Pd Arcola: “Regione assente su infrastrutture, parlano fatti e pronunciamenti operatori economici e Comuni” #finsubito prestito immediato

“Non ci può essere stupore da parte del centrodestra arcolano per la nostra denuncia sull’assenza della Regione nella nostra provincia ed in particolare in Val di Magra, in materia di infrastrutture. Parlano i fatti ed i pronunciamenti degli operatori economici e dei Comuni”. Si apre così la controreplica del Circolo Pd di Arcola all’intervento del gruppo consiliare Arcola protagonista. “Noi registriamo soltanto riportando questa semplice sequenza – proseguono da Partito democratico arcolano -. Nel gennaio 2022 la Regione Liguria ha adottato il Piano territoriale regionale che, a detta degli estensori, contiene <la visione strategica di lungo periodo del territorio ligure>. Nel febbraio 2023 la Confindustria della Spezia fa pervenire alla Regione un pacchetto di osservazioni sul tema delle infrastrutture portando una critica di fondo secondo la quale <la Regione non può più pensare a singoli interventi infrastrutturali, ma dobbiamo creare una rete integrata che garantisca la capacità di mobilità in tutto il territorio provinciale>. E fa seguire l’invito a condividere e concertare su una serie di progetti principali dimenticati dal Piano, tra cui Pontremolese, completamento terzo lotto alla Spezia della variante Aurelia e poi, a seguire, un quarto lotto che da Vezzano arriva a Sarzana passando per Arcola con gli innesti di Fornola e S.Genisio e quindi variante Cisa tra Sarzana e S.Stefano, oltre ulteriori assi che ricostruiscono un anello fondamentale per il riassetto dei rapporti tra Golfo e Vallata del Magra”
Proseguono i Dem arcolani: “Tra marzo e maggio 2023, i Comuni della Spezia, di Sarzana, Arcola, S. Stefano di Magra, Lerici, Vezzano Ligure, Follo, Riccò del Golfo, Calice al Cornoviglio e Bolano deliberano in modo convergente sulle osservazioni proposte da Confidustria e le propongono alla Regione. Ad agosto 2023 la Regione Liguria adotta il Ppiimt (il Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità e dei trasporti ) cioè il documento che dovrebbe conciliare i contenuti della pianificazione teritoriale con quelli programmatici (ossia con priorità di azioni progettuali e finanziarie): ebbene del piano integrato contenuto nelle osservazioni fatte dai Comuni e da Confindustria se leggete il Priimt si trovano solo alcuni interventi tra loro slegati e con stadi diversi di elaborazione, alcuni sono solo progetti di fattibilità, altri di progettazione definitiva. Manca la necessaria connessione ed il sostegno che può supportarne la fattibilità fianziaria nell’accesso a fondi nazionali e soprattutto europei, in primis il Pnrr. Di fatto scompaiono quasi tutti gli interventi proposti, a partire dal quarto lotto Aurelia che dovrebbe passare per Arcola e la variante Cisa, cioè gli interventi più urgenti e necessari per il riequilibrio dei flussi di traffico dell’intera rete provinciale. Mentre entra a pieno titolo come quarto lotto dell’Aurelia a Riccò del Golfo con nuovo casello autostradale a Beverino che assorbe con progetto preliminare da 100 milioni di euro le risorse per la Val di Magra”. Conclude la nota del circolo: “Da notare che le proposte di Confindustria deliberate a vario titolo dai Comuni appartengono alla pianificazione provinciale vigente ed agli studi del Programma di Sviluppo Sostenibile elaborati dal centrosinistra e completamente disattesi dal centrodestra regionale come dimostrato. Tutt’altro di un’isola che non c’è. L’unica isola che non c’è, fortunatamente, è il progetto totiano della Palmaria, vaso di pandora per il malgoverno del nostro Capitan Uncino”.