E’ finalmente arrivato anche il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definisce le modalità per accedere al contributo Superbonus per i redditi bassi. Tutto è pronto, ma manca ancora la data di apertura della piattaforma
Non senza fatica si aggiunge un altro pezzo al puzzle dei Decreti Attuativi e provvedimenti legati al Superbonus 2023 e 2024. Dopo il DM del Ministero dell’Economia che ha definito i criteri e le modalità per accedere al contributo superbonus per i redditi bassi, è arrivato anche il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate con le relative istruzioni.
Ma per coloro che desiderano accedere al Fondo Indigenti è presto per cantare vittoria. Al momento infatti si conosce la scadenza entro la quale inviare la richiesta (31 ottobre), ma non la data di apertura della piattaforma. La speranza è che quest’ultima comunicazione del Fisco non si faccia attendere, per non imbattersi nella solita corsa contro il tempo a cui sono tristemente abituati operatori e contribuenti che hanno avuto a che fare con i bonus edilizi.
A chi è rivolto il Contributo Superbonus 2024
Il contributo a fondo perduto permette il recupero delle spese riguardanti gli interventi edilizi per il Superbonus 2024 sceso al 70%.
La sovvenzione prevista dal Dl n. 212/2023 è rivolta a coloro che hanno sostenuto spese detraibili con il Superbonus (interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici) tra il 1°gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024.
Potranno accedere al fondo:
- le persone fisiche con reddito di riferimento inferiore ai 15.000 euro, calcolato a partire dal quoziente familiare, che entro il 31 dicembre 2023 abbiano raggiunto almeno il 60% dello stato avanzamento lavori;
- i condòmini per i lavori effettuati sull’unità immobiliare facente parte dell’edificio che abbiano raggiunto almeno il 60% del SAL entro il 31 dicembre 2023.
Requisiti indispensabili per accedere al Fondo indigenti Superbonus
Oltre ai requisiti di reddito ed allo stato avanzamento lavori che ha superato il 60% del totale, un requisito indispensabile per accedere al contributo Superbonus per redditi bassi è l’aver utilizzato l’opzione di sconto in fattura o cessione del credito.
Il fondo indigenti copre infatti quel 30% di spese rimaste a carico del contribuente dopo la riduzione dell’aliquota passata al 70%.
A quanto ammonta il fondo Superbonus 2024
L’importo massimo di spesa ammesso al contributo è pari a 96.000 euro, con un contributo massimo erogabile per ciascuna richiesta di 28.800 euro.
Come richiedere il contributo a fondo perduto
I soggetti interessati devono inviare la domanda direttamente o tramite un intermediario all’Agenzia delle Entrate attraverso la piattaforma dedicata.
La domanda, in estrema sintesi, dovrà contenere:
- il codice fiscale del richiedente
- il codice fiscale del de cuius, nel caso in cui il richiedente sia un erede
- il codice fiscale del legale rappresentante di chi chiede il contributo, nel caso in cui il beneficiario sia minore o interdetto
- le dichiarazioni sul possesso dei requisiti per l’ottenimento del contributo a fondo perduto
Inoltre nell’istanza si dovranno indicare:
- i dati catastali dell’unità
- i rispettivi redditi complessivi conseguiti nel 2023 dal nucleo familaire
- le spese sostenute, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024, al lordo dell’eventuale sconto in fattura applicato dal prestatore a fronte della cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione.
In relazione a queste spese va indicata la data del primo bonifico effettuato dal richiedente nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.
Come sottolinea la stessa Agenzia, riguardo ai termini di trasmissione si dovrà ancora attendere l’apposito avviso a partire dal quale sarà possibile effettuare l’invio delle istanze, con termine ultimo fissato al 31 ottobre 2024.
Le risorse finanziarie ammontano a €16.441.000
Rispetto all’entità media dei lavori pari ad oltre 117mila euro per le unità unifamiliari ed oltre 590 mila euro per i condomini, l’ammontare complessivo del fondo pari a circa 16,44 milioni di euro appare forse troppo basso. Tuttavia nella sua prima versione dello scorso anno le richieste stanziate sono state pari solo a 3.559.000 euro.
Le risorse saranno ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e quello complessivo dei contributi richiesti. Le percentuali di ripartizione saranno comunicate, entro il prossimo 30 novembre, con un ulteriore provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.
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