Intermodalità, ecco il Manifesto sostenibile del sistema idroviario padano-veneto  #finsubito prestito immediato

MANTOVA – Anche Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia alla Terza Giornata della Navigazione Interna tenutasi a Mantova venerdì 27 settembre scorso. La delegazione, composta dal vicepresidente Rudy Toninato e dai componenti del direttivo Alba Rosito ed Erasmo Bordin, ha preso parte ai lavori illustrando gli obiettivi su cui si concentra da tempo l’attività dell’associazione, braccio operativo della Camera di Commercio nel settore nautico.

Organizzato dallo Studio legale Mordiglia e da International Propeller Port of Mantua (main sponsor Sogesca, azienda attiva nello sviluppo sostenibile), l’incontro ha trattato temi di interesse delle realtà che fanno parte dell’Intesa Interregionale per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di navigazione sul fiume Po e idrovie collegate, rappresentando l’occasione per sottoporre ai presenti il Manifesto di sviluppo sostenibile del sistema idroviario padano-veneto: il documento, realizzato da Sogesca nell’ambito del progetto Horizon Europe (denominato “Cristal”) in collaborazione con Unioncamere, Aipo, Infrastrutture Venete, Intesa Interregionale, Province di Mantova, Cremona e Rovigo con i rispettivi Interporti, UNII, International Propeller Club Port of Mantua e Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia con la consulenza legale degli studi Mordiglia e Grimaldi, concentra le proposte per azioni di breve e medio termine per una vision di lungo  periodo e sarà inviato all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tre le sessioni di lavoro, con la prima dedicata agli enti pubblici e la seconda alle imprese: nella terza, con focus sulla navigazione turistica, l’intervento di Bordin che nella sua relazione ha ricordato il documento sull’idrovia padano-veneta, elaborato dal direttivo e presentato a Roma al presidente del Comitato Interministeriale Politiche del Mare (Cipom) per documentare la necessità collegare il sistema fluviomarittimo al Piano del Mare, promosso da Unioncamere e Assonautica Italiana per evidenziare l’importanza della risorsa-mare per la crescita del Paese.

Nel suo intervento da Bordin ha fatto anche un riferimento alla necessità di modificare la regolamentazione della navigazione nelle cosiddette “acque promiscue”, per facilitare lo spostamento tra porti marittimi e acque interne di imbarcazioni commerciali e turistiche, e passaggi sul personale di bordo, carente per mancanza di una diffusa rete di formazione ed esclusione di persone di nazionalità extra UE che vorrebbero qualificarsi, e sui ritardi delle visite tecniche della Motorizzazione, rispetto a cui si è chiesto di individuare soluzioni per una migliore dislocazione delle unità impegnate nei controlli ai natanti. 

All’evento erano presenti in veste di relatori il direttore di Infrastrutture Venete Alessandra Grosso, il direttore di Aipo Alessio Picarelli, gli interporti di Rovigo (con l’AD Vitaliano Bressanin) e Verona, le Autorità Portuali di Mantova, Cremona e Venezia, oltre a una rappresentanza della Regione Emilia-Romagna e dell’Autobrennero; in sala, per l’intera durata della giornata, anche l’assessore regionale Elisa De Berti, che ha introdotto i lavori della sessione sul turismo dimostrando grande interesse per gli argomenti trattati, anche in considerazione dell’impegno di Palazzo Balbi per rendere navigabili le vie d’acqua interne, specie l’idrovia che collega il cuore della Pianura Padana al Mare Adriatico.