Grande successo dello sciopero del Trasporto Pubblico Locale, proclamato da USB Lavoro Privato per la giornata di venerdì 20 settembre. A metà giornata i dati riguardo l’adesione alla mobilitazione sono decisamente alti, a testimonianza della validità delle rivendicazioni dei lavoratori del TPL: un settore già messo duramente sotto attacco, nell’ultimo anno, proprio nel suo diritto a scioperare.
Una giornata di mobilitazione inevitabile, per rivendicare salario, sicurezza e diritti: queste le parole d’orine lanciate da USB Lavoro Privato per la sua piattaforma di rinnovo contrattuale, presentata ad istituzione ed associazioni datoriali. Dall’altra parte, fin ora, abbiamo visto solo il tentativo continuo di smantellare le tutele per i lavoratori della categoria, in particolare in materia di lavoro usurante con l’innalzamento dell’età per accedere alla pensione. Quello che andrebbe fatto, invece, è mettere in discussione il sistema degli appalti, che brucia miliardi a favore di padroni, cooperative e consorzi: un fenomeno che sta portando il sistema del trasporto pubblico locale al collasso, tramite la privatizzazione e la messa a profitto di un servizio essenziale.
Diffondiamo i primi dati delle adesioni a metà giornata:
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Bologna e Ferrara 80%
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Modena 70%
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Perugia 90%
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Terni 60%
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Campania:
EAV, servizio sospeso linee flegree (Cumana e Circumflegrea), completamente fermo dopo fasce di garanzia, linee vesuviane effettuati 29 treni su 80, servizio gomma ampiamente ridotto con 40 soppressioni su 300 corse previste, servizio suburbano soppressi 3 treni su 20
ANM: Sospesa Funicolare Montesanto, servizio autobus ridotto del 65% con un trend crescente.
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Bolzano 60%
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Venezia 80%
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Roma: metro A e C chiuse, metro B fortemente ridotta, Roma-Lido chiusa, Termini-Giardinetti forti riduzioni, Servizio di superficie su gomma oltre 80%
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Trieste e provincia 75%
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Matera e provincia 50%
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Agrigento, Ragusa, Caltanissetta 90%
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Puglia 70%
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Brescia 60%
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Gorizia e Monfalcone urbano 60% extra urbano 50% in fascia pomeridiana possibili maggiori adesioni
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Trento: superficie gomma 50% ferro 60%
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