L’economista anticipa i contenuti del Festival Nazionale dell’Economia civile dal 3 ottobre a Firenze, organizzato da Next, Federcasse, Confcooperative, Sec, dal titolo «L’ora di partecipare», che si tiene dal 3 al 6 ottobre
L’importante è partecipare? Di più, partecipare è un dovere di ciascuno: «Perché la democrazia — spiega l’economista Leonardo Becchetti — è come un albero che affonda le radici in un terreno e i suoi nutrienti sono la partecipazione e il civismo. Tutte le nostre policy non devono essere efficaci solo nella risoluzione dei problemi, ma devono anche attivare meccanismi di partecipazione». Il tema della sesta edizione del Festival Nazionale dell’Economia civile di Firenze (dal 3 al 6 ottobre presso l’Università degli Studi e Palazzo Vecchio, organizzato da Next, Federcasse, Confcooperative, Sec), è «L’ora di partecipare». Ne discuteranno tra gli altri il Premio Nobel per la Pace Melissa Parke, l’ex ministro dell’Ecuador Alberto Acosta, ministri, filosofi, imprenditori e poi un lunghissimo elenco di ospiti e di eventi correlati. A mostrare in quanti modelli si articola la partecipazione nel vivere quotidiano: le comunità energetiche e il tema dell’amministrazione condivisa, le aziende che si fanno carico dei bisogni di dipendenti e ambiente, la medicina di territorio e l’attuazione di un welfare di comunità.
Becchetti, lei dice modelli. Ma poi sembrano eccezioni, no?
«Non parliamo di documenti e formalità. Pensiamo ai Patti di collaborazione: magari non tutti li sottoscrivono, ma ormai in ogni amministrazione locale il sindaco o l’assessore se ha un problema chiama gli Enti di terzo settore perché servono reti di associazionismo e civismo chiamate a collaborare in ottica di sussidiarietà».
E le comunità energetiche?
«Quello dell’energia è un discorso strategico. In Italia ci sono un milione e mezzo di auto produttori, dal balcone di casa all’azienda visionaria: questo numero indica l’inizio di una rivoluzione e in futuro inevitabilmente l’energia verrà prodotta in modo diverso. E anche questa è partecipazione».
Partecipazione contro egoismo?
«Questo è il tema chiave che mettiamo nel nostro Festival e che sta scritto nel Manifesto firmato da 350 economisti di tutta Italia o nelle pagine della proposta di Piano B. L’egoismo porta all’implosione: non mancano libertà e liberismo, non manca una visione egualitaria. Manca la capacità di fraternità».
In che senso?
«Nel rapporto del presidente Mario Draghi è detto chiaramente che l’Europa non si coordina dove c’è bisogno di farlo. Anche lui parla di un deficit di intelligenza relazionale: puoi applicarlo ai rapporti interfamiliari, a quelli dentro una squadra o in ufficio, finanche a quelli tra Paesi».
Cosa intende per «fraternità», Becchetti?
«La Teoria dei Giochi di Nash dice che le relazioni sono rischiose perché fidarsi significa affidarsi a qualcuno senza protezione. Le coordinate della fraternità invece partono dallo scambio di doni che avvia un meccanismo di fiducia perché porta gratitudine e reciprocità».
Troppa teoria, non crede?
«Gliela traduco in pratica. Vincenzo Linarello in Calabria ha convinto i produttori a lavorare con lui e non con le mafie. Grana Padano sono migliaia di agricoltori che hanno deciso di lavorare insieme affidandosi ad un consorzio. Sono modelli in cui il principio di fraternità vince e porta guadagno a tutti. Ora sto studiando anche il consorzio Comieco: le aziende riducono i costi di approvvigionamento della carta riciclata, dall’altra parte il Consorzio investe in comunicazione e coinvolge altre aziende. Il risultato è che aumenta la richiesta del loro prodotto. Questi casi dimostrano che l’intelligenza relazionale porta non solo al benessere personale ma anche a quello di tutta la squadra».
Il Festival è alla sesta edizione: non ha mai il dubbio che non si riesca ad agire un reale cambiamento?
«Il cambiamento non arriva in cinque anni. E l’ostacolo principale sta in noi stessi: quello che sosteniamo dovrebbe farci alzare dal divano e metterci in moto e lavoriamo perché ciò accada».
22 settembre 2024 ( modifica il 22 settembre 2024 | 12:39)
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