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Al via il Bonus Carta 2024 per le imprese editrici. Ecco come funzioneranno gli incentivi e cosa è necessario sapere per godere della misura.
“Bonus Carta 2024”: come funzionerà
I beneficiari del “Bonus Carta 2024” saranno le imprese editoriali che rispondono ad una serie di requisiti specifici:
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- Le aziende interessate devono aver sede legale in un Paese dell’Unione Europea ed essere soggette a tassazione in Italia;
- I codici ATECO dei beneficiari saranno il 58.13 ed il 58.14.
- Le aziende inoltre, essere iscritte al Registro Operatori della Comunicazione e non devono aver avviato liquidazioni volontarie né coatte.
L’agevolazione, coprirà i costi di acquisto della carta usata per la stampa dei giornali quotidiani e dei periodici. Ricordiamo, inoltre, che tale credito di imposta non sarà cumulabile con i contributi diretti alle imprese editrici dei quotidiani e periodici che sono previsti da alcune leggi vigenti.
Come presentare la domanda e quali sono le spese ammissibili
Le finestre temporali sono due: una per quello che riguarda le spese sostenute nel 2023 e per quelle del 2024. Le prime saranno presentabili dalle ore 10 alle ore 17 del 19 dicembre 2024 (in riferimento alle spese del 2023), le altre, invece, dalle ore 10 del 1° ottobre 2024 alle ore 17 del 31 ottobre 2025 (in riferimento alle spese del 2024). La modalità di invio delle domande è telematica. Può essere effettuata con CIE, SPID o CNS, nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it.
I beneficiari potranno godere del credito di imposta riguardante l’acquisto di carta impiegata per stampa di quotidiani e di periodici. Non rientrano le spese per carta destinate a pubblicazioni non tradizionali, ad esempio le gratuite o le vendite per corrispondenza, così come non potranno rientrare le pubblicazioni a contenuto pornografico. Il bonus viene calcolato sul 30% delle spese sono sostenute per l’acquisto della carta. Le risorse massime sono di 60 milioni di euro all’anno.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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