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Un’intera comunità scolastica sotto ricatto per una promessa elettorale. Questo è quello che sta succedendo per il plesso scolastico della D’Ovidio. L’amministrazione comunale a guida Gravina decide di ricostruire la scuola e a questa opera aggiunge anche un parcheggio sotterraneo da 250 posti auto. Costo dell’intera opera 21 milioni di euro interamente finanziati. Il problema che si pone è che la D’Ovidio è una scuola funzionante e che non può interrompere l’attività scolastica.
Dopo varie ipotesi di sistemazione temporanea la giunta Gravina decide di trasferire momentaneamente la scuola a Selvapiana nei locali dove si svolgeva Molise in Fiera. Per adattare la struttura a scuola trovano un finanziamento di 3,2 milioni di questi già sono stati spesi 240 mila per il progetto.
Arriva la campagna elettorale per le comunali e il raggruppamento politico facendo capo a Pino Ruta decide di cavalcare la protesta dei genitori che non vogliono far spostare la scuola, anche se momentaneamente, fuori dal centro città.
In un consiglio comunale ad agosto la sindaca dettava il crono programma per spostare gli studenti a Selvapiana nelle vacanze di Natale. Nei giorni successivi si apprende che l’amministrazione comunale è ancora alla ricerca di locali al centro città. Ad oggi abbiamo questa situazione, c’è una delibera di giunta per spostare la scuola a Selvapiana, con relativo finanziamento ma una parte di maggioranza ancora cerca locali dove spostare momentaneamente le classi dell’istituto. La cosa bella è che non esiste nessun atto amministrativo in tal senso.
Questo vuol dire che nelle vacanze di Natale non ci sarà nessun trasferimento perché nessuno si prende la responsabilità di far iniziare i lavori di adeguamento a Selvapiana.
Si prevedono tempi biblici per una decisione ma soprattutto per mettere in sicurezza una scuola che qualcuno ha dichiarato non sicura.
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