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Sassari Partiamo dalla fine: sono trascorsi 4 anni, e va avanti la presa in giro nei confronti degli ausiliari delle ditte esternalizzate che hanno lavorato per l’Aou di Sassari e per i presìdi di Sassari e Alghero durante la pandemia. Sono gli unici, in tutto l’universo sanitario, a non aver percepito un solo euro per il “Premio Covid”. Sono 688, e gli spetterebbero circa mille euro.
Invece i 2 milioni di euro extra stanziati dalla Regione dal 2022 e inseriti nella finanziaria regionale, restano ancora nelle casse di Ares.
Arriviamo agli ultimi aggiornamenti: da poco l’assessorato alla Sanità ha chiesto a che punto fossero i conteggi per l’erogazione del bonus, e se Ares avesse interpellato tutte le Asl che nel periodo della pandemia avevano utilizzato le ditte esternalizzate.
Inoltre, in occasione della recente conferenza sanitaria della provincia di Sassari, il consigliere comunale Gianluigi Onida (Futuro Comune) ha chiesto conto del Premio covid all’assessore Armando Bartolazzi, e ha inviato un dossier per email.
Veniamo allo stato dell’arte: per i 688 ausiliari si tratta di una grande ingiustizia. Anche chi ha trascorso la pandemia in smart working o dietro una scrivania, al sicuro nel suo ufficio, è stato premiato. I soldi li hanno presi anche gli amministrativi. Da notare che senza l’impegno in prima linea degli ausiliari sul fronte covid, gli ospedali sarebbero collassati. Hanno garantito la pulizia dei locali, pasti caldi ai degenti, attività di vigilanza, sanificazione degli ambienti e dei macchinari, trasporto dei pazienti e ogni altro tipo di assistenza resa in uno scenario di emergenza. Anche a costo di mettere a repentaglio la propria salute o quella dei familiari, per l’alta probabilità di esporsi al contagio del virus. Decine e decine di oss si sono beccati il Covid. Tuttavia gli operatori socio sanitari, gli ausiliari e gli interinali devono ancora aspettare il premio. Non solo: in un primo momento sono stati esclusi dalle liste dei beneficiari e solo grazie al pressing dei sindacati e alle interrogazioni di consiglieri regionali come Antonio Piu, la giunta ha stanziato dei fondi una tantum. Il problema infatti nasceva dalla tipologia di contratti di assunzione: i dipendenti delle Asl e delle Aou hanno potuto beneficiare subito dei premi covid, mentre per gli esternalizzati, assunti cioè dalle cooperative che hanno vinto gare d’appalto, erogare questo extra era più complicato. Queste risorse sono nelle casse di Ares, alla quale la Regione ha affidato il compito di ripartire le risorse.
Sarebbe ora che i soldi venissero finalmente erogati.
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