Sopralluogo al Castello di Miasino per la Lotta alla Mafia #adessonews

Nella giornata di oggi, la Commissione Legalità del Consiglio Regionale del Piemonte ha dato avvio ai suoi lavori, ponendo le basi per una lotta determinata contro le infiltrazioni mafiose nella regione. La prima seduta si è aperta con una discussione profonda e partecipata, che ha messo in luce la volontà comune di affrontare il problema con serietà e impegno, in sinergia con tutte le istituzioni e le organizzazioni che promuovono la legalità democratica.

Il Presidente della Commissione, Domenico Rossi, ha espresso soddisfazione per la disponibilità dimostrata dai membri della commissione a lavorare su più fronti. “Faremo la nostra parte per costruire un Piemonte libero dalle mafie,” ha dichiarato Rossi, ricordando le parole di figure emblematiche come il Procuratore Generale Lucia Musti e il Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, che hanno sottolineato la gravità della situazione nella regione.

Il Piemonte, purtroppo caratterizzato da un forte radicamento della ‘Ndrangheta, ha anche una lunga storia di lotta alla mafia, con personalità illustri come Carlo Alberto Dalla Chiesa, Mauro Rostagno, Bruno Caccia, Giancarlo Caselli e don Luigi Ciotti. L’esperienza dell’associazione Libera e l’impegno dell’Università rappresentano esempi concreti di resistenza e promozione della legalità, ma è necessario fare sistema e rafforzare ulteriormente gli “anticorpi” sociali contro la criminalità organizzata.

Tra i principali temi su cui la Commissione Legalità intende lavorare, vi sono la storia e le dinamiche del radicamento mafioso in Piemonte, il caporalato, il ciclo del contratto pubblico, l’usura e il sovraindebitamento. Un segnale importante in questo senso sarà dato dal primo atto della Commissione: un sopralluogo al Castello di Miasino, un bene confiscato alla mafia e acquisito dalla Regione, che da troppo tempo attende di essere restituito alla collettività.

Rossi ha anche espresso soddisfazione per la disponibilità bipartisan emersa durante la seduta di lavorare su una legge di regolamentazione dei rapporti con le lobby. “Ho presentato una proposta di legge già nella scorsa legislatura, richiamata anche in quella attuale,” ha spiegato Rossi, auspicando che il confronto possa portare a una normativa condivisa e efficace.

Il lavoro della Commissione Legalità è solo all’inizio, ma già si intravedono i primi passi concreti verso un Piemonte più sicuro e giusto. La lotta contro le mafie non è un compito facile, ma con l’impegno di tutti, si può costruire una regione dove la legalità prevale e dove i beni confiscati vengono restituiti alla comunità, diventando simboli di rinascita e speranza.