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L’affitto costa il 75% in più rispetto alla rata del mutuo, ma per acquistare servono oltre 42.000 euro di risparmi — idealista/news #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Affittare una casa o comprarla non è una scelta facile per gli italiani. Secondo l’ultimo studio di idealista, portale leader per lo sviluppo tecnologico in Italia, se il canone mensile per un appartamento con due camere da letto è del 75% più caro della rata del mutuo necessaria per acquistare la stessa casa, per comprare occorre avere a disposizione un acconto di 42.703 euro. Un risparmio non certo alla portata di tutti. In particolare, nel nostro Paese, l’affitto medio mensile per una casa di questa tipologia è di 904 euro, mentre la rata del mutuo si aggira intorno ai 516 euro.

Per Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista, “lo studio mette in luce la complessa situazione delle famiglie in relazione all’accesso alla proprietà della casa. In quasi tutti i mercati le famiglie potrebbero pagare più facilmente la rata del mutuo che l’affitto mensile, ma in molti casi non possono fare il salto perché mancano dei risparmi necessari.

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Purtroppo, i prezzi elevati degli affitti impediscono loro di generare i risparmi necessari per poter acquistare una casa e accedere a una situazione di maggiore stabilità e sollievo finanziario. Poiché non è realistico aspettarsi un allentamento dei criteri di rischio da parte del sistema finanziario, l’unica soluzione praticabile sembra essere l’adozione di misure che aumentino significativamente l’offerta di case in affitto, contribuendo così a ridurre i prezzi e a creare un mercato immobiliare più equilibrato”.

Differenze tra affitto e mutuo: Messina in testa, Torino primo tra i grandi centri

Nella maggior parte dei casi, questa differenza è minore a livello di capoluoghi, poiché si supera la media nazionale del delta del 75% tra affitto e rata del mutuo, vale a dire la differenza media tra l’importo mensile pagato per un canone di affitto e quello necessario per coprire una rata di mutuo su un periodo di 30 anni, solo in 17 centri su 79 dove è stato possibile rilevare il dato. Tuttavia, in otto capoluoghi lo scarto tra rata e canone la locazione è pari a più del doppio, con Messina (154%) che guida davanti a Genova (116%) e Catania (111%), Seguono Catanzaro (104%) Cosenza (103%), Brindisi (101%), Siracusa (101%) e Caltanissetta (100%).

Tra i grandi mercati, Torino registra il divario più significativo con una differenza del 74%, seguita da Napoli (48%), Roma (43%) e Milano (33%). Al contrario, Pesaro (-5%), Bolzano (-9%), Rimini e Trento (entrambe -12%) sono le uniche città dove l’affitto è più basso della rata del mutuo.

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Differenze nelle province
A livello provinciale, le discrepanze sono ancora più pronunciate. La provincia di Aosta registra la differenza più elevata, con affitti superiori del 170% rispetto alle rate dei mutui, seguita da Ravenna (166%) e Lucca (163%). In totale, sono 22 le province in cui l’affitto costa almeno il doppio della rata.

Nella situazione opposta si trova la provincia di Bolzano, l’unica provincia italiana dove il canone di locazione è inferiore del 9% rispetto alla rata. Tra le province con differenziali minori si trovano Verona (11%), Trento (14%) e Napoli (18%). Roma e Milano, invece, presentano differenze rispettivamente del 70% e dell’85%.

Acquisto casa: a Milano servono oltre 124.000 euro di risparmi per l’acconto del mutuo
Per ottenere un finanziamento ipotecario è fondamentale avere risparmi sufficienti a coprire l’acconto, che solitamente corrisponde al 20% del valore dell’immobile, oltre alle spese accessorie legate all’acquisto, che ammontano a circa il 10%. In totale, quindi, per accedere a un mutuo è necessario disporre di circa il 30% del valore dell’immobile. Milano si distingue come la città dove è richiesto il maggior capitale iniziale, con una media di 124.191 euro. A seguire troviamo Bolzano (109.363 euro), Venezia (96.820 euro), Firenze (81.913 euro) e Monza (78.925 euro). Tra le principali città italiane, Roma richiede un acconto medio di 71.563 euro, mentre a Napoli la cifra scende a 65.785 euro. Torino, con 38.244 euro, si colloca al di sotto della media nazionale, pari a 42.703 euro. Biella risulta invece il capoluogo dove si richiede il minore ammontare di risparmi (14.727 euro), seguita da Ragusa (17.174 euro) e Caltanissetta (17.321 euro).

La provincia in cui è richiesta la quota di accesso più elevata è Bolzano, con un importo di 112.735 euro. A seguire troviamo le province di Milano (78.386 euro), Rimini (74.220 euro) e Savona (67.009 euro). A Roma, la somma necessaria per acquistare un immobile tramite mutuo è di 57.385 euro. Al contrario, Biella è la provincia con l’importo d’ingresso più basso, richiedendo solo 12.069 euro di risparmi, seguita da Isernia (16.082 euro) e Caltanissetta (16.610 euro).

Affitti e mutui: Milano la più cara, Biella e Caltanissetta le più convenienti
Tra i capoluoghi italiani, Milano registra il prezzo di affitto più alto per appartamenti con due stanze da letto, con una media di 1.825 euro al mese. Seguono Firenze con 1.398 euro e Venezia con 1.295 euro. All’estremo opposto, Caltanissetta si distingue per l’affitto più basso, con soli 418 euro al mese, seguita da Asti (430 euro) e Alessandria (454 euro).

Anche per quanto riguarda le rate dei mutui, Milano guida la classifica con una rata media di 1.500 euro al mese, seguita da Bolzano (1.321 euro), Venezia (1.170 euro), Firenze (990 euro) e Monza (953 euro). Roma si posiziona nona, con una rata di 865 euro, mentre Napoli è dodicesima con 792 euro. Le rate più economiche si trovano a Biella (178 euro), Ragusa (207 euro) e Caltanissetta (209 euro).

Metodologia
Per la realizzazione di questo rapporto, il team di idealista/data ha analizzato i prezzi mediani di vendita e affitto delle abitazioni con due stanze da letto presenti nel suo database durante il secondo trimestre, applicando poi fattori correttivi per stimare il prezzo di chiusura. Le spese di compravendita sono state stimate su imposte, spese, mutuo e provvigioni. Le spese notarili, di registrazione e di gestione sono state applicate in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Per il calcolo della quota ipotecaria è stato utilizzato l’ultimo dato pubblicato dalla Banca Centrale Europea sui tassi di interesse.

Ovviamente, si fa riferimento al caso più comune: acquisto di prima casa attraverso il sostegno di un’agenzia immobiliare. 

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Dati raccolti e analizzati da idealista/data, la proptech di idealista che fornisce informazioni rivolte a un pubblico professionale per agevolare le decisioni strategiche in Spagna, Italia e Portogallo. Utilizza tutti i parametri presenti nel database di idealista per ciascun paese, insieme ad altre fonti di dati pubbliche e private, per offrire servizi di valutazione, investimento, acquisizione e analisi del mercato.



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