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La finanza verde nella complessità economica internazionale #finsubito prestito immediato

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La finanza verde sta diventando un elemento centrale nella competizione internazionale, riflettendo l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e la necessità di promuovere e sostenere uno sviluppo sostenibile. Il suo ruolo nella geopolitica e nell’economia globale è sempre più rilevante, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche come strumento strategico di potere economico e politico.

Alcuni dati recenti, che aiutano a comprendere l’entità di questa filiera finanziaria:

  • 2023: Si stima che i flussi di investimenti globali in finanza green abbiano superato i 1.000 miliardi di dollari. Questo comprende una vasta gamma di settori, come energie rinnovabili, efficienza energetica, trasporti sostenibili e tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio.
  • Finanziamenti climatici: Un rapporto del Climate Policy Initiative indica che nel 2021, i finanziamenti climatici globali hanno raggiunto circa 632 miliardi di dollari all’anno, e si prevede che questo numero aumenterà nel corso del decennio.
  • Obbligazioni verdi: Un altro settore in forte crescita è quello delle green bonds, obbligazioni emesse per finanziare progetti sostenibili. Nel 2022, le emissioni di obbligazioni verdi hanno superato i 500 miliardi di dollari, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.

Finanza verde e soft power

Questo modello offre ai Paesi e alle istituzioni finanziarie un potente strumento di soft power, permettendo loro di influenzare la politica trasversalmente attraverso investimenti strategici in progetti sostenibili. La crescente importanza di investimenti come i green bonds (obbligazioni verdi) e i fondi dedicati a progetti ecologici permette alle nazioni che li promuovono di guadagnare una posizione di leadership morale e politica nel campo della lotta al cambiamento climatico. I paesi che dominano questo settore, come l’Unione Europea, stanno cercando di posizionarsi come modelli globali di sostenibilità, facendo leva su normative avanzate e strategie economiche innovative. Sono diversi i fondi che hanno indirizzato i propri investimenti verso linee dedicate a sostenibilità e riconversione energetica; tutto ciò anche oltre i fenomeni del cosiddetto “greenwashing” (impegno green virtuale). Possiamo citare la società di investimento Blackrock (cinque fondi destinati alle politiche green), il BNP Paribas Transition Fund, l’Allianz Global Water Fund, il Pictet Clean Energy, etc… 

Competizione tecnologica ed energetica

La finanza verde è strettamente legata alla competizione tecnologica nell’ambito dell’energia rinnovabile e della transizione ecologica. I paesi che riescono a finanziare con successo lo sviluppo di tecnologie verdi avanzate, come l’energia solare, l’eolico, le batterie e l’idrogeno verde, acquisiscono un vantaggio competitivo nei mercati energetici globali. Cina, Stati Uniti ed Europa sono in competizione per dominare questi settori, con investimenti massicci in ricerca, sviluppo e infrastrutture verdi.

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La capacità di attrarre capitali verdi, tramite incentivi fiscali, regolamentazioni favorevoli e mercati finanziari ben strutturati, è un elemento chiave per guidare questa trasformazione. La Cina, per esempio, è diventata un leader nella produzione di pannelli solari e veicoli elettrici grazie a una politica industriale aggressiva sostenuta da investimenti verdi, mentre l’Europa punta a imporsi con il Green Deal Europeo e provvedimenti successivi, che prevede massicci finanziamenti pubblici e privati per accelerare la decarbonizzazione.

Competizione normativa

Un altro aspetto cruciale della competizione internazionale legata alla finanza verde riguarda la competizione normativa. Paesi e regioni stanno cercando di stabilire standard globali per definire cosa sia effettivamente un investimento “verde” e sostenibile. L’Unione Europea ha introdotto la tassonomia verde, un insieme di regole e criteri che definiscono cosa possa essere considerato un investimento sostenibile dal punto di vista ambientale. Questo approccio normativo rigoroso permette all’Europa di esercitare un’influenza globale sugli standard finanziari, spingendo altri paesi e investitori ad adeguarsi per poter accedere ai mercati europei o attrarre investimenti internazionali.

Questa competizione normativa ha implicazioni geopolitiche rilevanti, poiché chi stabilisce gli standard ha la possibilità di guidare le dinamiche del mercato globale. La Cina, ad esempio, sta sviluppando proprie normative verdi per allinearsi alle tendenze globali, mentre gli Stati Uniti, sotto l’attuale Amministrazione Biden, hanno rafforzato la regolamentazione climatica e promosso politiche di incentivazione per gli investimenti sostenibili (a partire dal cosiddetto IRA – Inflaction Reduction Act).

Rischi finanziari e geopolitici

La finanza verde è anche strettamente collegata alla gestione del rischio finanziario e geopolitico. I cambiamenti climatici rappresentano un rischio sistemico per il sistema finanziario globale, poiché eventi estremi come inondazioni, siccità e incendi possono causare gravi perdite economiche. Le istituzioni finanziarie e i governi stanno cercando di mitigare questi rischi attraverso la promozione di investimenti verdi, che riducono l’esposizione ai combustibili fossili e alle industrie inquinanti, più vulnerabili alle regolamentazioni ambientali future e alla volatilità dei mercati energetici tradizionali.

Gli investimenti verdi possono contribuire alla sicurezza energetica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, che sono spesso concentrati in regioni instabili o soggette a tensioni geopolitiche. Paesi che riescono a sviluppare una solida infrastruttura di energie rinnovabili non solo riducono la loro esposizione ai mercati energetici globali volatili, ma migliorano anche la loro autonomia energetica, un fattore chiave nella competizione internazionale.

Flussi di capitale e redistribuzione del potere economico

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La finanza verde sta ridefinendo i flussi di capitale globali, spostando risorse verso settori e paesi che promuovono la sostenibilità. Le nazioni che riescono a posizionarsi come hub per gli investimenti verdi, attraverso politiche fiscali favorevoli o istituzioni finanziarie innovative, possono attrarre enormi quantità di capitali internazionali, rafforzando la loro posizione economica. Allo stesso tempo, Paesi che restano indietro nella transizione ecologica rischiano di essere esclusi da questi nuovi flussi di capitali, aumentando la loro vulnerabilità economica.

Le istituzioni finanziarie globali, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, stanno anch’esse riorientando i loro programmi di finanziamento per includere criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), spingendo ulteriormente i paesi verso politiche verdi per accedere a risorse finanziarie internazionali.

Giustizia climatica e finanza verde

Un altro aspetto della competizione internazionale nel campo della finanza verde riguarda il tema della giustizia climatica. Molti paesi in via di sviluppo, che contribuiscono meno al cambiamento climatico ma ne subiscono gli impatti più devastanti, chiedono maggiori risorse per finanziare la loro transizione verde. La distribuzione delle risorse finanziarie per la lotta al cambiamento climatico è un tema centrale nelle negoziazioni internazionali, come quelle del COP (Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico), dove si discute spesso della necessità di trasferimenti di fondi dai paesi più ricchi verso quelli più poveri per aiutarli a finanziare lo sviluppo sostenibile.

In questo senso, il successo di alcune nazioni nel promuovere la finanza verde dipenderà dalla loro capacità di trovare un equilibrio tra competizione economica e cooperazione globale, garantendo che la transizione energetica non esacerbi le disuguaglianze internazionali.

Riflessioni conclusive

In conclusione, la finanza verde gioca un ruolo sempre più cruciale nella competizione internazionale e rappresenta un potente ed essenziale strumento per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e la transizione energetica. Paesi e blocchi economici che riescono a sviluppare e attrarre investimenti verdi possono acquisire un vantaggio competitivo significativo, posizionandosi come leader globali nell’economia sostenibile. Tuttavia, la competizione per la leadership nella finanza verde richiede anche un impegno verso la cooperazione internazionale e una maggiore attenzione alla giustizia climatica, per garantire che i benefici della transizione ecologica siano distribuiti equamente.





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