il progetto
L’impianto moderno sostituirà l’obsoleta seggiovia. Dalla Valbione raggiungerà la cima del Corno d’Aola in 6 minuti e mezzo
Il consiglio di amministrazione della Società impianti turistici (Sit) di Ponte di Legno ha dato il via libera definitivo alla sostituzione con un nuovo impianto della datata seggiovia biposto costruita nel 1989 che da Valbione risale al Corno d’Aola.
Il progetto
In corsa per ottenere l’appalto da 15 milioni di euro – 10 finanziati a fondo perduto dal ministero del Turismo – ci sono tre società leader del settore a livello europeo. La Sit ha premesso ai progettisti che il modello ideale per sostituire la vecchia seggiovia ad agganciamento fisso e ormai prossima a fine vita tecnica, sarebbe una moderna e veloce cabinovia con veicoli da 10 posti ad agganciamento automatico, in grado di percorrere il tratto Valbione-Corno d’Aola-Angelo (insieme alla biposto l’intervento coinvolgerebbe anche l’ultimo ski-lift in servizio sulla ski area Ponte-Temù) in circa 6 minuti e 30 secondi.
Altri dettagli dicono che la stazione di valle sarà collocata a poca distanza dal rifugio Valbione, a 1.508 metri di quota, nei pressi del rifugio Petit-Pierre al Corno d’Aola (1.925 metri) si troverà la stazione intermedia, infine ai 2.110 metri dell’Angelo ci sarà la stazione di arrivo.
Il tracciato
La linea seguita dalla nuova telecabina sarebbe la medesima impiegata dalla biposto, per cui l’impatto ambientale sarebbe ridotto ai minimi termini. In questa porzione di territorio si trovano alcune delle piste più tecniche dell’intero comprensorio sciistico. Tracciati, come quello della Casola nera, negli ultimi anni utilizzati per gli allenamenti di varie nazionali e per gare di caratura europea.
Per non dire della storica, difficile e amata pista Corno d’Aola, ricca di strettoie e ripidi muri, che si snoda fino a Ponte, che in passato ha ospitato competizioni nazionali e internazionali. Una pista che per tornare ai fasti degli anni ’70-’80 dovrebbe subire notevoli mutamenti. Da qui il progetto di allargarla in più punti almeno fino a trenta metri come richiesto dalle norme della Federazione.
Previsto il taglio di alberi
Così mentre per la costruzione della cabinovia non sarebbero previsti esboschi, l’ammodernamento della Corno d’Aola comporterebbe invece il taglio di centinaia di abeti. Un «sacrificio» che verrebbe ripagato con la messa a dimora di nuova vegetazione in altre aree della zona.
Insomma, l’intenzione della Sit è chiara e l’investimento va nella direzione di migliorare impianti e tracciati del Corno d’Aola e dell’Angelo per portare un maggior numero di sciatori e, soprattutto, per poter ambire ad organizzare in futuro una prova di Coppa del mondo di sci.
I tempi
Una volta scelto il fornitore e chiuso il contratto, i lavori potrebbero iniziare già alla fine della prossima primavera. Ricordiamo, che sempre in relazione a nuovi investimenti, la società impiantistica presieduta da Mario Bezzi e partecipata da enti pubblici e con numerosi azionisti privati, ha sul piatto anche il progetto da quasi 70milioni di euro (25 coperti dalla Regione) che prevede la realizzazione di nuovi impianti che andranno a collegare l’intermedia della cabinovia Ponte-Tonale al Monte Tonale Occidentale, creando sul versante orografico destro del valico un anello tra le piste bresciane a quelle trentine; un’operazione aspramente contestata dalle associazioni ambientaliste.
La Sit è inoltre impegnata da anni nella costruzione del centro benessere a Ponte di Legno. Un progetto partito con un preventivo di spesa di poco superiore ai 24 milioni di euro che ormai si approssima a sfondare il muro dei 40. Un conto probabilmente destinato a salire perché la struttura ideata dall’archistar Marco Casamonti finora è solamente abbozzata.
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