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Inps, un concorso per mille assunzioni #adessonews


Concorsi Inps
IN AUTUNNO IL BANDO

Nel 2024, l’Inps lancerà un concorso per diplomati, con l’obiettivo di assumere 1000 nuovi dipendenti per far fronte ai pensionamenti previsti nell’anno. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ulteriori progressioni interne da Area B ad Area C, come parte delle iniziative per potenziare il personale.
La programmazione per il periodo 2024-2026 ha evidenziato che le nuove assunzioni, specialmente al Nord, non riusciranno a compensare pienamente le uscite, anche a causa dei trasferimenti interni che hanno favorito un esodo dal Nord al Sud.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sono previsti fino a tre bandi di concorso per le seguenti posizioni:
1.144 assistenti ai servizi
30 assistenti tecnici
582 assistenti informatici
Per tutte le posizioni sarà sufficiente possedere un diploma di scuola superiore, e i vincitori saranno inseriti nell’Area B con contratti a tempo indeterminato, senza limiti di età
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps ha pubblicato un documento in cui si prevede un reclutamento regionale, in particolare per coprire le carenze di personale nelle seguenti regioni:
Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio, Varese);
Friuli-Venezia Giulia (Pordenone, Trieste, Udine, Gorizia);
Piemonte (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania Cusio Ossola, Vercelli);
Trentino-Alto Adige (Trento);
Valle d’Aosta (Aosta);
Veneto (Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza)
Il Piano assunzioni 2023-2025 prevede bandi per diversi profili, tra cui:
Dirigenti (informatici e amministrativi);
Funzionari (informatici, sanitari, tecnici);
Assistenti (Ex Area B)
Per i funzionari è richiesto un titolo di laurea, mentre per gli assistenti è sufficiente il diploma di scuola secondaria.
Nel biennio 2024-2025, sono previste circa 2.000 nuove assunzioni di funzionari amministrativi, tramite scorrimento di graduatorie esistenti o, in caso di necessità, nuovi concorsi. Le selezioni potrebbero avvenire su base regionale, come già accaduto per altre amministrazioni pubbliche.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale si appresta inoltre per l’ultimo trimestre 2024 a bandire concorsi pubblici per l’inserimento di ulteriori oltre 2.500 unità di personale con diverse qualifiche. Le procedure di selezione permetteranno la copertura di profili con specifiche competenze a supporto dei servizi e in ottica di generazione di valore pubblico. In particolare, con riferimento alle figure con qualifica non dirigenziale, l’Istituto è autorizzato a bandire procedure concorsuali anche per effetto di specifiche disposizioni di legge. Ai sensi del decreto Legge n. 63/2024, si procederà a reclutare a tempo indeterminato sino a 403 unità di personale da inquadrare nell’area dei Funzionari, famiglia professionale Ispettore di vigilanza. Inoltre, date le ulteriori ed accresciute attività, competenze e responsabilità attribuite all’Inps ai sensi del D. lgs. n. 62/2024, si procederà all’assunzione a tempo indeterminato di diverse figure professionali da impegnare nelle attività di accertamento delle condizioni di disabilità. Si tratta in particolare di 1.069 medici di primo livello per l’assolvimento delle funzioni medico-legali, di 142 unità di personale da inquadrare nell’Area dei Funzionari amministrativi e di 920 unità di personale da inquadrare nell’Area dei Funzionari sanitari, di cui 781 figure professionali delle aree psicologiche e sociali. È previsto, altresì, il reclutamento di almeno 16 professionisti legali.
Per quanto attiene alle figure con qualifica dirigenziale, l’Istituto si appresta, infine, ad avviare le procedure per il reclutamento per almeno 15 unità dirigenziali di livello non generale.

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Indennità Iscro
LA DOMANDA SCADE IL 31 OTTOBRE

Si avvicina la scadenza del 31 ottobre 2024 per inoltrare la domanda di accesso all’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro) dell’Inps.
L’Iscro, introdotta in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e stabilizzata nel sistema degli ammortizzatori sociali dal 1° gennaio 2024, è rivolta ai soggetti iscritti alla Gestione Separata che svolgono attività di lavoro autonomo.
I requisiti richiesti per essere ammessi alla prestazione includono l’iscrizione alla Gestione Separata, il non essere percettori di trattamenti pensionistici diretti e aver prodotto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 70% della media degli anni precedenti.
Per presentare l’istanza di accesso, i potenziali beneficiari devono necessariamente farlo online entro il 31 ottobre di ciascun anno di fruizione, utilizzando il servizio dedicato
Per ulteriori informazioni, l’Istituto di previdenza rimanda gli interessati alla consultazione della circolare Inps del 23 luglio scorso, n. 84.

 

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Agricoltori
NUOVA SCADENZA VERSANENTO CONTRIBUTI 1° TRIMESTRE 2024

Con il messaggio Inps del 12 settembre scorso, n. 3013, l’Istituto di previdenza ha comunicato il rinvio dal 16 settembre al 16 dicembre 2024 della scadenza di pagamento dei contributi dovuti per il primo trimestre 2024 dai datori di lavoro agricolo operanti nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, delle Marche e della Toscana colpiti dall’alluvione verificatasi a maggio 2023.
Il differimento si è reso necessario in attesa della definizione del nuovo quadro giuridico dato dall’applicazione dell’agevolazione contributiva prevista dal d.l. 63/2024.
L’agevolazione prevede per i periodi di contribuzione previdenziale compresi tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, una riduzione della misura dei premi e contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro agricolo per i dipendenti, a tempo indeterminato o a tempo determinato, che operano nelle zone agricole indicate.
La misura della riduzione temporanea in questione, pari al 68%, viene determinata mediante il richiamo della riduzione, a carattere permanente, prevista per le cosiddette altre zone agricole svantaggiate (diverse dai territori montani particolarmente svantaggiati).
L’Inps ha spiegato, inoltre, che per godere del rinvio non occorre presentare alcuna domanda preventiva e che gli interessati riceveranno un’apposita comunicazione attraverso il servizio “Comunicazione bidirezionale”, all’interno del Cassetto Previdenziale del Contribuente.

 

Lavoro domestico
NUOVO SERVIZIO PER LA GESTIONE DELLE DELEGHE

Con il messaggio Inps del 13 settembre scorso, n. 3025, l’Istituto di previdenza ha comunicato che è operativa online la funzionalità per la gestione delle deleghe per il lavoro domestico per le agenzie per il Lavoro autorizzate all’attività di intermediazione.
Nel settore del lavoro domestico, le citate agenzie sono abilitate a iscrivere rapporti di lavoro e a gestirne le relative comunicazioni obbligatorie (annullamenti, cancellazioni e variazioni), mediante l’accesso ai servizi dell’Ente assicuratore.
I servizi disponibili sono consultabili sul portale alla sezione “Lavoro”, selezionando “Contratti e rapporti di lavoro”, Aree tematiche e, infine, cliccando su “Accesso ai servizi per i lavoratori domestici”.

 

Banca Centrale Europea
VARIAZIONE TASSI DI INTERESSE SETTEMBRE 2024

La Banca Centrale Europea, con la decisione di politica monetaria del 12 settembre 2024, ha ridotto al 3,65% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex Tasso ufficiale di riferimento, di seguito Tur a decorrere dal 18 settembre 2024.
Tale variazione incide sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, nonché sulla misura delle sanzioni civili di cui all’articolo 116, comma 8, lettera a) e lettera b), secondo e terzo periodo, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, come modificato dall’articolo 30, comma 1, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56.
Con riferimento alla previsione di cui all’articolo 116, comma 10, della legge n. 388/2000, l’articolo 30, comma 2, del decreto-legge n. 19/2024, è intervenuto sostituendo la previsione della sanzione pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti, con applicazione del tetto del 40 per cento dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge, che trova applicazione fino al 31 agosto 2024, con la minore somma costituita, dal 1° settembre 2024, dai soli interessi legali di cui all’articolo 1284 c.c., sempreché il versamento dei contributi o premi sia effettuato entro il termine fissato dagli enti impositori. Tutti i dettagli dell’operazione sono riportati nella circolare Inps del 16 settembre scorso, n. 89.

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Welfare
ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: AGGIORNAMENTO DATI

È stato pubblicato recentemente l’aggiornamento dell’Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale (Auu) che per gli anni 2022 e 2023 contiene al suo interno anche i dati relativi all’Auu destinato ai nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (Rdc).
L’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo 2022 – luglio 2024 (https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei–auu.html).
Per i primi sette mesi del 2024 sono stati erogati alle famiglie assegni per 11,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono 6.219.848 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno per il 2024, per un totale di 9.854.566 figli.
Con riferimento al mese di luglio 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 171 €, e va da circa 57 € per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 €), a 224 € per la classe di Isee minima (17.090,61 € per il 2024).

 

Carlo Pareto



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