigide – si tratta per lo più di zone montane -, i primi che potranno accendere i termosifoni secondo le tabelle previste sono i cittadini della zona E.

A partire da martedì 15 ottobre potranno infatti riscaldare casa gli abitanti di alcune delle più grandi città del Nord Italia. Tra queste, Milano, Torino, Bologna, Venezia. Ma anche alcune del Sud, come Enna, Frosinone e Potenza. I termosifoni potranno restare accesi per un massimo di 14 ore al giorno. Data di spegnimento prevista, salvo eventuali deroghe che i Comuni come visto possono sempre approvare, 15 aprile 2025.

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Ricordiamo che la temperatura massima consentita in casa con i termosifoni accesi è di 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi. Attenzione che chi non rispetta le regole sul riscaldamento rischia una multa che può andare da un minimo di 500 a un massimo di 3mila euro.

Meteo a Milano

A Milano non faceva così freddo a settembre da ben 30 anni. I dati dicono che nel capoluogo lombardo è già inverno. In questi giorni, è in arrivo una nuova perturbazione che porterà freddo e pioggia, a causa di una “vigorosa circolazione depressionaria” che “rimane ben attiva sull’Europa centro-occidentale e sta pilotando verso la nostra Penisola una perturbazione intensa”, spiegano i meteorologi di 3Bmeteo.

Il maltempo inizierà a peggiorare già nel pomeriggio di oggi lunedì 7 settembre con le prime piogge in arrivo e in proseguimento a fasi alterne fino a fine giornata. Tuttavia, sarà martedì la giornata peggiore della settimana, con piogge e rovesci diffusi, a tratti di forte intensità, tra la tarda mattinata e il pomeriggio. “Il tutto sarà accompagnato da ventilazione tesa e temperature autunnali. Sono previsti accumuli entro fine giornata prossimi ai 50-70 mm, con rischio di criticità idrogeologiche. Parziale miglioramento mercoledì, in attesa di un nuovo peggioramento giovedì, con rovesci e temporali localmente ancora di moderata o forte intensità”.

Meteo Torino

Non molto diversa la situazione a Torino. Anche nel capoluogo piemontese le temperature sono crollate e sembra già inverno. Nei prossimi giorni le temperature dovrebbero essere sempre intorno agli 11,6 °C, con un’umidità elevata che potrebbe raggiungere il 95%.

Meteo Bologna

Tempo autunnale anche a Bologna. Molto nuvoloso o coperto con piogge diffuse, potrebbero arrivare anche alcuni temporali. Qui le temperature sono leggermente più alte, la minima attorno ai 14 °C e la massima circa 20.

L’Emilia-Romagna è stata duramente colpita dalle piogge e da nuove alluvioni che hanno devastato case e raccolti. Il 4 ottobre è cessata l’allerta meteo, che è rimasta in vigore oggi solo per le criticità idrauliche legate alle piogge dei giorni scorsi. Chiusa l’infiltrazione di acqua a Traversara di Bagnacavallo (Ra): questa volta è stata interessata un’area molto più limitata rispetto a quella colpita il 19 settembre.

Quando si accende il riscaldamento: le date per zona

Ecco dove si accende prima il riscaldamento e a partire da quando:

  • Zona F
    Belluno, Cuneo e Trento: non ci sono limiti di orario o di date per l’uso del riscaldamento.
  • Zona E
    Province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona e Vicenza: i termosifoni si possono accendere dal 15 ottobre per un massimo di 14 ore al giorno, con spegnimento previsto per il 15 aprile.
  • Zona D
    Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia e Viterbo: qui l’accensione dei riscaldamenti è consentita a partire dal 1° novembre per un massimo di 12 ore giornaliere, con spegnimento entro il 15 aprile.
  • Zona C
    Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto: i riscaldamenti possono essere attivati dal 15 novembre e rimanere accesi fino al 31 marzo per un massimo di 10 ore giornaliere.
  • Zona B
    Province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani: qui termosifoni accesi dal 1° dicembre, per un massimo di 8 ore al giorno, con spegnimento previsto entro il 31 marzo.
  • Zona A
    Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa: i termosifoni possono essere accesi dal 1° dicembre per un massimo di 6 ore al giorno e devono essere spenti entro il 15 marzo, secondo quanto stabilito dal decreto.





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