Terrosi, in casa Lega si scende agli attacchi personali #finsubito prestito immediato

Terrosi, in casa Lega, quando non ci sono argomentazioni con cui rispondere, si scende agli attacchi personaliali”.

 da Paolo Terrosi
Le dichiarazioni del Segretario provinciale leghista Cenciarini sono state accolte da Terrosi con amarezza, non tanto per le accuse che gli sono state rivolte, ma per il livello a cui la Lega, partito di cui per tanti anni ha fatto parte, ancora una volta si è abbassata: “come al solito, in casa Lega, quando non ci sono argomentazioni con cui rispondere si scende agli attacchi personali. Avessi avuto realmente “appetiti personali”, in un comune rosso come Castiglione del Lago, non avrei di certo scelto la Lega come partito in cui militare. Piuttosto, venendo all’oggi, come già detto, a farmi e farci decidere di lasciare il partito sono state motivazioni legate al più totale abbandono di quella che era la nostra sezione da parte della dirigenza leghista.

Per quanto riguarda il risultato elettorale di Castiglione del Lago, è doveroso ricordare che il consenso ottenuto, seppur modesto, è stato frutto del lavoro e dell’impegno esclusivamente dei militanti locali, senza il benché minimo ausilio del Segretario regionale Marchetti e Provinciale Cenciarini, entrambi invitati sul territorio dal sottoscritto molteplici volte. Anzi, rimango esterrefatto nel vedere come venga sminuito il lavoro e l’impegno dei militanti della zona. – racconta Terrosi, che ci tiene a ricordare al segretario provinciale Cenciarini che – il sottoscritto è stato scelto dai cittadini: non a caso sono stato eletto Consigliere comunale nel mio Comune, Castiglione del Lago. Non ho dubbi sul fatto che i miei compaesani abbiano quindi apprezzato e premiato l’impegno che in questi anni, io assieme all’altro Consigliere Lorenzo Nardelli e a tutti i militanti della zona, abbiamo messo per portare avanti le istanze del nostro territorio. Ci siamo impegnati molto, sia come Consiglieri comunali, che come militanti Lega. Abbiamo più volte contribuito anche tramite i gazebo a diffondere tra la gente il pensiero e le idee del partito, ed è tutto documentato; quindi il segretario Cenciarini mente con le sue dichiarazioni a mezzo stampa sul fatto che non ci siamo impegnati.

Il fatto che la mia uscita venga vista, dalla dirigenza provinciale, come un sollievo, lo prendo come un segno che questa Lega non ha più spazio per chi, come me ed i militanti che mi hanno seguito, lavora per radicare davvero il partito sul territorio e ascoltare le esigenze dei cittadini. Non a caso – conclude l’ormai ex militante leghista – quella di Castiglione del Lago è l’ennesima sezione territoriale che nel giro di meno di un anno viene meno: anche Spoleto ed Assisi infatti sono scomparse, esattamente come sono venuti meno i Consiglieri leghisti all’interno della maggior parte dei Comuni dove erano riusciti ad entrare, all’opposizione o, spesso, in maggioranza: ad esempio, Perugia e Bastia Umbra (dove tra l’altro, proprio per le elezioni, è stato addirittura inviato appositamente un Commissario ritenuto una punta di diamante del partito), ma anche Terni, Marsciano, Spoleto, Corciano e Todi, solo per citarne alcune. Nonostante le infondate accuse che mi sono state rivolte, mi permetto, ancora una volta, di dare un consiglio ai vertici umbri della Lega: fatela finita di incolpare chi esce, ma guardate al vostro interno e prendete una volta per tutte coscienza del problema che avete, ossia della barriera che avete creato con la base: finché non recupererete il rapporto con quest’ultima, sarete il punto debole del Centrodestra”.