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Napoli: da capitale dei ritardi nei pagamenti a «eccellenza nazionale». Sono sempre più lontani, per fortuna, i tempi in cui i librai aspettavano per quasi tutto l’anno scolastico che il Comune “saldasse” per i libri degli studenti. Rispetto solo a 3 anni fa, in merito, il trend si è praticamente invertito.
Parliamo di cedole librarie, e in particolare del fatto che, Napoli, quest’anno stia segnando il record positivo per la distribuzione e per la liquidazione dei testi scolastici ai 55mila bambini delle elementari. I numeri, in questo senso, parlano chiaro: ad appena due settimane dall’inizio delle lezioni nei vari istituti della città «sono stati consegnati praticamente tutti i testi già richiesti», per un importo di oltre 500mila euro.
A parlare è Gianfranco Lieto, presidente dell’Associazione Librai Italiani di Confcommercio cittadina. Napoli sta evolvendo sotto tanti aspetti, e con questa evoluzione sta mutando anche la sua immagine. Questo processo di cambiamento si radica ovviamente nei fatti e nei progressi reali, specialmente se si fa un confronto con il passato: «La città è entrata tra le eccellenze nazionali, quanto all’efficienza nel campo dei libri scolastici – prosegue Lieto, che è anche libraio – Fino al 2020-2021 eravamo arrivati anche a un anno intero di attesa delle fatture da parte della pubblica amministrazione».
I numeri
In particolare, ci riferiamo ai libri per i piccoli alunni che frequentano le scuole elementari. Qui, come previsto dalla legge, i testi sono distribuiti gratis agli studenti, a prescindere dal reddito, con risorse che provengono da fondi del bilancio comunale. Per ottenere i volumi, naturalmente, i genitori devono provvedere a una procedura ad hoc, su cui torneremo più avanti. Per scuole medie e superiori, invece, il discorso è un po’ diverso, e i contributi scattano in funzione del reddito: le procedure, in questi ultimi due casi, richiedono la presentazione delle documentazioni relative all’Isee, e si sono chiuse il 20 settembre (i fondi, per le scuole secondarie, sono regionali e vincolati al diritto all’istruzione per i singoli comuni). Tornando alle elementari, numeri e risorse per i libri sono rilevanti, e in aumento rispetto agli ultimi 12 mesi: il Comune ha liquidato circa 1,5 milioni lo scorso e «per quest’anno – spiega Maura Striano, assessore all’Istruzione di Palazzo San Giacomo – abbiamo impegnato l’importo di 1,8 milioni: la liquidazione della spesa è in corso di volta in volta sulla base della fatturazione delle cedole e si concluderà a gennaio. Per l’anno scolastico appena iniziato abbiamo già liquidato l’importo di 532740 euro. Il Comune di Napoli si è impegnato nell’anticipazione e nella velocizzazione dell’erogazione delle cedole librarie per la scuola primaria nella consapevolezza dell’importanza di disporre di materiali didattici dall’inizio dell’anno scolastico. Cercheremo di essere sempre accanto alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, e di migliorare sempre di più i nostri servizi».
La semplificazione
Oltre all’impegno, alla base di questa «velocizzazione» c’è un altro elemento decisivo: la semplificazione delle procedure burocratiche. In altre parole, grazie a un buon uso dell’informatica, per i genitori è più facile presentare la richiesta per il cedolino. «In passato – argomenta Lieto – i genitori dovevano aspettare molto tempo per entrare in possesso dei libri scolastici. Oggi invece, con la dematerializzazione delle documentazioni, è tutto meno complesso. Negli anni scorsi, chi aveva i figli alle elementari doveva presentare una cedola in cui c’erano i dati dell’alunno, il titolo del libro e timbro del dirigente. Oggi è tutto elettronico: il genitore, fin da metà agosto, può andare in libreria e fornire il codice fiscale dello studente al libraio. Quest’ultimo, quindi, emette subito fattura tramite il portale del Comune. Con la giunta Manfredi le cose sono migliorate poco a poco. Ma quest’anno, a soli 15 giorni dall’inizio delle scuole, i libri sono stati quasi tutti liquidati in base alle richieste arrivate. Siamo diventati un esempio per tutta Italia: Napoli è avanti anche a Roma e Milano sul settore informatico legato ai libri. Potrebbe sembrare una sviolinata, la mia, ma non lo è. Sono presidente dei librai da oltre 15 anni, ho lottato spesso con le istituzioni, e le cose oggi a Napoli sono migliorate per davvero». Sono 55mila i bambini che frequentano le elementari in città. Per ognuno di loro sono previsti 3 libri. Per il servizio di distribuzione, sono convenzionate una cinquantina di cartolibrerie in città, sparse su tutto il territorio, tra centro, colline e periferie. L’elenco completo è scaricabile sul sito del Comune, nell’area tematica “scuola”.
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